Festa degli innamorati o dei …. conti svuotati? A parte il fatto che San Valentino era forse un soldato e non si è mai capito cosa c’entrasse con i bacetti (veri, non Perugina),  quello che è certo che questa ricorrenza sa molto di inventato ad uso e consumo … dei consumi.

Non a caso fino all’ultimo giorno si vedono sfrecciare, per  negozi e negozietti, partner intenti a scovare tra le migliaia di pupazzi e cuori di peluche, un regalo giusto per farsi sopportare un altro anno, o almeno qualche mese, dalla propria  partner.

Poi, cosa scegliere per regalo? tre romantiche rose rosse?  Già, ma se è una “conquista recente” ed è intollerante al polline, e tu non ne sei  al corrente …. Il rischio è  vederla diventare rossa non per la felicità o per l’eccitazione … ma per l’irritazione e prendersi un bel graffio con le spine non è il massimo. E dei cioccolatini non vogliamo parlarne? Data la quantità di gusti, forme e confezioni è sempre una scommessa andare a segno!  Non c’è mica cupido che riesce  a unire anche le persone più diverse ,disparate, DISPERATE… ehm!

Tutto però è cominciato nel 176 dopo Cristo in una città umbra ancora sotto l’impero romano, tolleranza religiosa zero, ma il vescovo  Valentino  continuava a predicare il Vangelo per le strade di Roma. Per il suo continuo “oltraggio” fu arrestato, flagellato e infine morì decapitato nel 273, martire della Chiesa. A parte questo serio e macabro intervallo nessuno sa cosa c’entri Valentino con l’amore. È qui che l’agiografia si confonde con la leggenda. Secondo alcune fonti fu giustiziato per aver celebrato un matrimonio tra un centurione –  pagano lui e una cristiana lei. Valentino accettò di sposarli anche se la giovane era malata di tisi. La cerimonia fu molto rapida: proprio durante la benedizione i due morirono e i loro cuori furono uniti per l’eternità. Morale della favola San Valentino ha accettato di unire i due con qualunque condizione ed è per questo che la festa degli innamorati ha il suo nome.

Ma tornando ai giorni d’oggi:  San Valentino festa si degli innamorati, dramma esistenziale per i single (almeno, per quelli non contenti d’esser tali;  gli altri gongolano il 14 febbraio) … comunque il vero dramma, come già detto, è quello della scelta “forzata” dei regali.  Direte “ È la tradizione!”, si ma  a confronto l’Opera del Duomo  era più semplice, solo cinque/sei… cento anni, ma questi sono dettagli. Allora meglio San Faustino,il patrono dei single?  Forse no ma si dice che l’amore sia cieco, che si metta gli occhiali allora!

 

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