Il Festival del Maggio Musicale fiorentino giunge al suo ottantaduesimo appuntamento e anche quest’anno andranno in scena numerose opere di grande rilievo.

Spettacolo inaugurale di questa edizione sarà Lear di Aribert Reimann, il 2 maggio 2019 (repliche 5 e 9 maggio), nell’allestimento dell’Opéra national de Paris, con la regia di Calixto Bieito e il direttore d’orchestra Fabio Luisi. Tra gli interpreti ci saranno Bo Skhovus, Frode Olsen, Michael Colvin, Erika Sunnegårdh.

Il 14, 16 e 19 maggio andrà in scena la seconda opera in programma per quest’edizione, ovvero La Straniera di Vincenzo Bellini con la regia di Mateo Zoni e il maestroFabio Luisi. I principali interpreti saranno Salome Jicia, Dario Schmunck, Julian Kim e Dave Monaco.Il 25, 29 e 31 maggio, al teatro Goldoni, è in programma la prima rappresentazione assoluta per la nuova opera di Vittorio Montalti: Le leggi fondamentali della stupidità umana, ispirata all’omonimo libro dello storico Carlo M. Cipolla. La regia è affidata a Giancarlo Cauteruccio e sarà Fabio Maestri a dirigere il ContempoArtEnsamble. Tra gli interpreti ci saranno Ljuba Bergamelli, Victoria Massey, Marcello Nardis e Oliver Pürckhauer

È affidato alla regista Sonia Bergamasco e al direttore d’orchestra Kristiina Poska il nuovo allestimento per Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart che inaugurano la trilogia mozartiana il 15 giugno (repliche 17, 19 e 21 giugno). Tra gli interpreti troviamo Laura Giordano, Mattia Olivieri e Serena Gaberoni.

Nell’ LXXXIII Festival andrà in scena Così fan tutte (regia di Elena Bucci) e nel settembre 2020 Don Giovanni (regia di Nikola Raab).

Il 16, 18 e 22 giugno verrà rappresentata, nella Grotta del Buontalenti del rinascimentale Giardino di Boboli, parco del palazzo granducale, la commediafiorentina composta da Girolamo Bargagli con i famosi intermezzi che furono una tappa fondamentale nella nascita del melodramma: Intermedi della Pellegrina, con la regia di Valentino Villa. Il direttore d’orchestra sarà il maestro Federico Maria Sardelli, celebre specialista di musica antica e barocca.

“Il nostro Teatro riesce sempre nell’impresa – dice Dario Nardella, sindaco di Firenze -. Questa edizione, dal titolo ‘Potere e virtù’, pare ammonirci tutti nella nostra vita quotidiana: l’esercizio del potere, piccolo o grande, deve avere come faro l’etica e non scadere negli abusi. Il Maggio vuole raccontarcelo in musica, con un programma ambizioso, da Lear alla Straniera alle Nozze di Figaro, che avvia la trilogia mozartiana, e una stagione sinfonica che vedrà avvicendarsi sul podio i maestri Fabio Luisi, Zubin Mehta, Daniele Gatti e Riccardo Muti.”

“In questa LXXXII edizione il Maggio, oltre al suo grande teatro in piazza Gui e al delizioso teatro Goldoni, le due case elettive della Fondazione, non manca di portare il Festival in moltissimi altri importanti luoghi cittadini ma soprattutto conferma, e ciò mi fa particolarmente piacere, la sua volontà di essere sempre presente sul territorio toscano – dice Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana -. Anche quest’anno dunque il teatro Verdi di Pisa, il Goldoni di Livorno e il Giglio di Lucca ospiteranno l’Orchestra del Maggio con tre appuntamenti sinfonici di grande rilievo. La Regione Toscana è orgogliosa di aver rinsaldato la collaborazione tra il Maggio e i Teatri della tradizione.”

“L’opera è sempre legata al qui e ora, anche quando è ambientata in epoche passate o diverse dalla contemporaneità dello spettatore, e la missione del nostro teatro è quella di dare il giusto risalto, oltre alla musica e allo spettacolo, alla capacità dell’opera di sviluppare la riflessione del pubblico attraverso le tematiche che affronta, aiutando tutti noi a capire meglio la realtà che ci circonda – spiega Cristiano Chiarot, sovrintendente del Maggio -. Il filo conduttore del festival di quest’anno, Potere e Virtù, vuole indagare come la virtù e la disposizione del singolo verso modalità di perfezione siano integrabili nell’esercizio del potere.”

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