Senza anima, senza cuore, senza voglia. Questa è la sintesi di una squadra, quella viola, che ieri è stata letteralmente surclassata da un’ ottima Roma. La partita non ha avuto storia:  o meglio, la Fiorentina ha provato a giocarsela per 20 minuti, ma poi è uscita inspiegabilmente dal campo, lasciando terreno alle scorribande giallorosse che hanno potute colpire con troppa facilità.

Oltre alla debacle della Fiorentina, non possiamo non parlare di una Roma capace di rialzarsi alla grande dopo la sconfitta subita a Genova per 3-2 contro la Sampdoria. Una Roma che ha corso per tutti i 90 minuti, che ha martellato la Fiorentina fino allo sfinimento, fino al fischio finale. Viola che è uscita dal campo dopo il 2-0 che è arrivato al 58′ grazie al gol di testa di Federico Fazio  ( tra l’altro anche ex obbiettivo della squadra gigliata, che adesso sta mostrando grandi prestazioni con la maglia giallorossa). Da lì in poi, la Fiorentina ha staccato la spina, ha deciso che ormai quella partita era persa e che prenderne 2 o 4 cambiava poco. E invece non deve essere così, perché quei 126 ragazzi partiti da Firenze (partita giocata di martedì, e poi ci chiediamo perché gli stadi sono vuoti) non sono venuti per fare una semplice girata, sono venuti per sostenere la loro squadra del cuore, che invece di loro se ne è altamente “lavata” le mani. Onore a quei ragazzi.

Nella consueta conferenza post-partita l’allenatore portoghese ha destato più di qualche curiosità dopo aver dichiarato e descritto la prestazione di Babacar come una delle migliori,quando invece tutti hanno visto un ragazzo impacciato, fuori da qualsiasi schema di gioco. Forse è il momento di dire “basta”, è il momento di farla finita con queste prese in giro da parte di tutti. Paulo Sousa con il suo atteggiamento arrogante e irrispettoso, ma soprattutto permaloso, è riuscito a mettere insieme una squadra senza identità, senza un vero leader. Però la colpa non può essere attribuita soltanto a Paulo Sousa, perchè che un difensore serva eccome a questa squadra si sa ormai da troppo tempo, ma anche la mancanza di un terzino ormai è diventata una barzelletta. Sousa ha risposto inserendo Sanchez difensore, esperimento che è andato bene con la Juve ma che poi ha sempre creato guai, mentre la società ha risposto dicendo che nel mercato di gennaio non c’erano difensori superiori tecnicamente a quelli già presenti in rosa. Anche queste dichiarazioni però stanno poco in piedi, perchè che alla Fiorentina manca un difensore non si sa da Gennaio, si sa da 2-3 anni.

Tornando alla partita, va detto che se nel primo tempo, o meglio nei primi 20 venti minuti la Fiorentina ha creato un occasione con Chiesa, azione poi sfumata con il salvataggio di testa da parte di Fazio, nella ripresa non c’è stata partita. Una squadra che correva e l’altra che stava a guardare, che subiva e non reagiva. Roma che ha trovato il primo gol sul finale di primo tempo grazie al 16esimo sigillo in campionato di bomber Dzeko. Nella ripresa, è arrivato il 2-0 con il gol di Fazio di testa sugli sviluppi di un calcio piazzato, mentre il 3-0 è frutto di un ottimo contropiede partito dai piedi di De Rossi e finalizzato da Radja Nainggolan, vera anima giallorossa. Il 4-0 lo firma di nuovo Dzeko che sale a a 17 gol e conquista la prima piazza in termini di reti in campionato, a seguito di una disattenzione di Astori che regala campo aperto all’attaccante bosniaco che non sbaglia davanti al portiere viola.

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