A oggi il suo canale, MANU OFFICIAL CHANNEL, conta 172.000 iscritti su YouTube, ed è in continua crescita. Questo è il nickname del cantante Emanuele Gallo, in arte Manu, il cantautore senza una casa discografica che lo sostenga più famoso d’Italia. Ma chi è esattamente “Manu”, e come è nato? Ce lo spiega lui stesso in una breve biografia:
“Manu” nasce a Bordighera, piccola cittadina del Ponente Ligure, il 17 aprile 1984. Vive a Sasso, frazione della sua città di nascita, dove all’età di 14 anni inizia a lavorare come idraulico e ad approfondire la sua passione per la musica, prendendo lezioni di chitarra e canto. Nell’anno successivo compone i suoi primi brani. Qualche anno più tardi, ispirato da grandi artisti tra cui Michael Jackson e Craig David, si affaccia ai mondi musicali R&B, Pop e Dance, che lo segneranno per il resto della sua carriera artistica. Appena maggiorenne, Manu prende il volo, incidendo i suoi primi due brani in studio di registrazione a Milano: “Silenzi” e “Apri le ali”. Appena ventenne, però, Manu, iscritto al social “My Space”, viene scoperto nientemeno che da Eros Ramazzotti. L’anno successivo firma un contratto con la celebre etichetta discografica del cantautore romano, la “Radiorama”. Il contratto prevedeva quattro album in quattro anni, ma in realtà Manu non ha mai avuto la possibilità di pubblicare niente. Quattro anni di delusioni e amarezze che lo portano a scegliere di non rinnovare il contratto con la Radiorama. Il nostro eroe si trova spiazzato: è consapevole di aver sprecato gli anni più importanti per la sua futura carriera. Manu però non si arrende e, ancora una volta, ritrova quella forza che lo contraddistingue. Decide di autoprodurre sette brani e, dopo tre anni, il suo primo EP, “Doubleface”, è pronto. Il progetto viene presentato alla Major “Universal” che sembra decisa a distribuirlo, ma ad una condizione: i testi delle canzoni devono essere modificati in quanto non adatti agli standard della casa discografica. Proprio quelle parole, che ora fanno impazzire i suoi fans, i “Doublefacers”, devono essere cambiate. Manu non ci sta e così, il 28 maggio 2013, dopo sedici anni di sacrifici, decide di giocarsi la sua ultima carta, caricando il suo primo brano sul web. Il successo arriva divampante. Ed è qui che inizia la vera storia di Manu, alla quale hanno contribuito i suoi fans che sono andati a crescere nel tempo. Il cantautore comincia col pubblicare canzoni d’amore, per poi dedicare alcuni pezzi al suo idolo, “Luke4316”, famoso Youtuber italiano. Da lì ha un’intuizione che lo porterà a essere sulla bocca di tutti in quegli anni sulla nota piattaforma per caricare video: dedicare canzoni ai personaggi più famosi del web italiano. Da qui nascono i suoi famosi brani “Corri Favi e non voltarti (Favij official song)”, “D.R.E.A.D. (Dread official song)”, “200.000 sorrisi (St3pNy official song)”, “Easy peasy lemon squeezy (Surrealpower official song)” e molti altri. La particolarità di questi suoi brani consiste nell’essere riuscito a musicare in maniera divertente tormentoni e simili dei canali a cui è stata dedicata la canzone. Particolarità che è andata migliorandosi nel tempo, fino a diventare una specie di narrazione in brani come “Fuga da Marte” che conta tre capitoli, legati da un filo conduttore che è la lotta (immaginaria) tra i Mates (Personaggi di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo che potete trovare a questo link: https://www.leomagazineofficial.it/2016/11/14/svagarsi-guadagnando-i-videogiochi-come-lavoro-e-mezzo-di-istruzione/) e l’imperatore Kron, sovrano alieno assetato di potere che è intenzionato a conquistare la terra. Ed è nel febbraio del 2015 che compone il suo brano “Il Re dei Vampiri” per festeggiare il traguardo dei 50.000 iscritti su YouTube, dove partendo da un fatto ironico è riuscito a creare una trama degna di un film Holliwoodiano. Infatti Manu venne soprannominato “Re dei Vampiri” dai suoi fans quando questi si resero conto che andava a dormire sempre a orari estremamente tardivi, finendo col dormire di giorno e vivere di notte. Da qui Emanuele creò una storia in cui lui, il Re dei Vampiri, insieme alla sua armata (composta dai suoi fans) si batte contro l’esercito dei Licantropi, per poi sconfiggere Satana e liberare l’amata Regina. Ecco come la creatività di questo cantautore spicca in mezzo a molti.
