Il team Europe si porta a casa la quarta edizione della Laver Cup, competizione annuale a squadre che vede affrontarsi sei tennisti europei e altrettanti provenienti dal resto del mondo. Tre giocatori vengono scelti in base al ranking, i restanti sono invitati dai capitani delle squadre (Björn Borg per il team Europe e John McEnroe per il Resto del Mondo). Sono previsti 12 incontri, nove match di singolare e tre di doppio spalmati in tre giorni. Il valore degli incontri cresce di giornata in giornata: 1 punto il primo giorno, 2 punti il secondo e 3 punti il terzo; la prima squadra a raggiungere 13 punti si aggiudica il titolo.

Si tratta di un torneo unico nel panorama tennistico, nonostante faccia parte del circuito ATP non assegna punti per la graduatoria mondiale. La competizione è stata ideata da Roger Federer nel 2017 e deve il suo nome a Rod Laver, unico giocatore nella storia del tennis ad aver conquistato il Grande Slam, ossia la vittoria dei quattro Slam stagionali.

Le tre edizioni precedenti, tenutesi a Praga, Chicago e Ginevra, sono state vinte del Team Europe. L’edizione del 2020 è stata posticipata di un anno a causa della pandemia di COVID-19.

Riassunto del torneo

La Laver Cup 2021 si è tenuta al TD Garden di Boston tra il 24 e il 26 settembre. Il team Europe è composto da Danilil Medvedev, fresco vincitore dello US Open, Stefanos Tsitsipas, Casper Ruud, Alexander Zverev, Andrey Rublev e Matteo Berrettini, secondo tennista italiano a disputare la competizione dopo Fabio Fognini nel 2019. Il Resto del Mondo schiera Denis Shapovalov, Diego Schwartzman, Félix Auger-Aliassime, John Isner, Relly Opelka e Nick Kyrgios. Tra le due compagini c’è un grande squilibrio, tutti i componenti del team Europe sono in top 10 della classifica mondiale mentre gli avversari occupano posizioni più basse.

Nel match inaugurale il norvegese Ruud ha battuto Opelka con il punteggio di 6-3 7-6 conquistando il primo punto per l’Europa. In seguito è andata in scena la vittoria di Berrettini su Auger-Alliassime per 5-7 7-6 10-8 al termine di un match durato quasi tre ore (il più lungo della storia del torneo). Il canadese è partito bene mettendo a segno un break nel sesto game del primo set. Berrettini ha recuperato lo svantaggio portando il set al tiebreak dopo aver salvato sette set point. Al tie break Alliassime serve meglio e conquista il primo set. L’inizio del secondo parziale è molto incerto con i due giocatori che si equivalgono. Sul 5-5, l’italiano salva due pericolosi break point prima di conquistare il game. Grazie al break conquistato al gioco seguente Berrettini vince il secondo set. La partita si decide al super tie break. Dopo una serie di scambi iniziali scanditi dal servizio, Alliassime prova a prendere il largo venendo però riagganciato dall’italiano che alla fine si prende il super tie break con un super passante di rovescio e porta il team Europe sul 2-0. Berrettini è il primo italiano a vincere un match in questa competizione (nel 2019 Fognini perse contro Jack Sock per 6-1 7-6).

Matteo Berrettini

Il terzo punto per l’Europa arriva grazie alla vittoria in rimonta di Andrey Rublev contro Diego Schwartzman per 4-6 6-3 11-9. Il super tie break finale è una giostra di emozioni, l’argentino si porta sul 6-2, ma Rublev non demorde e riesce a rimontare arrivando a match point sul quale commette un doppio fallo. Il secondo match point è quello favorevole al russo il quale vince l’incontro e porta l’Europa sul 3-0.

