I motivi che hanno portato a stabilire un giorno che ricordasse la parità di genere sono molti. L’8 marzo è ormai una giornata nota a livello mondiale che va a insistere sui diritti riguardanti il genere femminile. Al giorno d’oggi ci avviciniamo sempre di più alla parità di genere ma è sempre complicato renderlo assoluto. Ancora in molti paesi nascere donna è quasi una “sfortuna” per non parlare della quasi totale nullità dei diritti che spettano loro. In tre paesi in particolare, ancora oggi, non vengono riconosciuti i diritti basilari del genere femminile: India, Somaliland e Afghanistan. Non solo la mancanza di diritti ma anche la continua violenza (fisica e mentale) subita ogni giorno raggiunge cifre colossali.
è sbagliato indicare l’8 marzo come una “festa” perché nasce come un giorno di riflessione, sui traguardi politici, economici e sociali che la donna è riuscita a raggiungere negli anni e sui traguardi ancora da raggiungere perché questa parità venga riconosciuta a livello mondiale. Il giorno in cui si celebra la potenza della voce femminile.
Girano molte leggende sulla nascita di questa giornata ma, storicamente, come ha avuto inizio la celebrazione dei diritti femminili? Quando? Per quale motivo?
Durante la conferenza internazionale delle donne socialiste a Stoccarda, nel 1910, venne accolta la proposta di istituire una Giornata internazionale dedicata alla donna. Il motivo della scelta della data non è ben nota e infatti paesi diversi scelsero date differenti. In tale conferenza venne discussa la questione del diritto di voto della donna.
Nel 1921 si tenne una seconda conferenza delle donne comuniste a Mosca dove venne approvata una data precisa ricordando l’evento accaduto nel 1917 a San Pietroburgo dove dopo una protesta da parte delle donne si ebbe la fine dello zarismo. Fu proprio a Mosca che venne proposta la data comune dell’8 marzo.

manifestazione del 917 a San Pietroburgo


In Italia venne celebrata per la prima volta l’8 marzo del 1945 dopo che a Roma si creò l’Unione Donne in Italia (UNI). In Italia nacque anche la tradizione della mimosa, una pianta che fiorisce i primi di marzo e economica da regalare alla donna durante questa giornata.
Per quanto riguarda le leggende, la più famosa racconta che questa Giornata è stata stabilita per ricordare  ciò che accadde l’8 marzo del 1908. Una strage avvenuta a New York in una fabbrica di abbigliamento chiamata “cotton“. Un incendio causò la morte di 129 donne alle quali venne imposto di procedere il lavoro e non fermarsi. Di questo fatto però non abbiamo nessun documento che lo dimostri. Nonostante ciò a New York avvenne un episodio storico simile il 25 marzo del 1911 dove morirono 146 operai, tra cui la maggior parte erano giovani lavoratrici costrette a lavori e turni massacranti senza sosta. Durante l’incendio parte degli operai vennero bruciati dalle fiamme mentre altri si dovettero lanciare dalle finestre.
Fermiamoci adesso a riflettere sulla situazione attuale e a comprendere la continua forza e sofferenza da parte delle donne ucraine che ormai da 12 giorni combattono per proteggere i propri figli prima ancora di loro stesse. Donne che hanno salutato i propri mariti, padri e fratelli con la minima speranza in un ritorno e con la responsabilità di fuggire sole per garantire la sopravvivenza dei figli.
bambine, donne e anziane che combattono ogni giorno.
Torniamo adesso in Afghanistan dove le bambine vengono obbligate a sposare perfetti sconosciuti, senza il diritto di scegliere. Bambine alle quali è stata negata l’istruzione scolastica e che oggi sono analfabeti. Bambine alle quali è stato fatto un lavaggio del cervello e che oggi non sono in grado di ragionare autonomamente. La strada da fare è ancora molta affinché donne di tutto il mondo godano di pieni diritti e la Giornata sui diritti femminili non dovrebbe valere solo l’8 marzo.

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