Prima dell’imtervista una breve presentazione dello spettacolo che va in scena da oggi al teatro del Maggio

Negli anni il metodo educativo è sempre stato in continua evoluzione. Sono sorte diverse teorie su quale sia il modo migliore di educare la gioventù, e Venti Lucenti ha sviluppato il proprio; secondo il progetto, sotto la direzione artistica e la regia di Manu Lalli, il modo migliore di educare in arte è vivendola, e rappresentandola.
È dal 1993 che propongono come progetti educativi rappresentazioni teatrali o esibizioni musicali a bambini e ad adulti, nella speranza che essi possano aiutare nella loro crescita personale e culturale.

Proprio oggi esordisce lo spettacolo Le streghe di Macbeth : Dal 12 al 18 marzo 2025 nella Sala Grande del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, va in scena LE STREGHE DI MACBETH, riduzione dall’opera di Verdi, con una prova generale aperta (mercoledì 12 marzo ore 20), una recita aperta al pubblico (sabato 15 marzo ore 20) e tre recite riservate alle scuole (13-14 e 18 marzo ore 10.30).

Lo spettacolo è il momento conclusivo del Progetto All’Opera… Le scuole al Maggio!, giunto alla XVIII edizione, e quest’anno coinvolgerà in palcoscenico 450 bambini delle scuole primarie di Firenze in veste di attori e coro di voci bianche e alcuni studenti che hanno attivato percorsi di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), tutti in scena a fianco di artisti professionisti. Il progetto All’Opera… Le scuole al Maggio!, infatti, si articola in due percorsi; quello PRINCIPALE, riservato alle scuole primarie e secondarie di I grado del Comune di Firenze, prevede una serie di incontri a scuola e in teatro, a cura degli operatori e dei formatori di Venti Lucenti, che guidano gli studenti e gli insegnanti alla scoperta dell’opera scelta, dei brani corali da cantare e li preparano alla messa in scena dello spettacolo nel quale saranno protagonisti in palcoscenico.

Parallelamente per le classi che vogliono assistere allo spettacolo dalla platea è previsto un percorso ALTERNATIVO: oltre ad assistere allo spettacolo possono ricevere una formazione specifica a cura di Venti Lucenti per cantare dalla platea durante alcuni momenti dello stesso. Lo spettacolo LE STREGHE DI MACBETH ha la regia, la scrittura scenica e i costumi di Manu Lalli; le elaborazioni da Giuseppe Verdi e i brani originali di Luca Giovanni Logi. A suonare in buca l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Giuseppe La Malfa e a cantare in palco il Coro del Maggio Musicale Fiorentino diretto dal Maestro Lorenzo Fratini. Le scene sono di Roberta Lazzeri, il Light Designer è Fabio Rossi e l’assistente alla messa in scena è Chiara Casalbuoni.

Nel cast gli attori Francesco Grifoni (Macbeth), Maya Quattrini (Lady Macbeth), Chiara Casalbuoni (Ecate), Niccolò Franchi (Banquo), Stefano Mascalchi (Duncan), Leonardo Pesucci (Malcolm)e i solisti dell’Accademia del Maggio Musicale FiorentinoMin Kim (Macbeth) e Rosanna Lo Greco (Lady Macbeth).

In veste di piccoli attori e di coro di voci bianche gli studenti delle scuole primarie di Firenze degli Istituti Carducci, Collodi, Colombo e Marconi che sono stati formati dai maestri di coro Anastasiya ByshlyahaDiana Gaci Scaletti e dai formatori Venti Lucenti Manfredi Mariti, Viola Picchi Marchi, Leonardo Pesucci, Giorgia Tomasi.

Sul palcoscenico anche 16 studenti in PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) del Liceo Classico Michelangiolo, dell’IIS Elsa Morante e dell’IIS Alberti-Dante di Firenze. Altri 21 studenti in PCTO del Liceo Artistico Alberti-Dante di Firenze hanno collaborato alla realizzazione dell’attrezzeria con i reparti tecnici e scenografici di Venti Lucenti e del Teatro del Maggio. All’Opera… Le scuole Al Maggio! è un progetto di Fondazione CR Firenze, ideato e realizzato da Venti Lucenti in collaborazione la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e con l’Assessorato Educazione, Formazione Professionale, Cultura della Memoria e della Legalità, Pari Opportunità del Comune di Firenze (Le Chiavi della Città). Dal 2006 ha portato in scena 18 riduzioni d’opera originali, con 84 alzate di sipario, 11.000 studenti in palcoscenico, 31.000 studenti che hanno cantato dalla platea, 4.800 insegnanti, 400 studenti in PCTO . Direttore artistico e regista di Venti Lucenti è la bravissima MANU LALLI, che ancora una volta ha gentilmente acconsentito a rispondere alle domande del LM

Macbeth è una vicenda molto complessa e oscura; è stato particolarmente difficile adattarla in una riduzione per ragazzi e bambini? Quali strategie ha usato?

