Da sempre l’uomo è stato affascinato dai grandi interrogativi riguardanti la nostra natura, le cose che ci circondano, di cosa sono fatte e quale è la loro finalità, e tutti i popoli sono giunti alle loro conclusioni, alcune più fantasiose, altre più esatte e a volte perfino spaventosamente precoci e corrette per le conoscenze del tempo. Ma se c’è un grande interrogativo attraverso cui davvero tutti i popoli sono passati, arrivando ognuno alle soluzioni più disparate ed ancora oggi ampiamente discusse è: “perché ci sono le cose e non un bel nulla?” ovvero perché l’universo esiste e da dove viene?

È testualmente questa l’inesplicabile domanda con cui la professoressa Oriana Guarino si cimenta nel suo ultimo libro: “Quando il cielo lassù”, un testo che ha richiesto all’autrice un’accurata preparazione sia di filosofia che di fisica quantistica.

Quando lassù il cielo. Del perché ci sono le cose e non un bel niente -  Oriana Guarino - Libro - Robin - Robin&sons | IBS

Oriana Guarino, nata presso Salerno nel settembre 1956, e laureatasi in filosofia alla Sapienza di Roma, è attualmente docente al Liceo Scientifico A. Volta di Ortona, in provincia di Chieti. Non è una scrittrice alle prime armi, con quest’ultimo titolo è già alla sua quarta pubblicazione libraria, ma tra tutta la sua produzione, almeno a livello di contenuto, “Quando il cielo lassù” è sicuramente il testo più impegnativo, e vengono frequentemente usati con tranquillità termini scientifici vertiginosi, i quali di volta in volta vengono spiegati al lettore, e che susciterebbero timore anche agli studiosi.

Il libro si apre ponendo subito all’attenzione del lettore le numerose domande legate logicamente tra loro e alla domanda principe a cui si cerca di dare delle risposte da un punto di vista filosofico, citando importanti pensatori e le relative teorie: esiste la realtà? È proprio vero che ci sono le cose? Cosa vuol dire che esistono? Quali sono i concetti di essere e di nulla?

Viene poi compiuto un interessante excursus attraverso le principali risposte date dai popoli che sono passati per questo mondo: dalla particolare teoria della continua creazione degli Egizi, verso il servilismo dei Maya, passando attraverso la più famosa Teogonia di Esiodo, la Genesi Cristiana e varie altre, trattandole con un linguaggio a tratti ironico, alternato con quello della filosofia e della narrativa.

Si arriva infine a trattare delle teorie più moderne: si parte con il notissimo Big Bang che viene analizzato in tutti i suoi dettagli. Abbiamo la ricostruzione degli istanti successivi alla grande esplosione che ci viene fornita dalla fisica, ma l’autrice non si ferma solo a questo: si inizia a inserire elementi più specifici, come il concetto di singolarità iniziale, l’energia oscura, energia di punto zero, insomma tutte quelle teorie fisiche che sono state introdotte per cercare di superare tutte le difficolta intrinseche nel concetto di venire da un punto di dimensioni praticamente nulle ed avente energia infinita. Infatti Oriana Guarino inizia poi ad analizzare tutte le difficoltà della teoria più accreditata e con un tono ironico arriva a screditare tale teoria su cui hanno lavorato alcune delle menti fisiche più illustri, l’affianca ad altre ipotesi che il mondo scientifico definisce “pseudoscientifiche”, ma che per l’autrice possono essere considerate al pari del Big Bang, dato che anche questa non le risulta essere così esatta come tutti credono.

Dopo un ultimo capitolo dedicato al filosofo Spinoza, molto caro alla scrittrice, il libro si chiude lasciando il lettore con quell’aria di dubbio, ma anche meraviglia, dopo aver affrontato questi enormi interrogativi che ancora aspettano di essere risolti a cui dare una risposta risulta quasi impossibile. Si torna arricchiti dunque da questo viaggio attraverso le conoscenze umane.

Sicuramente il lettore non può che restare affascinato nell’apprendere tutte le teorie, tanto da quelle scientifiche e filosofiche quanto da quelle mitologiche, illustrate nei capitoli che ampliano il proprio bagaglio culturale. Tuttavia un pubblico più istruito in materie fisiche si troverà a storcere il naso di fronte a certe affermazioni fatte dalla professoressa. Per quanto il Big Bang alla fine resti una teoria non pienamente verificabile e non una certezza assoluta, resta comunque quella riconosciuta come più verosimile e che ha già trovato delle flebili prove; andare dunque a metterla sullo stesso piano di credibilità di teorie filosofiche o narrazioni mitologiche suscita delle serie perplessità, soprattutto a chi crede più fermamente nella scienza.

Alla fine questi restano campi molto difficili in cui addentrarsi e per definizione una teoria è semplicemente un’ipotesi che può essere corretta e perfezionata, e questo stesso libro finisce per essere uno stimolo a ripensare a tutte queste possibilità che aspettano solo di trovare una prova scientifica.

4.3 3 votes
Article Rating