Muore all’età di 95 anni Papa Benedetto XVI, 265° successore di Pietro, settimo papa tedesco, dopo aver combattuto conntro le gravi condizioni di salute che lo affliggevano ormai da tempo. È lutto in tutto il mondo, che piange la morte di un grande uomo, amato profondamente dalla comunità religiosa.

Joseph Aloisius Ratzinger nasce il 16 aprile 1927 in Baviera, nota regione tedesca, da padre agricoltore. All’età di 12 anni si iscrive al seminario per minori di Traunstein, e continuerà a frequentarlo finché l’edificio non sarà definitivamente chiuso e trasformato in una base militare. Questo è infatti il periodo in cui il dominio di Hitler si è imposto in Germania: il giovane Ratzinger viene iscritto alla Gioventù Hitleriana, una organizzazione militare prevista dalla legge, la quale obbligava gli adolescenti, dai 14 ai 18 anni, ad arruolarsi nell’esercito, anche contro la loro volontà. Ratzinger, obbligato, parteciperà a diverse missioni per tutta la Germania, fino al 1945, quando decide di disertare assieme a dei suoi compagni. Riuscì a sfuggire alla fucilazione prevista per i disertori e raggiunse la sua famiglia, radunata a Traunstein. Con la fine della guerra comincia per Ratzinger la lunga carriera ecclesiastica, prima iscrivendosi all’istituto superiore di teologia e filosofia di Frisinga, riuscendo poi a completare gli studi universitari a Monaco, dove studierà fino al 1950. Uno dei suoi primi ruoli religiosi fu quello di presbitero per conto dell’arcivescovo di Monaco e Frisinga. Nel maggio del 1957 riuscì a ottenere la prima cattedra di teologia, seguita poi a quella del 1959 presso l’università di Bonn e a quella del 1963 presso l’università di Munster. La sua popolarità crebbe però solo dopo la partecipazione al Concilio Ecumenico Vaticano II, inizialmente come consulente teologico e successivamente come perito e, per circa un decennio dopo il concilio, fu molto occupato presso le principali Università tedesche, sia come professore sia come relatore di tesi. Nel 1977 divenne arcivescovo di Monaco e Frisinga e poco dopo fu creato cardinale da Paolo VI. Non rimase a lungo in Germania: nel novembre 1981 fu infatti chiamato in Vaticano da Giovanni Paolo II. Fino alla sua elezione a Papa, durante il secondo giorno del conclave del 2005, fu stretto collaboratore del papa polacco, ricoprendo la carica di prefetto per la congregazione della dottrina della fede ; ma si dedicò molto anche ai suoi scritti, come il libro “Rapporto sulla fede” (in collaborazione con Vittorio Messori) o l’epistola “De delictis gravioribus” e si impegnò nella diffusione del suo pensiero cristiano: esempio fu in occasione della Via Crucis nel 2002, a Roma, quando rimproverò la cristianità, accusandola di aver abbandonato la fede nel Signore e i suoi insegnamenti. Il 19 aprile 2005 fu finalmente eletto Papa. Durante l’esericizio della sua carica, Papa Benedetto XVI si impegnò soprattutto nell’estirpare definitivamente la pedofilia all’interno dell’ambiente clericale: fu infatti il primo pontefice a condannare pubblicamente gli abusi e a scusarsi con le vittime. Cercò inoltre di riprendere degli aspetti e delle usanze della tradizione, che nel corso del tempo erano state via via abbandonate, raccomandando per esempio l’uso della lingua latina durante le celebrazioni importanti e liberalizzando l’uso del Rito Romano Antico con il motu proprio Summorum Pontificum; reintroducendo l’utilizzo delle antiche vesti liturgiche, degli antichi troni pontifici, dei canti gregoriani, che nel corso del tempo erano stati sempre meno utilizzati. Portò a termine numerosi viaggi apostolici per tutto il mondo, visitando tutti i continenti, anche più di una volta. Non smise nemmeno di coltivare le sue passioni: rimanendo comunque un importante intellettuale non abbandonò la sua attività di scrittura, pubblicando saggi, lettere encicliche, esortazioni apostoliche e ben 3 libri personali sulla figura storica di Gesù. Papa Benedetto XIV fu in aggiunta promotore della fratellanza fra le religioni, sottolineando in più occasioni l’importanza della lotta alle discriminazioni. Durante il suo periodo di governo, non mancarono nemmeno le critiche, che lo accusavano di aver sostenuto Hitler e di negare l’esistenza della Shoah. Queste voci furono poi smentite dal papa in persona, il quale mostrò piena vicinanza al popolo ebraico, che era stato costretto a vivere una violenza terribile e ingiustificata. L’11 febbraio 2013 Papa Benedetto annuncia la sua volontà a rinunciare al ministero papale attraverso un piccolo discorso in latino durante il concistoro con i cardinali, dichiarandosi non più capace di sostenere una tale responsabilità per le sue condizioni di salute molto precarie (ingravescente aetate). Il 28 febbraio il suo papato quindi terminò, e iniziò l’era del cardinale Bergoglio, ora papa Francesco, attualmente regnante. . Papa Francesco, come anche detto da lui stesso, nutriva un grande rispetto per il suo predecessore e il rapporto fra i due era molto stretto: in più occasioni si sono ritrovati insieme e in più occasioni Papa Francesco è andato a fargli visita. D’altronde, è molto raro che due “uomini dalla veste bianca” coesistano nel medesimo periodo storico.  Dopo l’abdicazione di Ratzinger e i suoi ultimi saluti, l’ormai Papa emerito Benedetto XVI si ritira nel monastero Mater Ecclesiae nei giardini vaticani, la cui costruzione era stata voluta dal Giovanni Paolo II, affinchè ci fossero delle suore a pregare sia per il Papa che per la Chiesa Cattolica.

