Davide Colasanto – Leonardo Mazzilli – Pietro Di Cosimo

E’ il Liceo Da Vinci che si aggiudica la medaglia d’oro tra gli istituti scientifici fiorentini secondo una recente statistica, condotta dal portale web “eduscopio.it” e riportata dal giornale “La Repubblica” : la nostra scuola  è lo scientifico maggiormente consigliabile dopo le medie.

Contro le aspettative, e dopo qualche anno di leadership del Castelnuovo in questa speciale statistica (che si basa sui voti conseguiti negli esami universitari, incrociandoli con i crediti ottenuti al liceo: il cosiddetto indice Fga), l’istituto Da Vinci si aggiudica il metallo più prezioso. La notizia assume poi un significato quasi di rivalsa per una scuola che, nel passato, era stata definita un liceo ormai in decadenza e in lento declino.

Gli ex studenti del Liceo di Novoli, con una media voto di 27.6 al primo anno di università e un indice Fga pari a 80.94, sono  quelli che hanno il maggior successo rispetto agli altri istituti.

Sia chiaro: questo non significa che la nostra scuola sia una macchina perfetta e che come tale non le manchino dei difetti.

Bisogna ammettere che, nonostante la scuola  si impegni a dare una giusta formazione e abbia un buon sistema di base, non mancano certo alcune lacune che sono molto spesso fonte di lamentele da parte degli studenti. Com’è noto, i rapporti tra docenti e alunni non sono sempre idilliaci e se i primi si lamentano spesso e volentieri di scarso impegno, sguardi vacui e atteggiamenti un po’ discutibili, i secondi non sono da meno nel trovare difetti e punti deboli nel corpo insegnante. Ma questo in fondo fa parte del gioco e tutto ciò comunque non impedisce alla scuola di avere una diffusa buona reputazione sia tra i propri  studenti che tra quelli di altri istituti, i quali, chiamati in causa da noi, hanno confermato che il Da Vinci sia uno tra i licei più rispettabili della città.

Comunque,  basandoci su testimonianze di ex studenti,  si evince  come  la maggior parte di essi ritenga che  le competenze acquisite siano risultate adatte ad  affrontare il percorso universitario e che anzi rimpiangono di non aver sfruttato al meglio alcune proposte ed alcune attività che la scuola metteva a loro servizio, come alcuni sportelli o alcune iniziative per l’alternanza scuola-lavoro.

Si può senz’altro sottoscrivere una politica formativa più improntata all’utilizzo della tecnologia che si sta diffondendo sempre più rapidamente tra i docenti del liceo. Le lezioni interattive e la possibilità di avere riferimenti ed approfondimenti virtuali non possono che essere da noi lodate in quanto migliorano fortemente la didattica e la formazione per il futuro.

L’esito della classifica e dei dati inerenti non possono però essere presi come verità assoluta, ma solo come un’indicazione. Quindi si consiglia a tutti (docenti e studenti) di non sedersi sugli allori, ma di continuare a percorrere sempre e comunque la strada dell’innovazione e di un maggior dialogo tra le parti. Il mondo del lavoro richiede sempre di più e la scuola deve permettere agli studenti una formazione adeguata ai tempi e alle necessità.

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