Con l’arrivo dell’autunno, come da tradizione tornano le giornate FAI (Fondo Ambiente Italiano); queste sono da sempre la più amata e seguita manifestazione dedicata alla scoperta del patrimonio culturale e paesaggistico italiano.

Di solito sono organizzate in un weekend 2 volte all’anno (in primavera e in autunno) durante il quale aprono al pubblico migliaia di gioielli nascosti o poco noti, tra castelli, ville, aree industriali dismesse, parchi e giardini, gran parte dei quali rimangono chiusi tutto il resto dell’anno, per far conoscere agli italiani le “bellezze segrete” del Paese.

Per la prima volta in 36 edizioni, per permettere a tutti di visitare in sicurezza e senza assembramenti questi luoghi straordinari, quest’anno sono previsti due weekend di visite: il 17-18 ottobre e il 24-25 ottobre.

Un’edizione speciale quella del 2020, dedicata alla fondatrice dei FAI, Giulia Maria Crespi, scomparsa lo scorso luglio e accompagnata dalla grande campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”: un appello a contribuire alla conservazione e valorizzazione del “bello che ci circonda” e a sostenere la Fondazione, colpita dal lockdown e dalle restrizioni per l’emergenza sanitaria.

Queste aperture straordinarie ed i percorsi organizzati ad hoc sono possibili grazie alla disponibilità di tanti volontari, che ad ogni edizione fanno da guida ai visitatori alla scoperta dei beni.

La mappa dei luoghi cambia ogni anno, ma è sempre ricca di centinaia di proposte.

Dal 6 ottobre è possibile prenotare la visita sul sito ufficiale www.giornatefai.it al prezzo di soli 3 euro a persona (da pagare con carta di credito o PayPal). Questo contributo sarà versato come sostegno all’associazione, ma se si desidera è possibile donare somme più alte. Alcune aperture delle Giornate d’autunno sono però riservate solo ai soci Fai (la tessera può essere sottoscritta anche sul posto); sarà comunque possibile presentarsi davanti ai luoghi nei weekend delle aperture, anche senza prenotazione, ma l’entrata sarà permessa solo fino ad esaurimento posti.

Sono confermate le regole anti-Covid: durante le visite è obbligatorio indossare la mascherina, i gruppi saranno composti da poche persone, le entrate saranno contingentate, sarà necessario mantenere la distanza di sicurezza e lavarsi spesso le mani.

Tra Firenze e tutta la Toscana saranno ben 35 i luoghi aperti da visitare.

A Firenze e dintorni è possibile visitare:

  • Due palazzi affacciati su piazza Savonarola: la Galleria Rinaldo Carnielo, casa-studio dell’artista che custodisce le opere dello scultore, e la Fondazione Carlo Marchi ospitata all’interno di un elegante villino di inizio Novecento (visitabile però dai soli soci Fai) accoglie il visitatore in caldi ambienti, dalle camere ai salotti, nei quali si coglie il gusto di chi vi ha vissuto disponendovi dipinti, sculture e oggetti d’ arte che vanno dal Quattrocento al Novecento.
  • La centrale termica della Stazione Santa Maria Novella, progettata nei primi anni Trenta dall’architetto delle stazioni Angiolo Mazzoni, un’ opera emblematica dell’architettura italiana tra le due guerre. L’edificio della centrale termica conserva testimonianze del sistema di carrelli e tramogge per il funzionamento delle caldaie a carbone.
  • Museo delle Officine Galileo a Campi Bisenzio (solo nel weekend del 24) dedicato alla storia degli strumenti ottici ad alta precisione; è organizzato per settori: meccanica di precisione, fotografia, meccanica pesante, idraulica e radaristica. Si possono ammirare gli antenati di molti oggetti moderni: dai radar ai visori ottici, dagli strumenti per applicazioni spaziali agli apparecchi avionici, piccoli oggetti curiosi, come macchine fotografiche d’inizio secolo, generatori per l’illuminazione delle carrozze e binocoli da teatro. Una sorta di macchina del tempo, dove sono esposti i progressi della scienza e della tecnica dell’ultimo secolo e mezzo.
  • Giardino della Villa barocca Guicciardini Corsi Salviati a Sesto Fiorentino (solo nel weekend del 24) nato nel Cinquecento ma poi abbellito durante i secoli successivi.

In giro per la Toscana sarà ad esempio possibile visitare i sotterranei della Fortezza Nuova di Livorno oppure il teatrino di Vetriano in lucchesia (il più piccolo teatro pubblico del mondo, entrato nel Guinness dei Primati, con una struttura ottocentesca da 60 posti con un palco di soli 30 metri quadri). A Pisa i volontari organizzano una passeggiata tra i luoghi amati da Leopardi nel centro città; nel grossetano è in programma un itinerario a Campagnatico, il colle più alto della Maremma, tra chiese e ville. A San Gimignano il FAI apre la Torre e casa Campatelli, palazzo settecentesco che ingloba una delle famosi torri della città; a Massa si può entrare in 3 carrozze “centoporte” che durante la Seconda Guerra Mondiale furono trasformate in vagoni-ospedale: oggi sono le uniche in Italia ad essere arredate con attrezzature d’epoca e qui sono state girate alcune scene del film Il paziente inglese, vincitore di 9 premi Oscar. A Pienza infine i volontari portano i visitatori alla scoperta della meravigliosa quercia solitaria “delle Checche” o “delle Streghe”: 22 metri di altezza, oltre 3 secoli e mezzo di vita e dal 2017 il primo Monumento Verde d’Italia.

Ci sarà quindi un’ampia scelta per tutti gusti, l’elenco completo dei luoghi visitabili è disponibile sul sito ufficiale del FAI.

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