Non riesci a non controllare il telefono ogni 5 minuti, devi avere sempre il collegamento ad internet, se te lo dimentichi a casa o ti si scarica la batteria entri in uno stato di forte ansia? Beh, allora potresti soffrire di “nomofobia” ovvero lo stato di stress che si manifesta  quando non è possibile utilizzare il cellulare, o ancora meglio la paura di rimanere fuori dal contatto di rete mobile.

Secondo un indagine condotta in Gran Bretagna a da YouGov plc (organismo di ricerca con sede nel Regno Unito), per conto di Post Office Telecom, su un campione di 2.163 persone il 58% degli uomini ed il 48% delle donne soffriva di questa fobia, insieme ad un 9% che risultava stressato quando il loro telefono era fuori uso. Anche in Italia sembra che il numero di persone che ne soffrono sia aumentato, tanto che nel 2015 il termine “nomofobia” è stato inserito all’interno del vocabolario Zingarelli.
Secondo gli psicologi tutte le fasce di età possono soffrire di questa fobia, dietro la quale molte volte si nasconde la paura di rimanere soli o la bassa autostima: infatti secondo Francisca Lopez Torrecillas, docente presso l’Università di Granada, la maggior parte dei cellulare-dipendenti sarebbero giovani adulti insicuri e con problemi nelle relazioni sociali, che dunque cercano un collegamento con l’ esterno attraverso attraverso apparecchi telefonici.
Si può affermare che una persona soffra di nomofobia quando a causa della sua paura di rimanere isolata dalla rete, e quindi esclusa dal mondo, inizi a mostrare effetti fisici collaterali come mancanza di respiro, vertigini, tremori, sudorazione, battito cardiaco accelerato, dolore toracico e nausea.
Gli affetti da nomofobia mostrano dei segni evidenti della loro paura, caricando il loro smartphone in continuazione, portandosi sempre con se un caricabatteria mobile e in molti casi anche una carta telefonica prepagata in caso di emergenza.

Naturalmente gli smartphone non sono solo portatori di dipendenze, sono degli strumenti molti utili per comunicare con le altre persone grazie ai quali si può rimane collegati ad internet e quindi rappresentano una specie di finestra sul mondo attraverso la quale rimanere informati 24 ore su 24 riguardo ai fatti che ci interessano; però come per tutto,  il troppo stroppia ed in certi casi … ammala.

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