Diventare calciatori è ilsogno di tutti quei bambini che rincorrono un pallone su un campo da calcio ma si sa, in pochi riescono alla fine a realizzarlo. La tortuosa strada che porta a far sì che quel desiderio diventi realtà ce l’ha raccontata Giacomo nel suo primo libro sportivo, presentato ieri al Caffè letterario del Teatro Niccolini a Firenze.

Il suo nuovo libro (perchè l’autore che di professione fa lo speaker radiofonico per Radio Bruno e il consigliere delegato per Jolly Caffè, aveva già intrapreso la carriera discrittore in passato) racconta proprio di quel sogno, sfumato, che tanti ragazzini ogni giorno sperano di realizzare: fare il calciatore.

Nato a Bagno a Ripoli nel 1984, Pisaneschi ha giocato nella primavera della Fiorentina e  proseguito nel Calenzano, con una piccola parentesi alla Rondinella (quando era ancora di proprietà della squadra viola). In mezzo a queste esperienze da calciatore a tutti gli effetti, ha sperimentato la “professione, anche se tale non è” -ci ha tenuto a precisare l’autore- di istruttore di calcio, con una piccola parentesi alla Sales, una squadra giovanile in orbita nel panorama fiorentino. Una volta capito che il mondo del calcio giocato non poteva offrirgli più niente, ha deciso di laurearsi, coronando così un altro dei suoi sogni, ovvero quello di poter parlare di calcio tutti i giorni.

 Così è nato “Diventerò un campione”, che non vuole essere un libro di rimpianti di un mancato calciatore, bensì una sorta di aiuto, un manuale, per tutti quei ragazzi che un giorno potrebbero diventare calciatori, da seguire per evitare quegli errori che “tagliano le gambe” al 90% degli aspiranti professionisti. “Perchè la vita di un calciatore non è fatta di sacrifici, ma di scelte”. Per questo nel libro si parla di famiglie, educazione, istruzione e tante altre variabili da non sottovalutare, che in età adolescenziale possono determinare il futuro di ungiovane calciatore. Alcuni di questi temi, soprattutto quello relativo alle famiglie dei ragazzi, sono trattati anche con ironia: Giacomo ha scherzosamente individuato sei categorie di genitori che assistono alle partite dei propri figli, tutte rintracciabili in uno specifico capitolo del libro. Un’altra sezione è stata invece dedicata al post-carriera, un problema che molti calciatori, in particolar modo quelli delle serie inferiori, devono porsi unavolta terminata l’esperienza da giocatore. Questo e altro ancora fanno parte della prima parte del libro, edito dalla casa editrice Mauro Pagliai  editore, già in vendita nelle migliori librerie.

 La seconda parte, invece, èquella delle chiaccherate, cioè le testimonianze di campioni chel’autore ha avuto il privilegio di conoscere, tra cui Emiliano Viviano, Fabio Quagliarella e Marco Biagianti. Inoltre altre tre citazioniche raccontano storie particolari: quella di Bartolucci, una presenza con la maglia della Fiorentina in Serie A, e una carriera passata tra la B e laC, questo “per spiegare che le dinamiche economiche del professionismo possonoessere molto diverse tra una serie e l’altra”; quella di Moscardelli,che è l’unico fra i sei nominati nel libro che non ha militato nei settori giovanili dei top team di Serie A, ma ha fatto la gavetta tra Eccellenza ePromozione; infine la storia di Andrea Palazzi, un giovane di proprietà Interin prestato al Pescara, che racconta quanto sia difficile mantenersi a quei livelli tanto quanto lo sia entrarci. Ad aprire e chiudere il libro ci hanno pensato invece due ex fenomeni del pallone come Giovanni Galli e Luca Toni, a “creare un fil rouge tra due campioni del mondo” che l’autore ha voluto inserire come metafora stilistica.

 “Sacrifici, errori e insidie nella lunga scalata verso il firmamento del calcio” è questo il sottotitolo del libro di Giacomo, un ragazzo che non ce l’ha fatta e ora vuole che i giovani che lo leggeranno possano imparare dai suoi errori.

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