Dal 4 Marzo 2018  Udinese-Fiorentina non è una partita come le altre da quando, durante quella maledetta notte in un hotel nella periferia di Udine, Davide Astori, ex capitano della Fiorentina, a soli 31 anni ha perso la vita. Da quel giorno i tifosi viola non si sono mai scordati di lui, ricordandolo ad ogni partita e soprattutto durante il tredicesimo minuto di Udinese-Fiorentina.

Quest’ anno non ci è stato nessun canto in onore dell’ ex capitano poiché la partita così tanto attesa, posticipata dal 1 marzo al 8 Marzo per il Coronavirus, è stata giocata a porte chiuse con lo scopo di limitare i contagi. La  partita aveva tutti i presupposti per essere molto divertente: da una parte l’ Udinese in cerca di punti per allontanarsi il più possibile dalla zona rossa e dall’altra,  la squadra toscana in cerca  di un salto di qualità per  cambiare il trend della stagione.

Le squadre scendono in campo nel silenzio totale della Dacia Arena e dopo i soliti controlli pre-partita, l’arbitro Michael Fabbri dà il via alla gara. All’ inizio è la Fiorentina a prendere il pallino del gioco: Milan Badelj cambia gioco trovando Alfred Duncan che con un fantastico passaggio filtrante riesce a servire Pol Lirola in area di rigore, che prova il tiro che finisce deviato in corner. Risponde  l’ Udinese con due azioni pericolose: tiro potente di Rolando Mandragora che termina la sua corsa poco a lato della porta e colpo di testa da pochi passi di Stefano Okaka che finisce sopra la traversa. La  migliore occasione della partita è dei viola: dopo gli sviluppi di un corner, Nikola Milenković riesce a liberare il suo sinistro e a calciare  un potente tiro che scheggia il palo e fa tremare la squadra friulana. Le squadre tornano negli spogliatoi con il risultato inchiodato ancora sullo 0-0. Nel secondo tempo nessuna delle due squadre riesce ad imporsi sull’altra, con pochissime occasioni da entrambi le parti. Le squadre non vogliono rischiare e sembra quasi che a tutte e due vada bene un pareggio. Solo nei minuti di recupero la Fiorentina si sveglia e ha un’ importante occasione con Federico Chiesa che lascia partire un potente tiro di destro, il quale viene respinto con una bella parata dall’estremo difensore veneto,Juan Musso. Fabbri fischia 3 volte e finisce 0-0.

Che delusione!!!

Sarà un po’ per le porte chiuse, il tifo assente, la squadra senza incoraggiamento e un po’ per la partita incolore.

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