E’ in un vecchio scantinato dell’odierna Milano, divenuto l’habitat di giovani rapper, graffitari e dj, che si srotola l’intera vicenda di Musica Ribelle- La forza dell’amore, opera di Francesco Niccolini su soggetto di Pietro Contorno ed ispirata dalle musiche del cantautore Eugenio Finardi. La location, quantomeno inconsueta, ci offre la possibilità di apprezzare il parallelismo tra ieri ed oggi, chiave di tutta l’opera in programmazione al fiorentino Teatro della Pergola  (Teatro della Toacana)  da Martedì 5 a Domenica 10 Dicembre.

Musica Ribelle, tratto dall’omonima canzone di Finardi, dà il la alla rappresentazione dell’affresco di un intero decennio, gli anni ’70: generazione impregnata di ideali e colma di un’ardente passione, in contrapposizione con gli anni odierni. Il contatto tra queste due epoche, solo apparentemente lontane ed ignote, avviene proprio in quello stesso scantinato, di proprietà di Hugo, occupato per una settimana dalla gang capeggiata dalla giovanissima Lara93. Tra i due nascerà un rapporto unico, contraddistinto da uninevitabile scontro iniziale che però si tramuterà in confronto ed incontro nel corso dell’opera. E’ proprio lì, in quella stessa cantina che, nel lontano 1973, un collettivo politico teneva il proprio ‘covo segreto ’ e la propria radio. Quest’ultimo ruotava intorno alla figura ribelle di Vento, scanzonato  ed utopista leader del gruppo.

“Quelle di Lara93 e di Vento– interviene il regista Emanuele Gamba– sono due storie che corrono in parallelo e che dimostrano come i giovani di oggi non siano poi così lontani da quelli di ieri. La voglia di ribellarsi c’è sempre, che venga manifestata in strada oppure sul web. Musica Ribelle lo racconta alla perfezione, segnando l’incontro tra generazioni che, troppo spesso, si credono lontane”.

Come ci presenta già il titolo dell’opera, Musica Ribelle, il filo conduttore dello spettacolo è inevitabilmente quello musicale, anello di congiunzione tra le due generazioni. Rock non solo per le sonorità espresse dalla band dal vivo, ma in particolare per l’approccio e l’ispirazione per un’opera che, a detta dello stesso regista, “per i suoi contenuti e per la sua forza evocativa permette, in particolare in questo momento storico, di parlare un linguaggio di verità e autenticità”

La continuità temporale delle due epoche, protagoniste dello spettacolo, non è segnata soltanto dai contenuti dello stesso, bensì anche da una varietà di sonorità, caratteristica delle produzioni di Finardi, ma anche dal riarrangiamento delle stesse ad opera di Emiliano Cecere e di Valerio Carboni, pur sempre sotto la supervisione del cantautore milanese. Troviamo il rock progressivo degli anni Settanta, ci sono i riferimenti d’r’b; e poi i brani più techno, sonorità punk, i medley ele ballate, rintracciabili nei lavori dell’autore, quali: Dolce Italia, Patrizia, Diesel, Voglio, Non è nel cuore, Un Uomo, Extraterrestre, La radio e, naturalmente, Musica Ribelle e La forza dell’amore.“

5 – 10 dicembre | Teatro della Pergola

(ore 20:45; domenica ore 15:45)

Todomodo e BaGS Entertainment

Federico Marignetti, Massimo Olcese, Arianna Battilana, Mimosa Campironi

MUSICA RIBELLE

La forza dell’amore

musiche Eugenio Finardi

drammaturgia Francesco Niccolini su soggetto di Pietro Contorno

con Alessandro Baldi, David Marzi, Gabriel Glorioso, Marta Paganelli, Filippo Paglino, Albachiara Porcelli, Benedetta Rustici, Luca Viola

musiche Eugenio Finardi

band dal vivo Filippo Bertipaglia, Francesco Inverno, Andrea Mandelli

coordinamento musicale Raffaele Commone

direzione musicale Stefano Brondi

assistente alla regia Alessia Cespuglio

arrangiamenti musicali Emiliano Cecere e Valerio Carboni per TM s.r.l.

arrangiamenti vocali Stefano Brondi

azioni coreografiche Chelo Zoppi

assistente Asia Pucci

visual Raffaele Commone e Paolo Signorini

disegni Chiara Zanna

scene Massimo Troncanetti

costumi e complementi di scena Blender soluzioni creative

disegno luci Marco Giusti

disegno audio William Geroli

direzione artistica Pietro Contorno

regia Emanuele Gamba

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