Martedì 11 Febbraio 2020, presso il Salone delle Adunanze all’Accademia delle Arti del Disegno, si è svolta la presentazione del libro “Una breve storia di Firenze” di Fabrizio Ricciardelli, direttore dell’Università Kent State University a Firenze e studioso delle città-stato italiane, edito da Mauro Pagliai Editore nella collana storie del mondo.

La conferenza si è aperta con il discorso dell’architetto Renzo Manetti, rinomato studioso e scrittore fiorentino.  Egli ha esordito complimentandosi con l’autore del libro per il suo coraggio di affrontare un argomento così delicato e complesso e di averlo fatto con un testo scorrevole ed interessante allo stesso tempo. Poi si è soffermato sulla parte del libro che lo ha più colpito: il finale. Infatti, come si può leggere nel libro, Firenze vive della rendita delle magnifiche opere rinascimentali.

Per Manetti Firenze è la città del Gotico, quindi dell’arte, del Rinascimento, quindi della cultura, e della Democrazia. Questi sono i tre elementi principali dello sviluppo fiorentino. Infine ha citato ed onorato il celebre scrittore fiorentino Dante Alighieri perchè fu uno dei primi che provò a cercare il significato allegorico e letterale nei Testi Sacri; e ha concluso il suo discorso ricordando che altri grandi scrittori che provarono a scrivere la storia di Firenze furono Franco Cardini e Giovanni Spadolini.

Il microfono è poi passato nelle mani del professor Francesco Gurrieri. Egli ha subito ripreso il discorso su Dante, aggiungendo a quanto già detto dal collega che Dante fu il primo autore a parlare di Firenze. Gurrieri ha anche aggiunto un terzo autore della storia di Firenze: Giovanni Villani.

Ne “la nuova Cronica” di Villani è trattata la storia di Firenze dall’antichità, dalla torre di Babele.Sebbene la sua opera sembri la più dettagliata contando ben 12 libri, essa è purtroppo incompleta perchè l’autore morì nel 1348 durante la famosa Peste Nera.

Continuando il suo discorso, Gurrieri ha poi nominato Dino Compagni, famoso politico e scrittore che visse a cavallo tra il XIII e XIV secolo. Gurrieri sceglie di inserire Compagni nel suo discorso perchè trattò una delle pagine più importanti della storia fiorentina, il conflitto fra Guelfi e Ghibellini e Guelfi bianche e neri.

Per ultimo, ma per questo non meno importante, ha parlato l’autore del libro, Fabrizio Ricciardelli.

Egli ci ha subito spiegato la struttura del suo libro, composto da 15 capitoli. Ricciardelli è un docente universitario e i 15 capitoli del suo libro non sono casuali, infatti corrispondono alle 15 lezioni che svolge nel suo corso . Il libro originale è in lingua inglese perchè Ricciardelli lo ha pensato e realizzato per i suoi studenti americani.

L’autore ha inoltre aggiunto che il suo libro tratta molto dettagliatamente la storia di Firenze fino al 1372, mentre per quanto il periodo successiva afferma di essere stato più riassuntivo. Per questa sua scelta egli si aspetta critiche negative da parte dei lettori.

Ricciardelli ha poi parlato di come i suoi studenti americani vedono la storia fiorentina e italiana in generale. Egli ha affermato come gli studenti americani siano attratti da Roma in quanto capitale Italiana, nonché Caput Mundi e città del papa. Come ci dice anche Ricciardelli Firenze è la seconda città italiana più visitata dagli americani. Questo, a suo avviso, anche grazie alla sua esperienza diretta con ragazzi giovani americani, avviene grazie alla grande importanza culturale, artistica e storica della nostra fantastica città. Lo scrittore, nel finale, descrive la situazione di divisione presente nella Seconda Guerra Mondiale: Firenze stava dalla parte degli americani, mentre Milano, stava dalla parte della Germania, ovvero di Hitler, e anche di Mussolini, e proprio per questo, lo scrittore si sentì in dovere di scrivere un libro sulla storia di Firenze. L’affermazione non sarà proprio storicamente ineccepibile, ma ….apprezziamo la simpatia!

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