È terminata il 31 dicembre 2022 la battaglia di Papa Benedetto contro le varie malattie che lo affliggevano da tempo: arriva ieri mattina la notizia dalla sala stampa vaticana, la quale annuncia il suo decesso, alle 9:34, all’interno del monastero Mater Ecclesiae, dove il Papa emerito aveva stabilito il suo alloggio. Il corpo verrà esposto dal 2 gennaio nella basilica di San Pietro a Roma, alla quale poi seguiranno i funerali ufficiali. È lutto in tutto il mondo e sono stati in molti a ricordarlo in questi giorni. Primo è il presidente della conferenza episcopale tedesca, sollecitando a pregare per lui perché Dio se ne possa prendere cura. La notizia si è diffusa velocemente anche a Gerusalemme e nel mondo arabo, dove migliaia di pellegrini si sono riuniti in preghiera per l’ultimo saluto. Ci sarà una cerimonia funebre per ricordarlo anche al Santo Sepolcro, basilica che lo ha ospitato nel 2009 durante uno dei suoi tanti viaggi per il mondo. Vicinanza sentita dal mondo politico: premier e primo ministro inglese annunciano le loro condoglianze alla comunità cristiana e piangono la morte di un grande teologo e intellettuale; Emmanuel Macron, presidente francese, attraverso un tweet, ricorda l’impegno che il pontefice ha speso per un mondo più unito; infine lo ricorda la presidente della commissione europea Ursula Von Der Leyen, la quale corona l’infinita voglia di lottare per un mondo migliore, pur avendo abdicato. Le condoglianze si fanno sentire anche oltreoceano, in particolare dallo stato americano, le cui prime pagine di ogni giornale sono dedicate a questo grande uomo.  Roma piange : “la tua casa prega per te”. Nella periferia est di Roma, nella parrocchia di Santa Maria Consolatrice, i fedeli piangono la morte del papa emerito, che più volte in quella parrocchia, come affermato da lui stesso, si era sentito a casa.

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