“Grazie signore che ci hai dato il calcio, grazie signore che ci hai dato il calcio…” così Fabio Caressa, noto commentatore di Sky, esultava al momento del rigore decisivo parato da Gianluigi Donnarumma nella finale degli europei di calcio 2021 tra Inghilterra ed Italia. L’emozioni che abbiamo vissuto, quell’ormai lontano 11 luglio 2021 stanno per tornare, o quasi. Ancora non ci siamo ad Euro 2024, ma ne abbiamo potuto fare un assaggio, nel tardo di pomeriggio dello scorso sabato 2 dicembre. All’Elbphilharmonie di Amburgo, si è tenuta la cerimonia del sorteggio dei giorni del prossimo campionato europeo, che si disputerà dal 14 giugno al 14 luglio 2024 in Germania. Prima di entrare nei dettagli del sorteggio, è doveroso fare un ripasso sul format della competizione. Dall’Europeo francese del 2016, le squadre partecipanti alla fase finale del torneo sono passate da sedici a ventiquattro, le quali acquistano il diritto di parteciparvi tramite un lungo torneo a giorni che si svolge nei due anni antecedenti alla fase finale. Solamente la nazionale ospitante della competizione è di diritto qualificata, nel caso di Euro2024 è, come già anticipato, la Germania. Le ventiquattro squadre vengono, così, divise in sei gironi all’italiana composti ognuno da quattro nazionali. Quest’ultime giocano tre partite e le migliori due (più le quattro migliori terze considerando tutti i giorni) si qualificano agli ottavi di finale del torneo. Tutte le partite, dagli ottavi di finale alla finalissima, sono scontri diretti senza possibilità di replica. La detentrice del torneo è, come noto, l’Italia che avrà il compito di difendere la coppa.

Per evitare gironi “di ferro” o “materasso”, il Uefa divide le ventiquattro nazionali qualificate alla fase finale in quattro fasce composte da sei squadre, in base ai punti conquistati durante le qualificazioni. Per ogni girone ci dovrà essere solo una nazionale di prima, una di seconda, una di terza ed una di quarta fascia; dove, almeno teoricamente, in prima fascia ci sono le squadre più forti, fino ad arrivare alla quarta dove ci sono quelle più deboli. Le fasce sono così suddivise:

I^ FASCIAII^ FASCIAIII^ FASCIAIV^ FASCIA
GermaniaUngheriaPaesi BassiItalia
FranciaTurchiaScoziaSerbia
SpagnaDanimarcaRepubblica CecaSvizzera
PortogalloRomaniaCroaziaVincitrice Spareggio A
InghilterraAlbaniaSloveniaVincitrice Spareggio B
BelgioAustriaSlovacchiaVincitrice Spareggio C

L’Italia, essendo in ultima fascia, aveva la concreta possibilità di essere sorteggiata in un girone difficile e così è stato: gli uomini di Luciano Spalletti dovranno affrontare Spagna, Albania e Croazia. Qui i giorni completi:

Gruppo AGruppo BGruppo CGruppo DGruppo EGruppo F
GermaniaSpagnaInghilterraFranciaBelgioPortogallo
UngheriaAlbaniaDanimarcaAustriaRomaniaTurchia
ScoziaCroaziaSloveniaPaesi BassiSlovacchiaRepubblica Ceca
SvizzeraItaliaSerbiaVincitrice Spare. AVincitrice Spare. BVincitrice Spare. C

Il percorso degli Azzurri incomincerà il 15 giugno 2024 contro l’Albania, al Westfalenstadion di Dortmund. Se questo stadio, dal nome impronunciabile, non vi ricorda nulla, sarà opportuno rinfrescarvi la memoria: qui il 4 luglio 2006, la nazionale di Marcello Lippi sconfisse la Germania, padrone di casa, per 2-0, conquistando la finale del mondiale 2006 dopo un match incredibile, rimasto nella storia anche per la celebre telecronaca di Caressa ed il suo “Andiamo a Berlino Beppe..”.
Ma si sa, non si può per sempre vivere nel passato e bisogna pensare al futuro. Gli azzurri continuano il loro percorso sfidando, il 20 giugno all’Arena AufSchalke di Gelsenkirchen, le Furie Rosse. Per concludere la fase a gironi, l’Italia affronterà la Croazia il 24 giugno alla Red Bull Arena di Lipsia.

Le nazionali favorite per conquistare la Coppa Henri Delaunay di questo Euro 2024 sono Francia, Inghilterra, Germania, Portogallo e Belgio; l’Italia parte, ai nastri di partenza, in qualche posizione più dietro però, mai dire mai, nel bene e nel male, la nazionale azzurra ci ha sempre stupito. Chissà che l’Olympiastadion, sede della finale di questo campionato europeo, non ci porti fortuna, come già accaduto nel 2006. Ne abbiamo almeno il diritto di sperare che, anche questa volta, il cielo sia azzurro sopra Berlino

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