Facciamo chiarezza sul caso Suarez, partendo dai vari intrecci di mercato, arrivando all’esame di italiano, alquanto sospetto.

Intrecci di mercato sull’asse Napoli-Roma-Torino-Barcellona

Luis Suarez, attaccante del Barcellona e della nazionale dell‘Uruguai, durante quest’ultima sessione di mercato (ancora aperta) si è ritrovato in un “triangolo” assieme a Edin Dzeko attaccante della Roma e Arkadiusz Milik centravanti del Napoli. Solo due giorni fa anche Alvaro Morata attaccante dell’Atletico Madrid del “Cholo” Simeone, si è aggiunto a questo intreccio di mercato. Il Napoli dopo l’arrivo di Oshimen, acquisto più oneroso della storia del club, aveva bisogno di sfoltire la rosa e proprio l’attaccante polacco si è ritrovato sul mercato. La Juventus, priva di un centravanti dopo l’addio di Higuain, cercando di approfittare la situazione alquanto catastrofica a Barcellona, con Messi pronto a fare le valigie, punta tutto sul numero nove del Barça Suarez, che come Messi sembrerebbe pronto per una nuova avventura. Il possibile trasferimento del pistolero si complica subito; la Juventus non può acquistare altri giocatori extracomunitari, in quanto con il nuovo arrivato McKennie ha raggiunto il numero massimo consentito. L’affare appare impossibile, date le tempistiche per la richiesta del passaporto comunitario dell’uruguaiano: nel frattempo si pensa ad un piano B, forse più opportunamente chiamato piano D come Dzeko: infatti la Juventus decide di puntare sul centravanti bosniaco. La mossa della Juventus ha avuto un effetto domino sul caso di Milik. La Roma decide di contattare l’attaccante polacco per il post Dzeko. Dopo i contatti tra le due squadre e i due giocatori, gli affari sembrano quasi in porto manca solo l’ufficialità. Il trasferimento di Milik alla Roma va i stand-by a causa del mancato accordo sulle pendenze arretrate che ballano tra il polacco e il Napoli, di conseguenza si blocca Dzeko-Juve.

Suarez a Perugia per l’esame di Italiano

La Juventus durante la trattativa con il bosniaco aveva comunque continuato a seguire la pista Suarez. L’attaccante uruguaiano infatti il 17 Settembre si è presentato a Perugia, all’Università per Stranieri per sostenere l’esame di italiano, per ottenere la cittadinanza. La notizia shock ha lasciato molte persone senza parole ed altre con molte anzi moltissime parole. Infatti la notizia ha subito scosso e colpito tutte quelle persone che oramai da anni aspettano di poter fare questo esame. Il decreto sicurezza del 2018 ha allungato il periodo da due a quattro anni, ma i tempi burocratici possono dilatare la procedura fino a 6 anni. Per la concessione del passaporto fondamentale la conoscenza della lingua a livello B1. Luis Suarez ha aspettato solo poche settimane. Il caso del centravanti del Barcellona si insospettisce sempre di più.

Hanno inizio le indagini … esame falsato?

Ovviamente la notizia non è risultata strana solo a chi attende da anni di fare l’esame per la cittadinanza: tutti parlano del caso Suarez, la procura decide di indagare sullo svolgimento dell’esame del pistolero. Iniziano quindi le indagini sui tabulati telefonici e su cosa sia avvenuto effettivamente prima, durante e dopo l’esame. Il capo della Procura delle Federcalcio ha chiesto gli atti dell’indagine in corso a Perugia sull’esame di italiano di Luis Suarez per ottenere la cittadinanza. Le responsabilità sono tutte qua dentro per il momento, Università per gli stranieri di Perugia. Gli unici indagati rimangono loro: cinque tra dirigenti e professori con la posizione della rettrice aggravatasi causa secondo capo d’imputazione: concorso in corruzione, che va ad aggiungersi al precedente falso ideologico. Ma è chiaro che non finisce qui perché se c’è un indagato per concorso in corruzione significa che esiste qualcuno che si è comportato da corruttore. Le indagini coordinate dal procuratore Raffaele Cantone si stanno muovendo proprio in questa direzione.  Nel frattempo c’è da registrare la posizione dell’avvocato Maria Turco, professionista dello Studio Chiappero, che in una nota ricorda come il suo ruolo sia legato esclusivamente al fatto di aver messo in contatto lo staff di Suarez con l’Università perugina, esprimendo peraltro la richiesta di un esame “in presenza”, senza trattamenti di riguardo. Si muove anche la Procura Federale, con l’apertura di un fascicolo. Tra i reati contestati alla rettrice dell’Università per Stranieri di Perugia, presenti nell’avviso di garanzia inviatole dalla procura, c’è anche quello di concorso in corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio. “L’indagine è nata per caso, a febbraio 2020, con accertamenti sull’Università per Stranieri di Perugia per attività poco trasparenti – ha raccontato ieri a Radio Capital e fanpage.it Selvaggio Sarri, comandante del nucleo di polizia economico e finanziaria della guardia di finanza di Perugia che svolge l’indagine -. Per il momento gli indagati sono solo all’interno dell’Ateneo. Non c’è stata alcuna pressione esterna, è stata un’iniziativa di chi lavora all’università. Si sono lasciati ammaliare da un personaggio del genere. L’università cercava prestigio e gli ha fatto imparare a memoria l’esame” Le parole del comandante di fatto escludono la Juventus dall’inchiesta.