Non ci sono strategie ma percorsi. Si comincia con la lettura del soggetto, poi l’elaborazione drammaturgica, e infine un compositore, che collabora con me, studia la partitura dell’opera e scrive nuovi brani originali che si adattano al soggetto della nostra riduzione. Quest’anno assieme a Luca Giovanni Logi abbiamo fatto questo percorso tra Verdi e Shakespeare, attingendo al Macbeth di entrambi gli autori, ed è nato questo spettacolo che vedrà coinvolti direttamente in scena 450 bambini delle scuole di Firenze in veste di coro di voci bianche e attori. Nello spettacolo, oltre agli artisti professionisti di Venti Lucenti (attori e animatori), coordinati da Chiara Casalbuoni, ai cantanti dell’Accademia e all’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Giuseppe La Malfa, per la prima volta avremo in palcoscenico anche le artiste del Coro femminile del Teatro dirette da Lorenzo Fratini. In platea, inoltre, per le recite riservate alle scuole, saranno presenti 4.500 studenti che parteciperanno “attivamente” cantando dalla platea alcuni brani dello spettacolo attraverso un percorso di formazione ad hoc a cura di Venti Lucenti.

E’ sempre un’operazione complessa mettere insieme professionisti e non professionisti ma è una magia che accade da 18 anni e ne siamo entusiasti: dal 2006 questo progetto ha portato in scena 18 riduzioni d’opera originali con 11.000 studenti in palcoscenico e 31.000 studenti che hanno cantato dalla platea.

Come hanno reagito i ragazzi coinvolti?

Molto bene, perché le opere di  Shakespeare e sono piene di fascino, streghe, condottieri, magia, incantesimi e personaggi fantastici che i bambini interpretano volentieri, perché tirano fuori lati inaspettati della loro personalità. Sono molto felici di  poter andare in scena con questa storia!

Come avviene in concreto la scelta dei titoli degli spettacoli?

La scelta del titolo viene fatta dal Teatro del Maggio, che di solito ci chiede di mettere in scena uno spettacolo che anticipa o segue uno delle produzioni in cartellone nella stagione. In realtà da molti anni  cerchiamo di trovare all’interno delle opere dei contenuti che, a prescindere dal soggetto, possano essere in qualche maniera veicolati ai bambini con grande intensità. Verdi debutta Macbeth, proprio a Firenze, il 14 marzo 1847 al Teatro della Pergola. L’anno dopo iniziano i moti rivoluzionari europei per la nascita dei grandi stati democratici (la Primavera dei popoli). Verdi scrive quest’ opera con il desiderio  di educare il pubblico su uno dei grandi tempi del suo presente. Macbeth da cavaliere retto e fedele, diventa in breve tempo un tiranno sanguinario attribuendo “la responsabilità” dei suoi atti alle streghe. Rilevando questa particolare sensibilità politica, abbiamo cercato di parlare con i bambini dell’assunzione di responsabilità personale. Dentro ogni opera ci sono dei contenuti, studiandoli si trova sempre qualcosa che possa essere significativo sia per le persone che la interpretano che per quelle che lo vengono a vedere.

Verdi e Shakespeare si sono “incontrati” più volte sulla scena: che cosa c’è di shakespeariano in quest’opera? Secondo lei Verdi e il suo librettista hanno colto lo spirito del drammaturgo inglese?

Lo hanno colto e l’hanno amplificato. Verdi trae da Shakespeare anche una riflessione psicologica che approfondisce la comprensione dei personaggi. Trovo che c’è tanto di Shakespeare in Verdi.

Amore, odio, potere: passioni spesso estreme e distruttive. Quale messaggio si può dare alle giovani generazioni attraverso il teatro, e questo testo in particolare?

Credo che nel testo di Macbeth  sia di Shakespeare che di Verdi si percepisca questo: quando il potere diventa tirannia accade qualcosa di estremamente pericoloso, soprattutto se chi ottiene il potere crede che gli sia permesso di fare tutto. Il messaggio fondamentale che ci dà questa opera è proprio che nessuno può delegare gli altri nell’assunzione della responsabilità personale: Macbeth fa credere a tutti che le streghe gli hanno suggerito dei comportamenti che lui mette in atto… Ma le streghe non esistono! La responsabilità è sempre dentro di noi.

Quali sono i suoi prossimi progetti, sia con Venti Lucenti che come di regista?

Stiamo pianificando con il Teatro del Maggio altre opere, i cui titoli non sono ancora stati definiti. Tra poco apriremo il campo estivo teatrale e musicale All’Opera… in campo!, durante il quale prepareremo una nuova opera da debuttare nell’autunno 2025. Da gennaio 2026 partirà poi la XIX edizione del progetto All’Opera… Le scuole al Maggio!, il cui spettacolo conclusivo debutterà nella primavera portando in scena circa 500 studenti delle scuole primarie di Firenze e 4.500 studenti che canteranno dalla platea.Questi due progetti sonodi Fondazione CR Firenze, a cura di Venti Lucenti in collaborazione con il Teatro del Maggio e Le Chiavi della Città del Comune di Firenze. Come regista in Toscana sarò impegnata nella replica di Madama Butterfly al Festival Puccini di Torre del Lago ad agosto 2025: una produzione che mi è molto cara.

Foto di Michele Monasta – Ufficio Stampa Venti Lucenti

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