Con il consueto articolo di fine anno il LeoMagazine, il direttore, lo staff, la redazione augurano un felice e sereno 2024 a tutti i propri amici e lettori.
Con il 2024 il LeoMagazine entra nel suo ottavo anno di attività, senza passare, almeno apparentemente, dalla …crisi del settimo. Non che manchino ovviamente difficoltà di vario genere, ma non è certo con questo che vogliamo tediare il lettore.
Certo, come tutte le “aziende” anche per noi è tempo di bilanci & affini e sinceramente non ci possiamo lamentare: anche quest’anno, grazie anche al nostro editore David Nieri della casa editrice la Vela, abbiamo potuto pubblicare il “florilegio” dei nostri articoli dello scorso anno: siamo ormai al quarto volume (quinto se si considera anche lo speciale sui Georgofili) che grazie alla vicesindaco di Firenze Alessia Bettini ha potuto avere l’onore di una presentazione in Palazzo Vecchio. E quindi uscimmo a riveder le stelle , titolo del volume, non è stato solo un omaggio all’altissimo poeta, ma anche un richiamo a quell’agognato “ritorno alla normalità dopo il pandemonio della pandemia (titolo del precedente volume) che sembrava ormai una mera chimera.
Ritorno alla “normalità” per noi ha significato riprendere in pieno quell’attività che comunque non era mai cessato: interviste, articoli di ogni tipo ma anche organizzazione di eventi: quest’anno due in particolare ci sono costati molto impegno ma anche grande soddisfazione: la presentazione del film Dante di Pupi Avati, relatori oltre al celebre regista altri due nomi eccellenti, lo storico Franco Cardini e il genealogista Domenico Savini: grazie a quest’ultimo, diventato ormai un prezioso amico e alleato della nostra testata, abbiamo poi potuto organizzare un altro evento che ha riscosso notevole interesse e successo: un convegno su Maria Antonietta , in particolare – aspetto davvero inedito – sui rapporti che la casa di Francia ha avuto con Firenze e l’aristocrazia fiorentina durante il periodo drammatico della rivoluzione. Proprio per tale circostanza Savini, vero e proprio Holmes degli archivi, ha scoperto nell’Archivio di Stato di Firenze documenti inediti e interessantissimi, di cui torneremo a parlare.
E ovviamente non poteva mancare il grande evento di famiglia, il centenario del nostro Liceo, il Leonardo da Vinci: un ragazzo con un secolo di età, verrebbe da dire, visto che la straordinaria forza, l’energia e la sinergia con la città che sempre ha dimostrato e continua a mostrare. E la settimana del centenario con gli eventi svoltisi a dicembre lo ha dimostrato: tantissimi gli ex alunni che sono intervenuti, che ma anche costante e affettuosa la presenza delle autorità cittadine, a partire dal sindaco Dario Nardella, che nei confronti del nostro liceo e del LeoMagazine ha sempre mostrato grande interesse e attenzione sincera.
Cosa abbiamo in programma per il 2024? Spiacente ma non posso … fare spoiler! Sicuramente qualcosa di bello e di notevole, perché questo è il miracolo della nostra redazione che si rinnova sempre, ma riesce a mantenere dei livelli qualitativi che sorprendono noi per primi. Non si tratta di sciocchi autoincensamenti che non ci appartengono nè ci interessano, così come siamo consapevoli che possiamo e dobbiamo ulteriormente crescere e migliorare: sono i fatti a parlare, i risultati, quello che gli altri dicono di noi. Se poi si pensa all’età dei redattori e dei membri dello staff… beh, non dico che siamo al miracolo, ma a un qualcosa di notevole sì! La ricetta? La solita, molto semplice: avere fiducia nei ragazzi e nel loro straordinario, immenso potenziale.
E siamo ai ringraziamenti, tutt’altro che “rituali”: alla dirigente scolastica del Leo, Annalisa Savino, nostra prima sostenitrice, alla collega Gaia Dettori che da un paio d’anni mi ha validamente affiancato nel progetto: il caporedattore Elena Faggioli e tutti i ragazzi dello staff , costituito soprattutto dalla attuale 5 E ordinario (e da un ragazzo della 5ASA). Una menzione particolare ai tre ex alunni che sono rimasti anche quest’anno nello staff a darci validissima mano, nonostante i nuovi e non certo lievi impegni universitari: Francesco Marino, Matteo Esposito, Michele Milazzo.
E un grazie naturalmente a tutti coloro che ci hanno dato una mano, a quei personaggi come Marco Tutino, Franco Cardini, Francesco Pasqualetti, Lino Guanciale, Domenico Savini che con simpatia e entusiasmo ci hanno accolto per una intervista, un incoraggiamento; agli addetti stampa del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino Paolo Klun e del teatro della Toscana Matteo Brighenti, per la loro consueta, cortese e affettuosa disponibilità e per le bellissime interviste che ci hanno fatto fare; al nostro fedele amico ed editore David Nieri; ai nostri amici del Leo, docenti e studenti, e ai nostri lettori che ci hanno seguito e con cui contiamo di continuare, anche nel 2024, questa straordinaria avventura.