Esame Suarez: i testi delle intercettazioni

Questi alcuni dialoghi captati dagli inquirenti e finiti nel “Decreto di perquisizione locale e informatica” emesso dalla Procura di Perugia.

  • “Comunque, allora… tornando seri… hai una grande responsabilità perché se lo bocciate ci fanno gli attentati terroristici”
  • Ma te pare che lo bocciamo!”
  • “Gli ha fatto la simulazione dell’esame e abbiamo praticamente concordato quello che gli farà l’esame! Quindi… mi ha detto, guarda fagli scegliere ste due immagini ecc…”

In un’altra conversazione

  • “E quindi oggi c’ho l’ultima lezione e me la devo preparare perché non spiccica ‘na parola
  • “Oddio”
  •  “E far passare due ore di lezione con uno così non è facile, comunque a parte questo…”
  •  “E che livello dovrebbe passare questo ragazzo… B1?”
  •  “Eee, non dovrebbe, deve, passerà, perché con 10 milioni a stagione di stipendio non glieli puoi far saltare perché non ha il B1
  •  “E certo”
  •  “Il B1, il B1, cittadinanza”
  •  “Mmm”
  •  “(ride) considera che è un A1”
  •  “(ride)”
  •  “E’ un A1 pieno proprio non…”
  •  “… non c’è speranza (ride)”
  •  “Non coniuga i verbi, non coniuga i verbi
  •  “(ride)”
  • Parla all’infinito (ride)”
  •  “Vabbé, vabbé”
  •  “Vabbé comunque queste son cose che è chiaro che… che fai glielo fermi per il B1 cittadinanza? Cioè, voglio dì, fa ride no?”

Altra conversazione

  •  “Eh, allora, lui si sta memorizzando le varie parti dell’esame”
  • “Eh, ma infatti è questo. Deve essere sul binario, ecco!”
  • “Esatto esatto, l’abbiamo stradato bene”
  • “E deve essere su quel binario lì”
  •  “Il mio timore qual è che poi tirando tirando, diamo il livello ed esce, i giornalisti fanno due domande, in italiano e la persona va in crisi. Quindi un po’ di preoccupazione ce l’ho perché è una gatta da pelare, come si fa, si fa male” 

Cosa sappiamo fin qui: l’inchiesta di Perugia

Secondo la Procura umbra la certificazione della lingua italiana per ottenere la cittadinanza da parte di Suarez sarebbe stata ottenuta con una truffa. Dalle indagini sarebbe emerso che gli argomenti della prova d’italiano sostenuta dall’attaccante del Barcellona erano stati concordati preventivamente. Il percorso dell’indagine della Procura di Perugia sull’esame sostenuto da Luis Suarez all’Università per Stranieri di Perugia per ottenere la certificazione di livello B1 della conoscenza della lingua italiana non ha raggiunto nessun nuovo livello di responsabilità: ci sono sempre 5 indagati, tutti membri dell’ateneo. Nel decreto di sequestro di documenti e materiale informatico eseguito dalla guardia di finanza vengono contestati i reati di rivelazione di segreto d’ufficio e falsità commessa da pubblico ufficiale. Per due indagati su cinque l’accusa è anche di corruzione. Questo infatti il reato ipotizzato negli avvisi di garanzia notificati alla rettrice dell’Ateneo Giuliana Grego Bolli e al direttore generale Simone Olivieri. Ma, al momento, dall’inchiesta non sembrano delinearsi i profili del corruttore.

Il ruolo della Juve e di Paratici

La posizione della Juventus, allo stato attuale delle indagini, non sarebbe significativa. Il nome di Fabio Paratici è stato citato in alcune conversazioni fra gli indagati, mentre non risultano intercettazioni di telefonate fra l’attuale Chief football officier della Juventus e membri dell’Università per Stranieri di Perugia. Maurizio Oliviero, rettore dell’Università Statale di Perugia ha raccontato al Corriere della Sera di essere stato contattato da un membro dello staff della Juventus per sapere se nella sua università fosse possibile ottenere la certificazione B1 di italiano, necessaria a Suarez per ottenere la cittadinanza italiana. Non facendo questo tipo di esame, Olivero racconta di aver girato la richiesta “ai colleghi dell’Università per gli Stranieri. Qualche giorno dopo l’esame sostenuto da Suarez sono stato contattato da Paratici che voleva dirmi che l’entourage del giocatore era rimasto molto soddisfatto dell’accoglienza ricevuta e voleva ringraziarmi. Una telefonata di cortesia”.

Il tempo corre e mentre le indagini vanno avanti anche il mercato non si ferma

La situazione di Milik e di Dzeko ancora non è chiara, entrambi pronti a partire, entrambi al punto di partenza, ancora non sappiamo il futuro dei due attaccanti ma sicuramente sarà pieno di goal. La Juventus che già prima delle indagini sul caso di Suarez aveva cambiato pista, acquista Alvaro Morata dall’Atletico Madrid. I colchoneros decidono di lasciare libero uno dei suoi centravanti per l’arrivo proprio di lui: Luis “el pistolero” Suarez. Suarez dopo aver preso parte ad uno degli attacchi più forti della storia del calcio con Messi e Neymar, dopo essere diventato il terzo marcatore della storia blaugrana lascia Barcellona ma non la Spagna, destinazione Madrid, pronto a fare ciò che sa fare meglio ..goal.

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