Odiato da molti, acclamato da tanti, il frontman e musicista dei Nirvana, Kurt Cobain, ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica, essendo divenuto col tempo simbolo della sua generazione, la cosìdetta “generazione X”. Nato ad Aberdeen nel 1967, nel corso della sua infanzia inizia già a manifestare l’interesse per la musica e il grande talento che egli possiede. Basta pensare che imparò a suonare da solo la sua prima chitarra, comprata vendendo alcune pistole del padre. Ma la sua vita rosa e fiori verrà stroncata con il divorzio dei genitori , che egli prenderà talmente male da diventare un bambino molto introverso e infelice, come afferma la madre stessa. Ma è durante l’adolescenza che iniziano a venir fuori le attitudini che caratterizzeranno il suo personaggio. Egli infatti diviene insolente, soprattutto verso gli adulti, e ribelle, a tal punto da esser poi cacciato di casa, inizialmente dalla madre e poco dopo dal padre, e ritrovandosi a vivere per strada. Questo fatto lo ispirerà poi nel comporre “something in the way”, dell’album “Nevermind”.

Tra un lavoretto e l’altro nell’estate del 1986 egli viene arrestato. L’accusa a suo carico è per vandalismo, per aver scritto “God is gay”. Successivamente sia lui che i Nirvana si sensibilizzeranno molto più sul tema.

Ma le scritte sul muro si riveleranno molto utili, poiché, durante una notte passata in compagnia dell’alcol e della sua amica Kathleen Hanna, su un muro verrà scritta la famosa frase “ Kurt smells like teen spirit”. Ed è proprio da qui che nascerà il loro successo maggiore, ancora oggi ascoltato da milioni di adolescenti e non.

La vita del cantante però, accompagnata dal successo, verrà stravolta e divorata dalla droga. Egli infatti, avviato il successo dei Nirvana, comincerà a fare abuso di droghe pesanti come l’eroina o altri tipi di pasticche, in un tentativo di allontanare la pressione dei media. Ma sarà proprio questo a distruggere Kurt. Dopo un tentato suicidio viene subito mandato in riabilitazione dalla moglie Courtney Love, dalla quale nel frattempo aveva avuto una figlia. Ma ciò non basta, e meno di un mese dopo si toglie la vita nella sua casa sul lago Washington, entrando a far parte del tristemente famoso club 27.

Ma il mito di Kurt Cobain non si è certamente estinto, e ancora adesso, a distanza di 25 anni, lo ricordiamo tutti come un ragazzo tormentato, ma allo stesso tempo geniale e fuori dagli schemi, ribelle, che con la sua voce e i suoi testi riesce a risvegliare e impersonificare più di una generazione, che ritrova in lui l’ispirazione e la rivoluzione, tipiche dei movimenti punk rock.

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