Tre giorni fa, il 2 febbraio, è venuta a mancare all’età di 90 anni una delle personalità più spettacolari nel mondo del cinema, la celebre attrice Monica Vitti. I funerali si sono tenuti oggi dalle 15 nella Chiesa degli artisti in Piazza del Popolo a Roma.

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Maria Luisa Ceciarelli, vero nome della donna, è nata a Roma il 3 novembre 1931 da padre romano e madre bolognese, ed è stata un’icona del cinema italiano, al pari di Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Nino Manfredi, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni. Alcune delle caratteristiche che la hanno contraddistinta sono state sicuramente la sua voce sgranata e il suo brio. Insieme a Franca Valeri e a Mariangela Melato, Monica rese onore al mondo della comicità femminile.

Da piccola visse per otto anni a Messina e poi a Napoli, dove a 12 anni scoprì la sua passione per il teatro. Nel 1953 si diplomò a pieni voti all’Accademia D’Arte Drammatica diretta da Silvio D’Amico e iniziò la sua attività teatrale, esordendo nel 1955 nell’Avaro di Molière. Sergio Tonfano, suo insegnante in Accademia, le consigliò di trovare un nome d’arte, e lei prese metà del cognome della madre, Vittiglia, e come nome scelse Monica, ispirandosi a un libro che stava leggendo. Dopo alcuni ruoli secondari, il regista Michelangelo Antonioni, con il quale ebbe anche una relazione sentimentale, si accorse di lei, facendola diventare protagonista della “tetralogia dell’incomunicabilità”, rappresentata dal 60 al 63 e costituita da L’Avventura, La Notte, L’eclisse e Deserto Rosso. Con Antonioni la Vitti è diventata “la bella, moderna musa bionda dell’incomunicabilità”, non senza polemiche. Grazie al successo dell’Avventura a Cannes però tutti si dovettero ricredere sulla sua abilità. Deserto Rosso fece vincere a Monica addirittura il Leone d’oro a Venezia.

Dopodiché Fausto Saraceni e Mario Monicelli, comprendendo la sua grande bravura come attrice comica, le fecero ottenere il ruolo di protagonista nella commedia La ragazza con la pistola, film che segnò una svolta nella carriera della Vitti. L’attrice ha poi formato con Alberto Sordi, suo grande amico, una straordinaria coppia comica nazional popolare. I due fecero dei film di grande successo, quali Amore mio aiutamiPolvere di stelle, Io so che tu sai che io so. Dal 1968 ha recitato in circa 36 film e serie tv e ha fatto inoltre vari doppiaggi. Alcuni dei suoi best seller cinematografici sono senza dubbio Dramma della gelosia di Scola, con Mastroianni e Giannini, Le donne sono fatte così con Dino Risi, Anitra all’arancia con Tognazzi, Tosca di Magni, con Proietti, Disco volante con Brass, e molti altri. Monica diventò la rappresentatrice della commedia all’italiana. Nel 1995 ha addirittura scritto due libri autobiografici, Il letto è una rosa e Sette sottane.

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Nella sua vita ha avuto 3 relazioni importanti, una con Michelangelo Antonioni, un’altra con Carlo di Palma, direttore della fotografia, e infine con quello che è stato suo marito dal 2000, dopo 17 anni di fidanzamento, Roberto Russo, regista e fotografo di scena.

L’ultima volta in cui Monica è apparsa in pubblico è stata nel 2001, quando fu chiamata al Quirinale per ricevere il David di Donatello. Il motivo di questa sparizione è stata la malattia degenerativa che l’ha colpita nei primi anni di questo secolo, malattia a causa della quale l’attrice in un primo momento aveva iniziato a perdere la memoria e che ha finito con il toglierle il potere di comunicare con gli altri. Tremenda pena per contrappasso per colei che aveva sempre avuto abilità di comunicazione straordinarie, che l’avevano portata a spaziare dal mondo della tragedia e quello della commedia e per cui era stata più volte elogiata.

Monica Vitti nella sua carriera ha ricevuto moltissimi premi, fra cui cinque David di Donatello come miglior attrice protagonista, un Ciak d’oro alla carriera, tre Nastri d’argento, dodici Globi d’oro, un Leone d’oro alla carriera a Venezia, un Orso d’argento, una candidatura al premio BAFTA e una Concha de Plata.

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