La musica è da tantissimo tempo una se non la passione più diffusa tra giovani e non.

Fino a qualche anno fa molti si limitavano a ascoltarla e ad apprezzarne tutte le sfaccettature o al massimo a studiarla; ma oggi sono altrettante le persone che, pur non avendo particolari conoscenze si lanciano in questo mondo attraverso la produzione.

Magari molti penseranno a questo termine come un processo complesso che necessita di molte personalità come tecnici del suono, addetti a mixing e mastering, strumentisti eccetera, ma oggi tutto è stato reso più facile e accessibile a chiunque attraverso dei programmi intuitivi e strumentazioni non troppo costose.

In questo articolo, infatti, vi spiegherò cosa serve per crearsi un proprio home studio da zero con tutto l’occorrente per produrre una strumentale e fare delle registrazioni vocali.

  • PC

Ovviamente in un qualunque studio, anche professionale, l’elemento fondamentale è il computer. Infatti su di esso andranno scaricati tutti i programmi necessari per questi scopi e, inoltre, a esso andranno collegati tutti gli elementi hardware. Ovviamente dipende dal tipo di lavoro che si vuole svolgere, ma come base dobbiamo partire da un oggetto con delle buone prestazioni e tanta tanta memoria. 8 GB di ram, un processore i5 e 1TB di hard disk dovrebbero bastare.

  • Un DAW
Schermata di FL studio

il DAW(Digital Audio Workstation) è il secondo oggetto più importante. Più che oggetto si parla di software, infatti si tratta di un programma da scaricare sul computer col quale si può seguire tutto il processo di produzione musicale.

I più famosi sono Ableton, FL Studio e Logic, ma essendo abbastanza costosi si possono facilmente trovare delle ottime alternative gratis.

  • PLUG-IN e KIT
Omnisphere, uno dei plug-in (synth) più usati al giorno d’oggi

Si tratta di componenti aggiuntivi della DAW, spesso a pagamento, ma molto utili in quanto ampliano la scelta di strumenti e effetti da utilizzare nei propri pezzi

I primi sono dei programmi veri e propri, che si suddividono principalmente in Synth e FX, e sono fondamentalmente i sostituti digitali delle tastiere e di tutti gli altri elementi che si trovano spesso in studi di registrazione “seri” come ad esempio amplificatori, compressori, equalizzatori eccetera, mentre i secondi sono essenzialmente dei pacchetti di suoni all’interno dei quali si possono trovare di tutto, ma spesso contengono bassi (sub o 808 in gergo tecnico) e percussioni.

Un esempio di studio munito di strumentazione analogica
  • Una SCHEDA AUDIO o INTERFACCIA AUDIO

Si passa alla parte hardware con la scheda audio, un elemento che controlla tutto l’audio in entrate e in uscita durante l’intero processo. A essa sono collegate le casse (attraverso due jack da 6,35mm bilanciati)e le cuffie (che dovrebbero essere di tipo studio ma all’inizio vanno bene di tutti i tipi) e il microfono(connesso all’interfaccia attraverso un cavo xlr maschio a femmina).

  • Un MICROFONO
Un microfono a condensatore unidirezionale dotato di pop-filter

Inutile dire che per registrare voci e strumenti serva un microfono. Ne esistono un’infinità di tipologie ma la più indicata per fascia di prezzo e utilità è quella a condensatore unidirezionale, che come dice il nome consente di registrare in una sola direzione, diminuendo fruscii e altri suoni sgradevoli.

Esistono molti accessori utili da abbinare al microfono ma quelli fondamentali sono essenzialmente due: l’asta e il pop-filter. Inoltre tutte le tipologie prima elencate necessitano di una Phantom da +48V che però è spesso inclusa nella scheda audio.

  • Una TASTIERA MIDI

Da non confondere con i synth, una tastiera midi è appunto una tastiera che permette di suonare con i suoni scelti sulla DAW. Con MIDI invece si intende il tipo di segnale inviato al computer che, nei synth è la maggior parte delle volte solo audio.

Chi scrive bazzica in questo mondo da quasi due anni e ha costruito il suo home studio pezzo per pezzo dal nulla partendo da un vecchio portatile e aggiungendo piano piano casse, tastiera, microfono e tutti i vari programmi. Ovviamente per uno studio in casa non serve spendere tantissimi soldi. Certo non è il più economico degli hobby ma come in tutto le vere cose cose contano sono due: la passione e tanta tanta creatività.

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