E’ stato ritrovato vivo Nicola Tanturli alle 9.30 di Mercoledì 23 giugno,dopo una notte ed un giorno, a tre chilometri dalla sua casa a Campanara, frazione isolata di Palazzuolo sul Senio, nel Mugello, un casolare tra i boschi dell’Appennino tosco-emiliano. Lunedì sera, verso le 19.00, la madre, Giuseppina Paladino, lo aveva messo a letto e poi si era recata nella stalla; il padre, Leonardo Tanturli, non era a casa, quando è rientrato, i due genitori hanno cenato e prima di andare a dormire sono andati a controllare nella cameretta di Nicola. Il piccolo non era più nel suo letto. I genitori si sono messi subito a cercarlo, ma hanno dato l’allarme ai carabinieri solo la mattina successiva. Nove ore dopo. Un mistero del perché i soccorsi siano stati avvisati soltanto al mattino dal momento che i genitori si erano accorti già intorno a mezzanotte che Nicola non si trovava nel suo lettino. Era accaduto già altre volte che il piccolo si svegliasse nel cuore della notte ed andasse in giro per diverse ore. Per i carabinieri impegnati negli accertamenti, il piccolo si sarebbe allontanato da solo, vagando poi per i boschi circostanti la casa dove vive. Gli investigatori, secondo quanto si apprende, escludono altre possibili ipotesi.

E’ stato un giornalista della Rai a ritrovarlo, Giuseppe di Tommaso, inviato dalla trasmissione della Vita in diretta. Ha sentito dei lamenti provenire da una scarpata ed ha chiamato subito i carabinieri: <<stavo salendo su una strada sterrata ed ho sentito provenire da una scarpata un lamento. Ero da solo perché mi ero sentito male poco prima, ed avevo fermato la macchina per riprendermi. Così ho iniziato a dire “Nicola,Nicola”, prima a bassa voce, poi urlando, fino a che non ho sentito chiamare “Mamma!”. Era Nicola. La scarpata era rapidissima, quindi ho aiutato il carabiniere a salire con il bambino, lo prendevamo in braccio a tappe.>> Il luogotenente Ciccarelli, comandante della stazione dei carabinieri di Scarperia, si è calato a 25 metri individuando il piccolo che continuava a chiedere della mamma. Lo ha riportato sulla strada sterrata riconsegnandolo alla madre, infatti il piccolo ha potuto abbracciare subito il padre Leonardo e la madre Giuseppina. <<Ho provato una sensazione molto bella. Ho verificato subito se aveva qualche lesione: non aveva nulla, solo un piccolo bernoccolo e qualche graffio. Poi mi si è aggrappato al collo, e l’ho portato piano piano in strada, anche con l’aiuto del giornalista nell’ultimo tratto. E’ stata una gioia bellissima, è stato bellissimo riportarlo fra le braccia della sua mamma.>> ha dichiarato il luogotenente nel corso della conferenza stampa convocata dal sindaco di Palazzuolo sul Senio. Il comandante della stazione dei carabinieri di Scarperia ha poi aggiunto: <<Non ho avuto l’impressione che abbia trascorso lì la notte, secondo me ci è arrivato tramite il bosco, perché la strada da fare era più agevole. L’erba non era schiacciata, non aveva fatto un giaciglio. Secondo me si è mosso>> ha affermato. Nicola è stato visitato dal medico presente con i soccorsi, è in buone condizioni, è stato portato in elisoccorso all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze per gli accertamenti dal momento che si trovava in fondo ad una scarpata a ridosso della strada e profonda 25 metri. Intanto, alla notizia del ritrovamento del piccolo, tutto il Paese è esploso in una grande festa ed il parroco Don Alessandro Marsili, che ha partecipato lui stesso alle ricerche, ha suonato le campane a distesa per cinque minuti. <<Mi sembrato in buone condizioni, contento, parlava, sicuramente era disidratato>> ha riferito all’Ansa. Don Alessandro ha partecipato lui stesso alle ricerche ed ha visto poi Nicola questa mattina poco dopo il ritrovamento. <<Parlava molto-ha raccontato- le parole che ho colto sono state “mamma,mamma”, e poi appena ha visto il papà gli si è buttato in braccio>>.

<<Siamo felici per il bambino e per la sua famiglia e siamo grati ai vigili del fuoco, alle forze dell’ordine, alla protezione civile ed ai tanti volontari che si sono impegnati nelle ricerche>> ha riferito il prefetto di Firenze Alessandra Guidi.

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