Ma verso la fine del 2015, la tragedia si ripete. Un ennesimo producer propone a Manu un contratto per pubblicare il suo primo vero album, “Mates”, composto da otto canzoni. Manu, nonostante si ricordi del suo passato, decide di offrire un’ultima possibilità al mondo della discografia, accettando il contratto. E sebbene sia riuscito a produrre la canzone “Mates” (che ha lo stesso titolo dell’album) in uno studio discografico, il suo producer finisce col non farsi più sentire, bloccandogli di fatto la possibilità di condividere coi suoi fans le sue nuove creazioni. Questo almeno fino a marzo 2016, dove Manu prende una decisione: rompere definitivamente i rapporti con il suo producer e regalare il suo album ai suoi fans, che in poco più di due settimane raggiunge i 25.000 download, per poi arrivare a 50.000. Un duro colpo per qualunque producer discografico, che avrebbe guadagnato una cifra vendendo quell’album e dando un po’ più di fiducia al Re dei Vampiri. Da allora Manu continua a pubblicare canzoni e recentemente ha iniziato a pubblicare video dove intrattiene i suoi followers mostrando loro la sua città natale, Bordighera, e altri luoghi d’Italia, spesso dove incontra dal vivo i ragazzi e le ragazze che lo seguono.
Tuttavia, nonostante si sia definito egli stesso “L’ultima pecora nera per la discografia”, Manu tentò, nel lontano dicembre del 2014, di dar vita a una pazzia: Partendo da una canzone che egli stesso aveva composto, “My name is Superman”, dove descriveva con il suo stile la sua passione per supereroi come Superman, Wolverine e Batman, crea la parodia “My name is Massimo Ferrero”, dando al presidente della Sampdoria (nonché alla sua squadra) i connotati di un vero supereroe. La canzone, condivisa in massa dai suoi fans, arrivò alle orecchie dello stesso Ferrero, che contattò Manu tramite il suo assistente. Il brano venne poi trasmesso sui canali tgcom24 e skysport24.
Ma Manu non è solo divertimento e lotte immaginarie, ma anche critica. In alcune sue canzoni, infatti, ha voluto esprimere la sua opinione su certe tematiche inerenti al web e non. Basti pensare a “Finalmente ce l’ho fatta”, canzone in risposta al mondo discografico che lo aveva rifiutato. Questo pezzo fu pubblicato al raggiungimento dei 10.000 iscritti sul suo canale, iscritti che si era guadagnato da solo, con le sue forze. Oppure “Haters”, critica ai “Leoni da tastiera” che si stanno moltiplicando negli ultimi tempi sul web. Per citare un paio di versi del brano: “Accetto ogni critica, solo se costruttiva, ma tu rinneghi il nome di mia madre per invidia”. O anche il più recente brano “L’oracolo”, aspra critica agli “scarti di un sistema che da tempo ha già fallito” (per citare lo stesso cantante), dove Manu esprime tutto il suo rancore verso ciò che c’è di peggio nella società d’oggi, infatti “Le multinazionali han preso il sopravvento, il male si è già espanso e ha colato il suo cemento”.
Questa è la storia di un uomo che non si è mai arreso, e nonostante gli siano state sbattute innumerevoli porte in faccia, lui ha continuato a credere in se stesso e nelle sue idee, che lo hanno portato a essere quello che è ora, un cantautore indipendente amato dal suo pubblico, che gli corre addosso per abbracciarlo ogni volta che lo vede. Un uomo al quale ancora oggi vengono voltate le spalle da chi credeva essere suo amico, ma che non si scoraggia e aiuta chi ripone la sua fiducia in lui.
Se vi siete incuriositi e volete scoprire il suo mondo, potete andarlo a cercare su:
YouTube (https://www.youtube.com/user/TheManuofficial)
Su Facebook al suo profilo personale (https://www.facebook.com/GALLOEMANUELE84?fref=ts)
O su Instagram (https://www.instagram.com/manu.yt/)

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