“Shakespeare e Verdi , due giganti del teatro. E l’opera? Macbeth. Una delle più incredibili, tragiche,
avventurose storie che siano mai state scritte e musicate al mondo. La vicenda è piena bramosia di potere, desideri, odi, amori, passioni estreme, streghe che emergono dalla bruma del mattino, fantasmi, che appaiono e poi spariscono, battaglie, uomini che vincono per una poltrona, spade, bacetti, boschi che
camminano e occhi che si chiudono. E sarà piena anche di bambini, ebbene sì, che salvano il regno e
diventano re. Uno spettacolo da vedere, che fa venire i brividi, pensare, con tante cose misteriose che
attendono che il pubblico si affacci in platea. “
Trama:
Le Streghe di Macbeth sono tre misteriose figure che appaiono all’inizio della tragedia di
Shakespeare. Durante una tempesta, incontrano Macbeth e Banquo, due generali dell’esercito
scozzese. Le streghe predicono il futuro: dicono a Macbeth che diventerà re di Scozia, e a
Banquo che i suoi discendenti saranno re, anche se lui stesso non lo sarà mai. Queste profezie
accendono l’ambizione di Macbeth, che, insieme alla moglie Lady Macbeth, decide di agire per
ottenere il potere, anche se ciò significa compiere atti crudeli. Le streghe, dunque, sono
responsabili di innescare la serie di eventi che porteranno Macbeth alla rovina, facendo di lui un re
tiranno e spietato.

La tragedia shakespeariana esplora come l’avidità di potere di Macbeth, alimentata dalla profezia delle streghe edal suo desiderio di diventare re, lo porti a commettere atti di violenza e tradimento. L’ambizione incontrollata lo corrompe e lo spinge a una spirale di delirio, paranoia e follia, che alla fine lo
conduce alla sua rovina. E questo è il mondo, complesso e terribile, che Venti Lucenti ha portato sulla scena in questi giorni al teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Lo spettacolo è il momento conclusivo del Progetto All’Opera… Le scuole al Maggio!, giunto alla XVIII edizione, che quest’anno ha coinvolto in palcoscenico 450 bambini delle scuole primarie di Firenze in veste di attori e coro di voci bianche e alcuni studenti che hanno attivato percorsi di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), tutti in scena a fianco di artisti professionisti. Lo spettacolo è il momento conclusivo del Progetto All’Opera… Le scuole al Maggio!, giunto alla XVIII edizione, e quest’anno coinvolgerà in palcoscenico 450 bambini delle scuole primarie di Firenze in veste di attori e coro di voci bianche e alcuni studenti che hanno attivato percorsi di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), tutti in scena a fianco di artisti professionisti. Lo spettacolo è il momento conclusivo del Progetto All’Opera… Le scuole al Maggio!, giunto alla XVIII edizione, e quest’anno coinvolgerà in palcoscenico 450 bambini delle scuole primarie di Firenze in veste di attori e coro di voci bianche e alcuni studenti che hanno attivato percorsi di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), tutti in scena a fianco di artisti professionisti. Un lavoro di formazione e preparazione intenso che di anno in anno è sempre più apprezzato e richiesto dalle scuole del territorio e non solo.In platea, infatti, per le recite riservate alle scuole, erano previsti 4.500 studenti provenientida 69 istituti scolastici di 32 comuni tra Toscana e Trentino Alto Adige (province di Arezzo, Firenze, Pisa, Prato, Pistoia, Lucca, Siena e Trento), con partecipazione “attiva” cantando dalla platea alcuni brani dello spettacolo attraverso un percorso di formazione ad hoc a cura di Venti Lucenti.


La scrittura scenica, la regia e costumi sono di Manu Lalli, bravissima direttore artistico di Venti Lucenti. Le scelte registiche sono impressionanti: uso di oggetti scenici di tutte le grandezze, da una spada ad uno specchio particolarmente grande. Il ritmo dello spettacolo era vario, si passava
da momenti movimentati ad altri più tranquilli in cui si poteva percepire un approfondimento
psicologico dei personaggi. Lo spazio scenico era ben strutturato e idoneo a quasi tutte le
scene: nel palco era presente un secondo livello accessibile attraverso delle scale a destra e a
sinistra di una pendenza da cui si accedeva a tre botole da cui fuoriusciva fumo. Nello sfondo
venivano alternati due fondali di cui uno rappresentava la foresta, ed era quello che poi poteva
essere rimosso, mentre l’altro era un muro con un portone centrale, da cui si vedeva un terzo
sfondo luminoso o colorato che garantiva profondità alla scena. Erano presenti altri oggetti
scenici che venivano portati dagli attori all’interno, come dei pannelli sui quali erano raffigurati
rami e intonaco. Per poi passare ad oggetti più piccoli come spade, coltelli, coppe, funi,
foglie … Le scene sono state realizzate da Roberta Lazzeri
I costumi, invece, rappresentavano perfettamente l’epoca nel quale si svolge l’opera e soprattutto
rappresentavano l’identità del personaggi, i trucchi erano a loro volta in sintonia con i
costumi: cavalieri, streghe, bambini, re e principi.
Il livello di recitazione era davvero notevole: negli attori che recitavano i ruoli principali, si poteva
notare una padronanza eccellente del testo, coerenza del personaggio, interazione con gli altri
attori, gestione del corpo e del linguaggio tra cui una dizione eccezionale e presenza scenica. Bravissimi dunque gli attori Francesco Grifoni (Macbeth), Maya Quattrini (Lady Macbeth), Chiara Casalbuoni (Ecate), Niccolò Franchi (Banquo), Stefano Mascalchi (Duncan), Leonardo Pesucci (Malcolm) e i solisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino: il baritono  Min Kim (Macbeth) e il soprano  Rosanna Lo Greco (Lady Macbeth).
Le luci a cura del Light Designer Fabio Rossi ed il suono erano in armonia garantendo importanza ad ogni attore presente sul palco edenfatizzando la a scenografia. I colori, le luci ed i suoni rendevano l’ambiente in armonia con il contesto generale. Fondamentale e come sempre di altissimo livello il contributo dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretto da Giuseppe La Malfa e del coro preparato da Lorenzo Fratini.

Il pubblico nel corso dello spettacolo è stato rispettoso e silenzioso, ma molto entusiasta, persino cobn qualche … applauso fuori luogo.
Complessivamente è uno spettacolo adatto a tutte le età anche se la trama potrebbe risultare difficile da comprendere, soprattutto a chi è ancora nell’infanzia.
É uno spettacolo accattivante in cui è difficile annoiarsi dati i tanti colpi di scena, musica,
alternarsi di scenografie, recitazione e canto.

Il calendario delle recite:

SALA GRANDE DEL TEATRO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO

Mercoledì 12 marzo 2025 ore 20.00 PROVA GENERALE APERTA

Giovedì 13 marzo 2025 ore 10.30 (riservata alle scuole)

La prevista recita di venerdì 14 è stata purtroppo annullata causa maltempo

Sabato 15 marzo ore 20

Martedì 18 marzo 2025 ore 10.30 (riservata alle scuole)

La presente recensione si riferisce alla prova generale di Mercoledì 12 marzo.


Immagine di copertina: Manifesto le streghe di Macbeth (Ufficio stampa Venti lucenti)

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