Con l’articolo di oggi il LeoMagazine sospende le pubblicazioni per pausa estiva. Auguriamo a tutti i nostri lettori una serena estate e buone vacanze!

A Firenze il solstizio d’estate è arrivato con il botto, e non per i fuochi di S.Giovanni, ma piuttosto per il caldo che ha fatto salire la temperatura alle stelle. Da circa un mese il capoluogo toscano è bollente, divenendo una delle sei città italiane da bollino rosso. Questo cosa significa? Che a rischio non solo solamente i soggetti fragili, ma anche le persone sane;  a confermarlo sono i 576 gradi sopra la media che ci sono stati in un giugno 2025 anomalo e le notti tropicali che raggiungevano i 22 gradi, misti all’effetto nocivo dell’umidità.

Per questo motivo la Regione Toscana ha firmato un’ordinanza che vieta a chi svolge attività fisica intensa  di lavorare sotto il sole tra le 12:30 e le 16:00 nei giorni a rischio stress termico alto. Nelle settimane scorse il Comune di Firenze ha condiviso una mappa dei luoghi in cui potersi rifugiare dal caldo, si tratta di 37 giardini ombreggiati e 7 biblioteche comunali dove trovare un po’ di sollievo, acqua fresca e riparo dal sole cocente.

A bollire, invece, sono il centro storico e alcuni quartieri di Firenze con temperature anche di 2/3 gradi superiori rispetto ai rifugi climatici, il motivo non è difficile da immaginare, pochi alberi e troppo cemento, in ogni caso le regole per sopravvivere a questi giorni infernali sono sempre le stesse, evitare esposizioni prolungate al sole, mangiare alimenti leggeri e ricchi di acqua , mettersi la protezione solare e soprattutto bere tanta ,ma tanta acqua.

A Firenze , come riporta il giornale Firenze e dintorni, sono state individuate 7 nuove isole di calore, secondo uno studio del CNR, del Comune e dell’Università, queste zone includono l’area intorno alla Mercafir, via Pratese, viale Guidoni vicino all’aeroporto, l’Osmannoro, via Giuseppe di Vittorio, piazza Mercato Centrale e largo Annigoni. Per gli ambulanti del mercato di Sant’Ambrogio la parola d’ordine è “arrangiarsi”, che si lavori in una piazza aperta con un sole che picchia fino a 43 gradi, o sotto una pensilina coperta con il plexiglass, le soluzioni al caldo si trovano ma non sono sempre soluzioni strutturali. Gli ambulanti all’aperto, per esempio, sono costretti a dover modificare i loro orari, arrivando alle7 del mattino ma andando via già alle 11/11:30, mentre c’è chi ha adottato delle soluzioni “fai da te” come la pensilina in policarbonato dove, rispetto a quella in plexiglass c’è una differenza di 3 /4  gradi.

Tutto cambia se ci spostiamo nei pressi di Borgo Pinti, da quest’anno indicato dal Comune come uno dei rifugi climatici, parliamo di ben 4 gradi in meno, certo, giugno 2025 è stato piuttosto anomalo, l’anticiclone africano “Pluto” ha portato un caldo infernale con temperature medie superiori a 4 / 7 gradi rispetto alla norma. Già lo scorso anno , però in un rapporto di Greenpeace emergeva che a  Firenze su 363.837 residenti 358.505 sono stati colpiti da ondate di calore e 1 su 5 è o un anziano o un bambino, ovvero le due fasce più vulnerabili.

A marzo 2025 è stato approvato il nuovo piano del verde del Comune, che punta a mitigare gli effetti del cambiamento climatico con strategie mirate.

Non si tratta della solita “ estate più calda di sempre” ma piuttosto di una nuova amara normalità con cui dobbiamo imparare a fare i conti, almeno finché la curva del riscaldamento globale non faccia dietrofront.

Foto di Choi Hyunwoong da Pixabay free download. Si ringrazia Hushpink

5 2 voti
Valutazione dell'articolo