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Il nuovo cerotto hi-tech porta a una svolta nelle diagnosi tumorali.

È pronto il nuovo cerotto hi-tech che permette di valutare in tempo reale l’efficacia di nuovi farmaci antitumorali attraverso una valutazione della loro capacità di ridurre le dimensioni del tumore e determinarne così la regressione.

Sperimentato finora solamente su animali, in particolare i topi, e in tumori sottocutanei, questo dispositivo progettato dall’Università di Stanford, autonomo e non invasivo, alimentato attraverso una batteria, può trasmettere attraverso una app i risultati su smartphone dopo sole 5 ore dalla sua messa in posizione.

Questo dispositivo dal nome Fast (Flexible Autonomous Sensor measuring Tumors), presentato sulla rivista Science Advance1 è costruito con un materiale flessibile ed elastico simile alla pelle che, connesso ad una componente elettronica che lo tiene in posizione, monitora la tensione della pelle cioè misura attraverso dei particolari circuiti d’oro quanto la pelle si accorcia o allunga nell’arco di 24 ore e 7 giorni su 7. Quando questi circuiti variano di dimensione “si formano delle crepe che modificano la conduttività elettrica del materiale, che viene rilevata dal sensore come una variazione di resistenza misurabile” afferma l’articolo che ci fornisce un resoconto di questo esperimento e dei risultati raggiunti. Il livello di precisione di FAST è elevatissimo, a tal punto che riesce a rilevare variazione di decine di micrometri, che nel campo della tecnica diagnostica è impossibile da raggiungere con qualsiasi altro dispositivo. Il cerotto che si attacca alla pelle in pochissimi secondi permette comunque all’animale di muoversi liberamente senza il rischio di rimanere bloccato nei fili.

Questo dispositivo, anche grazie alla sua velocità e alla sua precisione, aiuterà moltissimo nella ricerca poiché, dopo aver indotto la crescita di un tumore sottocute in un animale, sarà più veloce capire se il farmaco sperimentale che si sta testando per la cura debba essere scartato perché non sta funzionando a vantaggio di altri che invece hanno dato risultati più promettenti.

Secondo Alex Abramson e il suo gruppo di ricercatori numerosi sono i vantaggi collegati all’utilizzo di questo cerotto: anzitutto il monitoraggio veloce ma soprattutto costante della crescita del tumore poiché FAST rimane continuamente in contatto con la pelle e trasmette ogni 5 minuti i dati all’app sullo smartphone. Questo è un grande passo in avanti rispetto alle precedenti tecniche di imaging quali la tomografia computerizzata e la bioluminescenza che non sono in grado di ottenere le medesime risoluzioni temporali, soprattutto a causa della nocività delle radiazioni e a causa dei costi e dei procedimenti complessi per l’elaborazione dei dati.  In secondo, FAST avvolge il tumore senza mai comprimerlo, in modo da poter misurare le sue dimensioni senza mai cambiarne la forma e rilevarne cambiamenti anomali che altre tecnologie invece non riescono o fanno fatica a rilevare. Come terzo punto bisogna dire che questo nuovo mezzo di diagnostica ha un costo moderato di circa 60 dollari (più o meno 61 euro) per ogni monitoraggio.

Nonostante i numerosi vantaggi questo cerotto è riservato al solo fine della ricerca scientifica e dunque a test di farmaci nella ricerca clinica e per gli studi preclinici sull’animale, ma non verrà, almeno per quanto sembra da qui a breve, utilizzato sull’uomo.

1: A flexible electronic strain sensor for the real-time monitoring of tumor regression; A. Abramson, C. T. Chan, Y. Khan, A. Mermin-Bunnell, N. Matsuhisa, R. Fong, R. Shad, W. Hiesinger, P. Mallick, S. S. Gambhir, Z. Bao (https://www.science.org/doi/10.1126/sciadv.abn6550)

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