Il secondo Gran Premio del MotoGP se lo aggiudica l’inglese a bordo della sua Honda Lcr, e questo podio lo porta in vetta alla classifica dei piloti a 38 punti. Dietro di lui fanno seguito il francese  Johann Zarco (Yamaha Monster Tech 3) e dallo spagnolo Alex Rins (Suzuki).

Nonostante la sicuramente notevole prestazione di Crutchlow, al centro di questo GP vi è ancora il giovane Marc Marquez. Stavolta però lo spagnolo è protagonista non per il podio, ma per l’enorme moltitudine di scorrettezze che una dopo l’altra ha commesso durante la gara. Da una partenza irregolare con conseguente retrocessione, a una pazzesca rimonta durante la quale ha tamponato Aleix Espargarò al decimo giro (prima penalità per lo spagnolo). Ma il culmine è stato raggiunto a 3 giri dal termine della corsa, con ennesimo improbabile attacco all’interno stavolta ai danni di Valentino Rossi il quale, centrato in pieno dalla Honda del catalano, finisce gambe all’aria. Nonostante la botta, il Doc rialza la sua M1 con la speranza di recuperare qualche posizione e punto prezioso per la classifica, ma chiude 19esimo. La direzione gara, finita la corsa assegna una penalità di 30’’ a Marquez, che scivola al 18esimo posto, conquistando 0 punti.

Ma la faida continua anche nel post-gara a fine gara quando il catalano si reca al box Yamaha con l’intenzione di scusarsi con il pesarese per la troppa aggressività. Ma all’ingresso viene subito respinto dall’amico di Rossi, Uccio, che non lo fa avvicinare. In un’intervista rilasciata qualche ora dopo la gara Rossi rivolge pesanti accuse allo spagnolo, affermando: “È una situazione molto pericolosa, qualcuno deve fare qualcosa. Marquez non ha rispetto dei suoi avversari. Ti punta alla gamba pieno, lui corre così. Se li analizzi uno per uno i singoli episodi ci possono stare, il problema è che Marquez è recidivo. Ho paura con lui in pista, non mi sento tutelato dalla race direction. Lui ti viene addosso apposta” e conclude: “Le scuse non le accetto più, spero non mi rivolga più la parola”. Sicuramente parole pesanti quelle pronunciate dal pilota italiano, che ha ritirato fuori anche quel famoso episodio di Malesia 2015, che gli costò il mondiale.

Marquez replica affermando che niente di ciò che ha fatto è stato intenzionale: “Una gara difficile, iniziata con un problema tecnico che mi ha fatto spegnere la moto. Ho dovuto ricuperare e non era facile su una pista in queste condizioni (bagnata per la leggera pioggia), per questo ho fatto molti errori”. Probabilmente non ci saranno ulteriori sanzioni per il pilota Honda, ma di sicuro questo episodio non lo ha messo in buona luce, anche all’occhio dei suoi tifosi.

Per quanto riguarda gli altri piloti, Andrea Dovizioso conclude con un onesto 6° posto (dietro a Vinales e Miller) che gli garantisce un secondo posto nel ranking e Pedrosa è fuori gara al secondo giro di gara.

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