È lunedì 11 gennaio 2021. Dopo quasi tre mesi di didattica a distanza, gli studenti delle regioni Toscana, Abruzzo e Valle d’Aosta possono finalmente rientrare in classe; e da oggi 18 gennaio anche quelli di Emilia, Piemonte, Lazio e Molise.

Infatti, grazie al loro basso indice di Rt, cioè l’indice di contagio, le regioni in questione hanno dato il via libera al rientro nelle scuole, un  rientro che, dopo tutte le volte che è slittato, sembrava quasi insperato e  destinato ad essere continuamente rimandato.

E così gli studenti di tutta la Toscana, compresi quelli del nostro Liceo Leonardo da Vinci, la mattina dell’11 gennaio sono potuti finalmente rientrare in quella che per 5 anni è, è stata e sarà la loro seconda casa. Per quanto riguarda il nostro liceo, tutti gli studenti hanno seguito le indicazioni dategli dalla preside e dai propri professori, rispettando le norme anti-covid e mantenendo le distanze di sicurezza, procedimento che è risultato sicuramente più facile del previsto grazie ai tre ingressi messi a disposizione dall’istituto da cui gli studenti sono potuti entrare, fra l’emozione e l’incredulità di tutti, in un clima quasi surreale, dovuto sicuramente anche alle telecamere presenti fuori scuola pronte a riprendere tutte le emozioni e le sensazioni dei nostri alunni.
Dopo quasi tre mesi compagni di classe e professori si sono rivisti per la prima volta dal vivo, fra l’emozione, l’imbarazzo ma anche la gioia di ritrovarsi, e le lezioni sono proseguite senza alcun tipo di problema, sempre comunque nel rispetto delle norme anti-covid.
All’intervallo poi le classi hanno fatto pausa, restando  in classe oppure, se era il loro turno, uscendo in giardino. In questo modo professori e studenti hanno potuto riassaporare un po’ di quella normalità, e quotidianità di cui avevano bisogno e che era sicuramente venuta a mancare durante il periodo di DAD.
Infatti, per quanto la DAD fosse sicuramente una delle soluzione migliori per gestire l’emergenza contagi, anche se non sono mai state  le scuole in sé per sé che a far aumentare l’indice di contagio, bensì i mezzi di trasporto sempre affollati con cui gli studenti arrivano a scuola, non è minimamente paragonabile alla didattica in presenza; questo sia per i meravigliosi rapporti umani che si vengono a creare in presenza, sia fra compagni che fra alunni e professori, rapporti che ovviamente sono molto più difficili da creare o conservare da dietro un computer, sia per la qualità delle lezioni e dell’apprendimento dei ragazzi. infatti per gli studenti come per i docenti non è facile stare molte ore consecutive online; inoltre in alcuni casi, dopo svariate ore che si seguono le lezioni da un monitor risulta più difficile stare concentrati ed attenti. Così i liceali sono stati ben felici di rivedere persino i loro odiati banchi, banchi suoi quali sudavano freddo prima di ogni interrogazione o su cui si improvvisavano artisti con simpatici scarabocchi durante le ore più noiose; e sono stati contenti di rivedere addirittura i loro professori, i loro più acerrimi nemici, coloro che mandano a monte tutti i loro piani e progetti per una verifica fissata all’ultimo, ma che diventano magicamente amici di vecchia data che non vedi da molto tempo e che sei solo felice di rivedere.
Perciò è sicuramente una fortuna poter tornare a scuola, anche se al 50%, e poter fare delle lezioni normali.
Adesso l’unica cosa che dobbiamo fare è comportarci in maniera responsabile e sperare che la situazione migliori di giorno in giorno.

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