Anche se non si è degli amanti del genere o dell’animazione in generale, è difficile non essersi imbattuti neanche una volta nel nome di “Neon Genesis Evangelion”. Assieme a pochi altri simili esempi, è considerato dagli esperti un capolavoro dell’animazione nipponica, un vero e proprio must-watch per chiunque volesse avvicinarsi al genere. È risalente solo a pochi giorni fa l’uscita in Italia dell’ultimo capitolo della saga di Evangelion, il lungometraggio dal titolo “Evangelion: 3.0+1.0 Thrice Upon a Time”; dunque, quale miglior modo di apprezzare questa realtà animata nella sua interezza se non con un’introduzione al franchise?

Il logo ufficiale della serie, presente nella sigla iniziale.

NEON GENESIS EVANGELION L’universo di Neon Genesis Evangelion (spesso abbreviato in NGE) nasce nel 1995 dalla mente del visionario regista giapponese Hideaki Anno. La serie originale, concepita a partire dal 1993, si compone di 26 episodi della durata media di 20 minuti, distribuita in Sol Levante fra il 1995 ed il 1996, mentre per l’edizione italiana si dovranno aspettare ancora ben 5 anni, quando la casa editrice Dynit (al tempo Dynamic Italia) acquisterà i diritti per il doppiaggio della serie, che verrà diffusa in formato VHS.

L’ideatore della serie, Hideaki Anno.

Alla serie originale si affiancano una serie di pellicole di carattere vario: alcune presentano un semplice montaggio dei 26 episodi originali (Death & Rebirth) mentre altre presentano dei finali alternativi (The End of Evangelion). Nel 2006, l’ideatore della serie Hideaki Anno annunciò che assieme allo studio Khara (da lui stesso fondato) avrebbe curato una riedizione della serie originale, adattata in una tetralogia di lungometraggi animati, che avrebbe rivisitato l’intreccio originale proponendo, ancora una volta, un finale inedito; questo ambizioso progetto prese il nome di Rebuild of Evangelion, e la pellicola citata nel primo paragrafo è proprio quella che sancisce la conclusione della saga.

LA TRAMA Neon Genesis Evangelion presenta una situazione iniziale post-apocalittica: dopo un terribile evento noto come Second Impact avvenuto nell’anno 2000, che ha causato conseguenze irrimediabili come lo scioglimento di tutti i ghiacciai del pianeta, le autorità giapponesi hanno cominciato a prendere delle contromisure per prevenire la possibilità di un altro cataclisma. Dopo aver appreso che la catastrofe è stata causata da una creatura appartenente alla misteriosa specie degli angeli, ha inizio la ricerca atta alla difesa della razza umana: l’istituto noto come NERV, guidato dal comandante supremo Gendo Ikari ha cominciato a sviluppare dei grandi esoscheletri umanoidi noti come EVA (diminutivo di Evangelion). Nel 2015, il giovane Shinji Ikari, figlio del comandante, viene invitato proprio dallo stesso a Neo-Tokyo 3, sede del NERV. Ignaro dei motivi che si celano dietro l’invito, il giovane Shinji scoprirà presto che è destinato a diventare un pilota di un EVA, più precisamente della cosiddetta “Unità 01”; tuttavia, viene reso noto che non tutti sono in grado di manovrare i mastodontici mecha. Sono solo 3 i candidati disponibili, che prendono il nome di children: Rey Ayanami (il first children), fredda e obbediente ragazza dal passato misterioso, Asuka Soryu-Langley (il second children), fiera e decisa leader proveniente dalla Germania, ed infine il protagonista Shinji Ikari (il third children), ragazzo timido e riservato dalle difficili relazioni familiari. Sarà loro l’onere di difendere il pianeta dagli attacchi dei temibili angeli e di scoprire di più sulla loro natura.

Shinji Ikari, il protagonista della serie.

CONTENUTI Ma di cosa parla esattamente Neon Genesis Evangelion? All’apparenza potrebbe apparire come una delle molteplici serie d’animazione giapponesi dello stesso genere, come ad esempio Mazinga Z e Jeeg Robot, ma anche solo dopo la visione di pochi episodi ci si rende conto che si sta assistendo a molto più che mere super-scenografiche battaglie fra grandi robot. Evangelion è una serie “a tutto tondo” e che coinvolge profondamente lo spettatore grazie alle sensibili tematiche trattate. 

In riferimento a ciò, è importante evidenziare il contesto della genesi di quest’opera: Evangelion viene prodotto durante un periodo molto dura della vita del regista Hideaki Anno. L’intera serie originale fu realizzata mentre Anno soffriva di depressione: è stato questo particolare momento della vita del regista che avrebbe segnato profondamente il prodotto nella sua interezza. Indubbiamente, per ammissione dello stesso creatore, Evangelion ha rappresentato una via di sfogo per affrontare il duro periodo che stava vivendo: “Evangelion è la mia vita e ho messo tutto quello che so in quest’opera. Questa è tutta la mia vita. La mia vita stessa.”. Queste parole, pronunciate dallo stesso Anno, trasmettono perfettamente l’intensità con cui il regista ha vissuto l’opera, e di quanto abbia investito affinché riuscisse a produrre ciò che oggi è considerato un capolavoro dell’animazione giapponese e internazionale.

IL SIGNIFICATO Sono molti i critici che identificano l’esperienza di Evangelion come un viaggio di introspezione personale: i monologhi dei giovani protagonisti, i cui temi vertono sull’indagine filosofica della propria identità e del proprio ruolo del mondo, le innumerevoli difficoltà che i children si vedono costretti a fronteggiare (complicate relazioni familiari) che si aggiungono a tutto ciò a cui va incontro ogni adolescente comune, sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano e rendono unico Neon Genesis Evangelion. Questi momenti di riflessione vengono accompagnati da immagini e sottofondi musicali psichedelici, che contribuiscono alla creazione di un’atmosfera surreale e al tempo stesso profonda.

Ma non solo: NGE è ricco di riferimenti culturali impossibili da ignorare. Difficile non menzionare gli innumerevoli riferimenti alle religioni cristiana ed ebraica; lo stesso nome della serie, tradotto dalla lingua originale all’italiano significa proprio “Vangelo del Nuovo Secolo”, evidente la taratura biblica della citazione. Non a caso, gli acerrimi nemici della razza umana nella serie prendono proprio il nome di angeli, e ognuno di questi possiede persino un nome ebraico, proprio come nelle sacre scritture. Sarebbe prolisso menzionare tutte le volte che ricorre il numero 3 (la trinità cristiana) o il simbolo della croce, come possiamo osservare in diversi fotogrammi della serie.

Un fotogramma, tratto da un episodio, che mostra una croce formatasi nell’aria dopo un’esplosione.

Insomma, non è possibile non rimanere colpiti da Evangelion. In un modo o nell’altro, si tratta di un’esperienza sensazionale che può sconvolgere la propria visione del mondo. Si tratta di un’opera assolutamente adatta a tutti e non solo rivolta agli amanti del genere anime, per questo chiunque è in grado di apprezzarne la grandiosità, anche considerando il contesto di realizzazione. 

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