La Toscana, tra le sue molte ricchezze, possiede anche bellissime strade ricche di curve e panorami mozzafiato. Durante questo periodo estivo, con un meteo che è stato tutto sommato sempre favorevole, la vera domanda del “biker” non è più  «se andare a fare un giro» bensì «Dove andare».

La scelta è veramente vasta perciò si è sempre indecisi; per scegliere il passo migliore da fare si deve però analizzare vari fattori e gusti personali. Il primo di tutti è sicuramente l’obiettivo che ci si pone quando ci si mette alla guida, ovvero ciò che si vuole ottenere dal proprio itinerario: ammirare panorami, mettersi alla prova su curve strette o larghe, incontrarsi con molti altri motociclisti e persino imparare a guidare! .

Una volta fatto ciò, si passa all’analisi della propria moto: si deve sicuramente prendere in esame la tipologia di moto che si possiede e la cilindrata, entrambi fattori determinanti per la riuscita del nostro giro; ad esempio se si possiede una “Turismo” di cilindrata alta(dagli 800 cc in su), si cercherà delle strade con poche curve strette , strade più dritte e volendo salite più ripide, mentre se si ha un “Motard” o una “Stradale” di bassa cilindrata (125 cc ai 300 cc) si cercheranno strade con curve più strette e salite meno ripide. Una volta che si è passata in rassegna la propria moto rimane soltanto da analizzare il “pilota”:  ci si deve analizzare onestamente per capire se si è in grado di sostenere un giro in moto, per la propria sicurezza e quella degli altri motociclisti e utenti della strada. Quindi se non si è ancora in grado di eseguire bene determinate curve o si è stanchi il consiglio è quello di procedere con prudenza e di fare itinerari di breve durata. Passiamo quindi in rassegna gli itinerari più quotati in questo periodo.

Tra i giri più gettonati rimane di certo imbattuta la zona Scarperia – Firenzuola, punto di partenza per i suoi tre tradizionali itinerari che non passeranno mai di moda: Futa-Raticosa, Passo del Muraglione e Passo del Giogo.

Passo della Futa – Passo della Raticosa

Questo passo, nel tratto iniziale, ovvero fino alla Futa (903m s.l.m.), ma anche un pochino oltre, è ricco di strade attraverso il bosco, quindi in ombra; purtroppo però il manto stradale non è dei migliori, per cui i motociclisti spesso sentono la necessità di salire fino alla Raticosa (968 m s.l.m.), dove l’asfalto migliora notevolmente.  Oltre all’asfalto la Futa presenta l’inconveniente dell’ombra; ciò significa che se piove l’asfalto rimane bagnato per qualche giorno prima di asciugare del tutto. L’itinerario è soprattutto adatto a moto di medio-alta cilindrata, visto le grosse salite; per quanto riguarda le curve invece ce ne sono di più tipi: sia strette che larghe per cui fattibili per qualunque tipologia di moto. La Raticosa viene definita da molti “il paradiso dei motociclisti”, dati i suoi paesaggi mozzafiato, la grande affluenza di motociclisti e ovviamente la bella strada. Ad accogliere il motociclista in cima ci sarà lo Chalet Raticosa famoso per le sue focacce e affettati. La durata del passo è lunga e lo diventa ancor di più per chi viene da fuori Scarperia.

Passo del Muraglione

Forse il più quotato quest’anno per il magnifico panorama e le salite piuttosto graduali, fino ad arrivare ad un’altitudine di 907m s.l.m.  Questo passo è un po’ più “scontroso”, per le curve strette e le varie crepe sull’asfalto, quindi più adatto ad un motociclista “allenato” e agile nei cambi di direzione. Su questo passo, sia in salita che in discesa è facile finire nella corsia opposta se non lo si conosce. Per godersi a pieno l’esperienza del Muraglione, il consiglio di molti è quello di salire fino alla cima con calma per osservare bene la strada e avere ben chiaro il percorso, riposarsi un attimo e riscendere piano. Dopodiché, quando si è imparato bene il percorso, si può risalire anche un po’ più spinti e il divertimento in curva sarà assicurato. Per non parlare delle gustose focacce del bar in cima, consigliate per riprendere un po’ le forze dopo la guida. il tragitto ha una durata simile a quello per salire sulla Raticosa quindi abbastanza lunga. Il consiglio per questi passi è di partire la mattina e magari pranzare su.

Passo del Giogo

Il più breve, ma in assoluto il più pericoloso a causa soprattutto delle sue curve strette e della molta gente che sale e scende. Essendo il più breve è anche il più frequentato anche durante la stagione invernale, per il fatto che i motociclisti che lavorano se riescono a ricavarsi poco tempo libero preferiscono tragitti più brevi. Molto divertente soprattutto per moto di cilindrata medio-piccola perché non presenta salite ripide, avendo anche un’altitudine bassa (882m s.l.m). ricco di tornanti e praticamente tutto il passo si trova all’interno del bosco quindi consigliato soprattutto nel periodo estivo.

La maggior parte di questi passi è consigliabile farli durante la settimana, per la minore presenza di persone per strada; l’unica pecca sarà non poter trovare, durante la settimana, il bar dei passi aperto, che apre solo durante il fine settimana. La raccomandazione è ovviamente quella di guidare responsabilmente, senza mai invadere la corsia successiva e non sotto l’effetto di “sostanze”. Guidare sempre protetti, se possibile con la tuta o comunque con giubbotto da moto e protezioni omologate. IMPORTANTISSIMO: utilizzare il paraschiena.

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