Il 16 Aprile 2020 il Coronavirus colpisce ancora, e questa volta ha deciso di portarsi via un grande autore che aveva scelto di dedicarsi alla letteratura per “dar voce a chi non ha voce”: Luis Sepulveda. Lo scrittore è stato uno dei primi pazienti illustri ad essere affetto dalla malattia e, purtroppo, nonostante il prolungato periodo di lotta contro il virus, non è riuscito a vincere la sua battaglia. 

Luis Sepulveda, nato il 4 Ottobre 1949 a Ovalle (Cile), è stato ricoverato il 29 Febbraio 2020 per aver mostrato i primi sintomi dell’infezione e, dopo più di un mese di agonia, è morto all’età di 70 anni all’ospedale di Oviedo (Spagna). Sepulveda oltre che essere stato un eccellente scrittore è stato anche un regista e sceneggiatore del cinema cileno, un giornalista, un ecologista convinto e un fervido attivista per la difesa dell’ambiente e dei diritti umani. “Sono uno scrittore perché non so fare altro che raccontare storie”: queste sono le parole del celebre autore, e chiunque abbia letto anche solo uno dei suoi libri potrà affermare che nessuno racconterà mai più storie come ha fatto lui.

Luis Sepulveda ha vissuto una vita frastagliata e ricca di eventi destreggiandosi tra l’America Latina e l’Europa; viaggiando per ragioni che vanno da quella politica alla quale ha sempre dimostrato interesse sin da giovane, alla lotta a favore dell’ambiente al fianco dell’associazione Greenpeace. L’esordio arriva nel 1989 quando venne pubblicato il suo primo romanzo “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”, basato su un viaggio di sette mesi in Amazzonia fatto negli anni Settanta quando si unì all’UNESCO per studiare l’impatto della civilizzazione sulle popolazioni native. E dopo aver pubblicato il suo primo libro, non poteva far altro che iniziare la sua scalata al successo. “Diario di un killer sentimentale”, “Il mondo alla fine del mondo”, “Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico”; sono solo alcuni dei capolavori che ci manifestano la grandezza letteraria di Sepulveda. Questo mago delle parole è conosciuto in tutto il mondo grazie al suo bestseller “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, un racconto che nella sua semplicità è capace di nutrire il cuore di dolci emozioni e di trasmettere con la morale lodevoli insegnamenti tanto da farlo diventare un film di animazione diretto da Enzo D’Alò. Attraverso tutta la sua produzione letteraria Sepulveda ha voluto comunicarci valori come la responsabilità verso gli altri e verso l’ambiente, uniti a messaggi di tolleranza e coraggio. 

Il Coronavirus ha portato via al mondo un autore eccezionale, ci mancheranno quelli che sarebbero stati i suoi futuri scritti, ma resteranno per sempre con noi i suoi capolavori.

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