“Lorenzo il Magnifico è stato travolto dalle mura della villa medicea di Poggio a Caiano”.

Notizie del XV secolo? Certo che no! Lorenzo infatti è morto sì nella villa medicea, ma Fiorentina non Pratese, e a causa della gotta, non “stiacciato”.

Si tratta della vicenda accaduta la sera del 6 marzo ’17.

L’architetto Giuliano da Sangallo non avrebbe mai immaginato che sei secoli dopo la sua costruzione, ben trenta metri di muro della villa Ambra potessero crollare su via Lorenzo Il Magnifico, suo appaltatore.

Le mura della villa che ha celebrato il matrimonio tra Cosimo I granduca di Toscana e Dona Leonor Alvarez De Toledo, come anche del figlio Francesco I con Giovanna d’Austria prima e Bianca Cappello dopo, crollano per colpa di un temporale.

Il nucleo cinofili si è presto attivato per scongiurare la presenza di persone sotto le macerie, dove sono state seppellite sei macchine.

Sembrerebbe che il maltempo, con pioggia, grandine e forti temporali, oltre a far saltare la luce in numerosi edifici, abbia causato allagamenti in tutta l’aerea del sud Pratese, Poggio a Caiano e Carmignano.

Inevitabili dunque i danni. Fortunatamente non sono stati riscontrati feriti.

Il giorno dopo, il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani: “La regione farà la sua parte anche in termini economici”. Si attende la vicepresidente Monica Berni, ed è stato avvertito il ministro della cultura Dario Franceschini. Il direttore del polo museale della Toscana Stefano Casciù: “strutture come quella della villa medicea di Poggio a Caiano hanno problemi loro, ma quanto è accaduto a causa di questo incredibile maltempo era assolutamente imprevedibile”. Il sindaco Marco Martini: “Stiamo realizzando un camminamento in via Lorenzo il Magnifico”. Più che necessario quest’ultimo intervento, poiché il fango ha provocato la chiusura di alcune strade.

Ahi serva Italia di dolore ostello, non sono bastati i trecento beni culturali danneggiati, se non persi del tutto, nel 2016, a causa sempre di fenomeni naturali. Questa volta è stata la furia dell’acqua a tentare di portarsi via il giardino della villa, Patrimonio dell’Unesco da tre anni.

L’Ambra ha vissuto numerosi eventi storici importanti.

Basti pensar aI “Gabinetto delle opere in piccolo di tutti i più celebri pittori” realizzato dal gran principe Ferdinando . Ivi erano ospitati 174 quadri di artisti come Leonardo, Raffaelo Sanzio o Rubens.

Oppure alla famiglia Asburgo-Lorena che, come i Medici, utilizzò questo magico luogo come residenza estiva.

Nell’ottocento ha accolto il celebre violinista Niccolò Paganini, che tenne diversi concerti nel teatro della villa.

Non bisogna dimenticare neppure che durante la seconda guerra mondiale salvò numerose opere d’arte dai bombardamenti. Infine, nel 1984 dopo numerosi restauri, divenne museo nazionale.

Dunque si può solo sperare che vengano eseguiti prontamente, come promesso, i sopralluoghi necessari, affinché non si verifichino maggiori danni, ma purtroppo, di doman non v’è certezza.

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