La notte tra il 30 e 31 ottobre a Firenze si sono svolte violente manifestazioni non autorizzate contro il nuovo DPCM, emanato pochi giorni prima dal Presidente del consiglio Giuseppe Conte. Dopo annunci, volantini non firmati e post anonimi sui social network in centinaia si sono riuniti nel centro storico di Firenze per manifestare contro le nuove disposizioni del governo. L’inizio della serata, in piazza Signoria, sembrava tranquillo, ma in realtà i teppisti si stavano preparando silenziosamente. Le prime tensioni si sono avvertite in via Calzaiuoli, dove i facinorosi, tra cui anche appartenenti a centri sociale e mondo antagonista, con l’uso di bottiglie, fumogeni e mortaretti hanno iniziato a dare sfogo alla loro “inciviltà” contrastando le direttive imposte in modo sicuramente inaccettabile. Si sono quindi divisi in più gruppi e diretti in piazza della Repubblica e in piazza Strozzi dove ci sono stati episodi di estrema violenza e irresponsabilità da parte dei protestanti, che hanno oltrepassato il limite tirando 4 molotov e ferendo alcuni agenti di polizia, che in seguito hanno individuato e fermato circa 20 giovani tra cui anche alcuni minorenni. Durante i violenti scontri a farne le spese anche alcuni esercizi pubblici della zona tra cui bar, negozi e ristoranti danneggiati dalle bombe carta e imbrattati con lo spray.

Dalle testimonianze rilasciate dagli appartenenti delle forze dell’ordine l’identikit dei manifestanti corrisponde a dei giovanissimi, incappucciati e con una folle voglia di distruggere tutto. Le foto e i video postati sui social dimostrano persone che hanno dato sfogo a una rabbia implacabile scagliandosi senza alcun ritegno verso le autorità. Fortunatamente le forze dell’ordine sono riuscite a respingere tutte le cariche effettuate dai manifestanti, ma sono una decina gli agenti di polizia feriti, la maggior parte di loro riporta ferite alla testa dovute alla pioggia di sassi, bottiglie e detriti vari lanciati verso di loro nella parte finale di una serata completamente da dimenticare. Alla fine della giornata oltre alle persone denunciate risultano arrestate due donne, una di 26 e una di 28 anni, un 29enne, accusati di resistenza al pubblico ufficiale e un ragazzo di 19 anni proveniente da Arezzo, il quale indossava una tuta rossa e che sarebbe stato il responsabile del lancio di una molotov nella zona di borgo Ognissanti. Il pensiero che dei ragazzi così giovani siano i maggiori responsabili degli incresciosi e vergognosi eventi accaduti spaventa terribilmente. Il sindaco di Firenze è sceso in prima linea esprimendo chiaramente il suo disaccordo: “Io ho visto anche persone che volevano manifestare pacificamente. Quello che mi fa più soffrire ma anche arrabbiare è vedere chi cerca di strumentalizzare questa rabbia che non è accettabile. Stasera una minoranza di persone venuta intenzionalmente per provocare e per cercare gli scontri ha messo a dura prova la nostra città” questo ha affermato Dario Nardella alla trasmissione titolo 5 a proposito degli scontri nel centro storico. Inoltre il sindaco ha ringraziato pubblicamente le forze dell’ordine che hanno arginato le violenze e sono riuscite a ristabilire l’ordine. Il giorno dopo Nardella ha postato delle foto delle piazze distrutte la sera precedente già rimesse a posto per dimostrare la forza e la volontà di Firenze di distaccarsi da quei comportamenti fin troppo irruenti. L’altra sera in centinaia hanno contribuito a provocare una ferita al cuore di una città come Firenze già tormentata dalla crisi economica per il coronavirus, data dalla mancanza di turismo che è la fonte di principale di lavoro per molte persone. Ci sono già state altre manifestazioni nel resto d’Italia che hanno portato timore e scompiglio all’interno di ogni città, ma questo non è il modo giusto per combattere questa “immortale” pandemia che sta sconvolgendo la nostra società.

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