Nel corso della settimana corrente, precisamente a partire da lunedì 15 marzo, si sono unite nello stop delle vaccinazioni con AstraZeneca, già attuato da Danimarca, Norvegia, Irlanda e Olanda, anche Italia, Francia, Spagna, Germania e Portogallo. La sospensione temporanea per la somministrazione del vaccino anti-Covid19 è stata considerata precauzione necessaria dalle nazioni coinvolte a causa di gravi casi di trombosi embolica, alcuni mortali, rilevati su persone che si erano sottoposte almeno alla prima dose della vaccinazione.

A seguito della polemica martedì scorso, durante la conferenza stampa indetta proprio per fare chiarezza sulla questione, la direttrice esecutiva dell’EMA (European Medicines Agency – Agenzia europea per la valutazione dei medicinali) Emer Cooke aveva già provveduto a rassicurare gli enti nazionali: “Stiamo valutando ogni incidente, caso per caso. I nostri esperti si stanno incontrando anche oggi per valutare tutte le informazioni. Gli esperti arriveranno a una conclusione giovedì” affermando inoltre che “i benefici del vaccino nel prevenire il Covid-19 superino i rischi di ricovero in ospedale e di morte associati agli effetti collaterli” e che “il numero di eventi tromboembolici complessivi nelle persone vaccinate non sembra essere superiore a quello osservato nella popolazione generale” concludendo che una sospensione della campagna vaccinale era assolutamente sconsigliata.

Come promesso, alla conferenza avvenuta in data odierna (18/03/21) le risposte sono arrivate e l’EMA, a seguito delle indagini condotte riguardo ai vari eventi tromboembolici, ha ritenuto opportuno confermare un via libera generale per la ripresa sicura delle vaccinazioni. “I casi di trombosi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca sono inferiori a quelli che avvengono tra la popolazione non vaccinataha detto Sabine Strauss presidente della commissione della sicurezza dell’Ema. Infatti, ha aggiunto “fino a ieri sono stati segnalati 7 casi di coagulazione intravascolare e 18 casi di trombosi su quasi 25 milioni di persone vaccinate” ponendo l’attenzione sul fatto che “i benefici del vaccino di AstraZeneca continuano ad essere molto superiori ai rischi. La commissione sulla sicurezza dell’Ema non ha trovato prova di problemi di qualità o problemi sui lotti”.

Dagli studi dell’EMA sui casi tromboembolici più rari è stato riscontrato che l’incidenza è più alta in alcune fasce particolari: le donne giovani sembrano infatti essere più sensibili alla contrazione di tali “effetti collaterali” ma questo rimane ancora da confermare. A tale proposito in conferenza stampa è stato chiesto se tra i fattori di rischio che influiscono maggiormente possa esserci l’assunzione della pillola contraccettiva. Sabine Strauss ha risposto affermando che saranno svolte indagini anche riguardo a questo caso specifico.

Tuttavia poiché non ci sono ancora dati specifici, il nesso tra AstraZeneca ed i soggetti colpiti da trombosi non è da escludere e, a scanso di ulteriori dubbi, la direttrice dell’agenzia ha confermato che verranno fatti ulteriori approfondimenti i cui risultati saranno resi pubblici.

Sabine Strauss ha inoltre affermato che il foglietto illustrativo del vaccino “deve essere aggiornato: è importante che venga comunicato al pubblico e agli operatori sanitari perché apprendano meglio queste informazioni, permettendo loro di mitigare questi effetti collaterali” confermando che è già in preparazione una lettera esplicativa rivolta ad AstraZeneca per risolvere tutti le criticità emerse.

Al via libera dell’agenzia europea il governo italiano risponde con piena fiducia:

“Il Governo italiano accoglie con soddisfazione il pronunciamento dell’Ema sul vaccino di AstraZeneca”, conferma il Presidente del Consiglio Mario Draghi, il quale poi conclude, sottolineando l’importanza della campagna vaccinale, affermando con sicurezza che “la somministrazione del vaccino riprenderà già da domani. La priorità del Governo rimane quella di realizzare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile”.

5 1 vote
Article Rating