Marcus Rashford è un fuoriclasse inglese, di origini nevisiane, nato nel 1997, giocatore del Manchester United con il quale ha superato i 50 gol. Il 23enne è anche un pilastro della Nazionale Inglese, infatti ha debuttato con essa alla sola età di 18 anni diventando il calciatore più giovane a partecipare a un Europeo. Le sue abilità calcistiche lo hanno portato a compiere un’impresa unica nel suo genere: segnare in tutte le competizioni ufficiali in cui ha esordito, sia con la maglia del club inglese, sia con la nazionale.

Nella sua carriera è riuscito a infrangere il record di George Best, diventando il calciatore più giovane del Manchester United a segnare in una competizione europea all’età di soli 18 anni e 117 giorni.

Nato a Wythenshawe, nella periferia di Manchester, è cresciuto solo con la madre e lui stesso afferma di non aver avuto un passato facile. Ultimo di quattro figli e cresciuto in una famiglia che non godeva di stabilità economica, come da lui stesso più volte affermato.
Si appassiona fin da subito al calcio e all’età di 4 anni decide di giocare per la una piccola squadra locale: la Fletcher Moss Rangers. Ancora adolescente viene selezionato dal club bianco-rosso che dopo poco lo fa esordire nella prima squadra. Ultimamente, tramite uno studio fatto da alcuni esperti e media sportivi, è stato stimato che Marcus Rashford è il calciatore in attività con il valore di mercato più alto, ben 165.6 milioni di euro.

Nel 2020, durante il lockdown per il Covid-19, si è impegnato nella lotta contro la povertà alimentare dei bambini inglesi, e ben presto ne è diventato il simbolo. Secondo dati recenti, in Europa ci sono più di 25 milioni di bambini a rischio povertà di cui circa 4 milioni nel Regno Unito e si teme che la pandemia possa peggiorare la situazione.

Marcus inizia collaborando con FareShare, una no profit volta ad alleviare la povertà alimentare e a ridurre lo spreco di cibo nel Regno Unito, che grazie anche all’impegno del calciatore britannico è riuscita ad aiutare ben 3 milioni di bambini. Per questa associazione Marcus ha raccolta 134.000 sterline grazie ai social, e ha aggiunto di tasca propria altre 266.000 sterline.
Rashford è stato di esempio per molte persone che hanno deciso di sostenere questa lotta e ha coinvolto anche altri club inglesi, come il Crystal Palace, e catene alimentari che hanno deciso di donare pasti gratis.


Il più grande successo di questa lotta è però stata la decisone del Parlamento inglese di approvare il programma “Covid Summer Food Fund”, che ha permesso la distribuzione, durante l’estate, di buoni pasto gratuiti del valore di 15 sterline a 1,3 milioni di bambini. Tale provvedimento era stato inizialmente rifiutato dal premier inglese Boris Johnson che però ha
cambiato idea dopo un’accurata lettera del giocatore dei “red devils“, dove tra l’altro scrive: “Quello che le famiglie affrontano oggi, io l’ho attraversato in passato e so che è molto difficile uscirne. Mia mamma lavorava a tempo pieno, guadagnando il minimo sindacale, e non era mai
abbastanza”.


Recentemente Marcus ha inoltre sostenuto la prosecuzione della distribuzione di buoni pasti gratuiti anche durante le vacanze di medio termine. La sua petizione è stata firmata da oltre un milione di persone, un numero che non si aspettava nemmeno Rashford ha dichiarato: «Volevo
solo diventare un calciatore, non pensavo alla fama che avrei avuto e a quante persone mi avrebbero dato ascolto per questo».
Grazie a questi risultati il calciatore ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui l’Honorary Degree dell’Unversità di Manchester, il più giovane a ricevere questo premio, la nomina a membro dell’Ordine dell’Impero Britannico e infine, il 20 dicembre, un premio speciale durante
l’evento “Sports Personality of the year” organizzato dalla BBC.

Infine il giovane talento inglese è stato scelto come testimonial dalla casa di moda Burberry che ha deciso di premiare la sua personalità dedicandoli anche un murales fatto da Jazz Grant.

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