Ad Asti il 2021 è cominciato con una tragedia, ha infatti perso la vita un 13enne a causa dell’esplosione dei petardi durante i festeggiamenti di capodanno. Il ragazzo è stato molto probabilmente colpito da una batteria di petardi, ma, nonostante sia stato soccorso e trasportato d’ emergenza all’ ospedale, vi è arrivato già in arresto cardiaco. L’ ora del decesso riportata segna 00:37, la tragedia si è consumata nel campo nomade di  Asti, in cui il ragazzo abitava insieme alla sua numerosa famiglia. Proprio quest’ ultima, all’ arrivo in ospedale, si è resa protagonista di atti vandalici presso la struttura ospedaliera, infatti è stato necessario l’ intervento delle forze dell’ ordine per placare la rabbia dei familiari, scoppiata per l’ impossibilità di vedere il ragazzo dopo la sua morte. Sul corpo del ragazzo sarà effettuata un’ autopsia per accertare con esattezza le cause del decesso.

Oltre a questa tragedia, fortunatamente, non risulta ci siano altri morti in Italia a causa dei fuochi d’artificio. Per fortuna in calo è il numero dei feriti, che passa da 204 dell’ anno scorso, a 79 di quest’ anno. Notevole è il calo registrato in Campania: il numero di feriti  quest’ anno è pari a 8, a fronte dei 48 di un anno fa. Fra questi dati, molto importante è anche la notevole diminuzione degli incidenti che hanno causato danni fisici a minori, infatti sono solo 8, a differenza dei 43 del Capodanno del 2020.

Fra i casi più gravi segnalati vi è quello di una donna colpita da una scheggia a Mugnano (Napoli), mentre era a casa delle madre. Nell’ incidente la scheggia che l’ ha colpita le si è conficcata in viso: tra le sopracciglia e il naso. Le sue condizioni sono stabili, non è in rischio di vita, nei prossimi giorni sarà operata per la rimozione del frammento metallico. 

Un altro caso grave è avvenuto a Catania, una delle province con il numero di feriti più alto: ben 6. Un uomo di 57 anni rischia, a causa dell’ esplosione di un petardo in pieno volto, la perdita dell’ occhio destro.

A far calare il numero dei feriti sono state le restrizioni? La paura del contagio? Una maggior responsabilità dei cittadini? Questo non si può sapere, ci auguriamo però che questo dato diminuisca sempre di più nei prossimi anni e, soprattutto, che non si debba più assistere a tragedie come quella di Asti.

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