La prima giornata si conclude con la vittoria del Resto del Mondo nell’incontro di doppio. Il duo Shapovalov/Isner ha avuto la meglio su Berrettini e Zverev per 4-6 7-6 10-1. Una partita che, dopo il primo set, sembrava essere in discesa per gli europei, ma la coppia avversaria non ha mollato riuscendo a conquistare il secondo set. Nel super tie break Shapovalov e Isner si impongono portandosi addirittura sull’8-0 per poi trionfare 10-1 regalando il primo (e unico) punto al Resto del Mondo.

Il secondo giorno è un dominio europeo. Nel primo match Tsitsipas sconfigge Kyrgios 6-3 6-4, mentre Zverev batte Isner 7-6 6-7 10-5 al termine di una partita ad alta intensità che ha visto infrangersi le ultime speranze del Resto del Mondo di ribaltare il punteggio. In seguito il n.2 al mondo Danilil Medvedev si è imposto su Shapovalov 6-4 6-0 senza troppe difficoltà. La giornata si è conclusa con la vittoria europea nel doppio. La coppia Rublev/Tsistipas. ha avuto la meglio su Isner e Kyrgios per 6-7 6-3 10-4. Al termine del secondo giorno il risultato è sull’11-1 per il team Europe al quale basta vincere un incontro per portarsi a casa la coppa.

Gli europei sfruttano la prima occasione: la coppia Zverev/Rublev batte i nordamericani Opelka e Shapovalov 6-2 6-7 10-3 e regala all’Europa la quarta edizione del torneo.

Si tratta della sconfitta più pesante della giovane storia della Laver Cup. 14-1 il punteggio per l’Europa, 8 incontri vinti contro 1, una supremazia che rispecchia le graduatorie mondiali nell’ultimo decennio. L’ultimo tennista non europeo ad aver vinto uno Slam è stato l’argentino Juan Màrtin Del Potro nel 2009, da lì in poi dominio europeo, e l’impressione è che andrà avanti diversi anni.

John McEnroe, capitano del Resto del Mondo, ha dichiarato: “Abbiamo fatto del nostro meglio ma i nostri avversari sono una squadra incredibile. Forse se fossimo riusciti a ottenere qualche punto all’inizio avremmo potuto metterli maggiormente sotto pressione. Ma abbiamo perso credo quattro tie-break decisivi: se ne avessimo vinto anche soltanto la metà, sarebbe stata tutta un’altra storia.” Le migliori chance il Resto del Mondo le ha avute con Auger-Alliassime e Isner rispettivamente contro Berrettini e Zverev, in entrambi i casi gli europei hanno trionfato al super tie break mostrando la loro superiorità tecnica e mentale.

Nonostante tutto entrambe le compagini hanno avuto parole di apprezzamento per la competizione e per il clima unico che crea. Molti dei partecipanti hanno espresso inoltre la volontà di partecipare alla prossima edizione che si terrà a Londra. Il grande assente sarà Nick Kyrgios, l’australiano ha partecipato a tutte le edizioni ma ha annunciato che non risponderà alla prossima convocazione e che il ritiro si sta avvicinando.

Unica nota negativa della manifestazione è stata l’assenza dei big three: Federer, Nadal e Djokovìc. I primi due hanno dovuto dare forfait causa infortunio mentre Djokovìc non ha ancora deciso cosa fare nei prossimi mesi, se tornare subito in campo o aspettare fino al prossimo anno. Nelle ultime settimane il serbo era arrivato a un passo dal grande sogno inseguito da un anno: il Grande Slam. Tuttavia tra il sogno e il reale si è inserito Medvedev che lo ha battuto nella finale degli US Open conquistando il primo Slam in carriera.

Vedere grandi tennisti giocare insieme e sostenersi a vicenda è uno degli aspetti più affascinanti della Laver Cup. Nelle menti degli appassionati sono ancora indelebili le immagini del doppio giocato da Federer e Nadal nell’edizione del 2017 tenutasi a Praga. Quella rimane la prima e ultima volta in cui le due leggende di questo sport hanno giocato dalla stessa parte della rete. Chissà se il prossimo anno avremo l’opportunità di vivere ancora queste emozioni.

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