Dopo la vittoria di Andrea Dovizioso in sella alla sua rossa Ducati avvenuta settimana scorsa, ecco che anche Sebastian Vettel, a bordo della rossissima SF71H, si impone nel GP d’apertura della stagione 2018 di F1. La tappa di Melbourne contribuisce inoltre a chiarificare il confuso quadro creatosi al termine dei test invernali e ripaga finamente gli appassionati della lunga attesa invernale.    

Pronti, partenza, via! La gara procede senza grandi emozioni per i primi giri, con il solo Verstappen che commette un errore e, girandosi, vanifica la strategia diversificata che stava adottando. Il nodo della corsa si scioglie con il valzer dei pit stop aperto dal pilota finlandese della Ferrari, Kimi Raikkonen, seguito subito da Lewis Hamilton che lo precedeva alla guida del gruppo. Entrambe le Haas (sorprendendemente in 4a e 5a posizione), appena uscita dai box, accusano dei problemi e sono costrette al ritiro, che porta al regime di Virtual Safety Car, poi diventata Safety Car, sotto il quale il tedesco della Ferrari è impeccabile e riesce a conquistare la testa della corsa per un soffio ai danni di Hamilton. La bagarre tra i due prosegue intensamente, fino a quando il pilota inglese commette un errore e, poco dopo, accusa dei problemi non ben chiarificati che mettono a rischio la sua posizione, poiché Raikkonen e Ricciardo stavano divorando il distacco che li separava. Sventola la bandiera a scacchi e il primo a passarle sotto è Vettel, seguito in volata da Hamilton, Raikkonen e Ricciardo.

Al termine dei 58 giri completati nel circuito di Albert Park, iniziano a delinearsi i rapporti di forza tra le squadre del campionato, con Mercedes che, rispettando le previsioni, sembra essere più veloce di tutti, seguita col fiato sul collo da Ferrari e Red Bull. L’americana Haas si è presentata con un ottimo pacchetto iniziale, che può renderla protagonista della lotta per il quarto posto, ma che ha oggi sciupato una altrettanto ottima opportunità, con 0 punti conquistati. Le sue pericolose avversarie saranno con ogni probabilità Renault, forse un pelo al di sotto delle aspettative, e McLaren, che, abbandonata la motorizzazione Honda, è tornata a occupare una posizione più consona al suo prestigio, chiudendo oggi al quinto posto con Fernando Alonso.

Ci aspetta un mondiale a tre, dunque, con battaglie dall’esito incerto che interesseranno ogni parte dello schieramento. Il Gran Premio del Bahrain, tra due settimane, fornirà il primo dei prossimi venti verdetti sulla stagione 2018 e chissà se confermerà le ipotesi avanzate fn’ora. Possiamo affermare con certezza solo che sarà una stagione viva fino alla fine e tutta da seguire.

Vettel: è perfetto quando serve, un po’ meno nel resto del weekend. Ride bene chi ride ultimo, 9,5

Hamilton: non riesce a togliere il sorriso al suo rivale, ma la pole position di sabato è da pelle d’oca, 9

Raikkonen: è in ottima forma, sempre davanti a Vettel nel fine settimana. Gli manca solo la fortuna di trovarsi al posto giusto nel momento giusto, ma può fare la differenza, 8,5

Verstappen: il giovanissimo olandese volante commette due errori che rendono impietoso il confronto con il compagno di squadra Ricciardo (8). Deve crescere, 5

Bottas: parte dalle retrovie, ma conduce una gara anonima, preceduta da una qualifica pessima. A bordo dell’astronave Mercedes non è ammissibile, 4

Haas: ottima qualifica, che in gara si traduce in ottime prestazioni. Ha però la colpa di vanificare tutto con errori ai box, che devono essere risolti per confermarsi come sorpresa dell’anno, sv

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