L’iniziativa dell’assessore Alessandro Martini. Presente anche il LM, presentati il video e il libro Georgofili, dalla strage alla verità processuale.

Dopo la presentazione del libro Georgofili: dalla strage alla verità processuale scritto dal direttore responsabile e il caporedattore del Leomagazine, rispettivamente il professore Domenico del Nero e Edoardo Benelli, che si è svolta il 5 maggio all’Istituto Salesiano, grazie alla libreria Gioberti e Niccolò Andreotti, la mattina di lunedì 20 maggio il libro è stato presentato nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio durante la commemorazione dell’attentato in via dei Georgofili. Un evento per ricordare il magistrato Gabriele Chelazzi, che ha diretto le indagini sulla strage in via dei Georgofili come pubblico magistrato e per presentare altri due libri che trattano di questi fatti: 27 maggio 1993. Per non dimenticare dell’Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage dei Georgofili e Il vuoto alla finestra. La strage di via dei Georgofili raccontata con gli occhi di un bambino di Giulia Arnetoli.

L’iniziativa è stata promossa dalla Regione, dai Comuni di Firenze e di San Casciano Val di Pesa e l’Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage dei Georgofili. L’evento ha avuto inizio con l’entrata della Famiglia del Palazzo con il Gonfalone nel tipico costume rinascimentale. Dopo l’inno suonato dalle chiarine comunali, sono seguiti i saluti e i ringraziamenti per coloro che hanno partecipato e hanno promosso l’evento da parte dell’assessore alla cultura della memoria e della legalità Alessandro Martini, del presidente dell’associazione dei familiari delle vittime Luigi Dainelli e dalla dirigente del nostro istituto, il Liceo scientifico Leonardo da Vinci a Firenze, Annalisa Savino. Sono poi intervenuti il consigliere speciale del sindaco per la legalità Giuseppe Quattrocchi e il procuratore di Lucca Domenico Manzione per parlare di Gabriele Chelazzi, il pubblico ministero che ha diretto le indagini sugli attentati del 93-94, tra cui quello in via dei Georgofili, e fatto condannare i mandanti e gli esecutori. Il magistrato Chelazzi continuò a impegnarsi nella lotta contro la criminalità organizzata entrando nella direzione nazionale antimafia prima di morire di infarto la notte fra il 16 e il 17 aprile 2003. Quattrocchi e Manzione, che avevano conosciuto il magistrato Chelazzi sul lavoro, hanno raccontato della sua professionalità e il suo rigore morale attraverso i loro ricordi. “Il pubblico ministero è il primo difensore dell’imputato. Questa era l’opinione di Chelazzi riguardo il suo lavoro” racconta Giuseppe Quattrocchi. Successivamente è stato proiettato il video creato dal Leomagazine che ricostruisce i fatti avvenuti quella notte del 27 maggio 1993 attraverso le parole dei testimoni diretti, delle vittime e delle persone che hanno partecipato alle indagini e al processo. Dopo le parole di apprezzamento del giornalista Francesco Nocentini, che ha presideduto i lavori della giornata ed è autore di diverse pubblicazioni sulle stragi del 93-94, il professore Domenico del Nero e Edoardo Benelli hanno presentato il libro Georgofili: dalla strage alla verità processuale insieme a Giulia Weber, attrice e membro dell’Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage dei Georgofili e Danilo Ammannato, avvocato di parte civile dell’Associazione. “Una cosa che mi diceva spesso Giovanna Maggiani Chelli (ex-presidentessa dell’Associazione, deceduta il 21 agosto 2019): la vittima è prima di tutto un testimone”, dice Giulia Weber, lei stessa una delle vittime dell’attentato dei Georgofili. Il secondo libro è stato presentato da Luigi Dainelli, infine il terzo Il vuoto dalla finestra della sua autrice Giulia Arnetoli. L’assessore Martini infine ha concluso i lavori, con un vibrante e sincero appello ma anche apprezzamento del ruolo della scuola nella custodia e nella trasmissione della memoria storica, indispensabile per la formazione del buon cittadino.

All’evento erano stati invitati numerosi studenti, oltre a quelli del liceo Leonardo da Vinci erano presenti alcuni alunni dell’Istituto tecnico e professionale Leonardo da Vinci e del Liceo Buontalenti insieme ai rispettivi insegnanti. Tra il pubblico anche sindaci e assessori di altre città vicino a Firenze, tra cui il sindaco di San Casciano, città a cui la famiglia Nencioni (i coniugi Fabrizio Nencioni e Angela Fiume deceduti insieme alle figlie Caterina e Nadia nell’attentato in via dei Georgofili) era molto legata. 

“Sette studenti su dieci non conoscono la strage che è avvenuta quel 27 maggio” ha rivelato il consigliere Quattrocchi. A ventinove anni da un evento che ha segnato la storia d’Italia solo meno della metà degli studenti italiani sanno che cosa sia stato. Da qui lo scopo di questa iniziativa: passare ai giovani di oggi la memoria di un momento fondante della storia d’Italia che non hanno vissuto in prima persona ma di cui vivono le conseguenze ogni giorno, un momento che deve essere ricordato per preservare i valori della democrazia anche nel futuro, per impedire che altri stragi come quella di via dei Georgofili accadano di nuovo.   

Ma, come è stato detto durante l’evento, non ci può essere memoria senza verità. Ed è per questo motivo che vengono ricordate persone come Gabriele Chelazzi e Giovanna Maggiani Chelli, le quali si sono impegnate instancabilmente nella ricerca della verità, dirigendo le indagini o incoraggiando le Istituzioni. Grazie a queste persone è possibile trasmettere una memoria del tragico periodo che ha vissuto l’Italia alle generazioni future, per non dimenticare.

Un momento della cerimonia
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