“We did it… again” (ce l’abbiamo fatta… di nuovo) così la Divina del nuoto Federica Pellegrini commenta il proprio post su Instagram, dopo aver compiuto ancora una volta un’impresa storica. La nuotatrice olimpionica ha infatti stabilito un nuovo Record, è la prima donna nella storia del nuoto ad aver preso parte a ben 5 finali olimpiche consecutive nella specialità dei 200 m stile libero, obiettivo comparabile unicamente a quello stabilito dal Re del nuoto maschile, Michael Phelps, nei 400 m a farfalla.

La Pellegrini, compiuta la batteria di semifinale nella quale si è guadagnata il 3° posto con il tempo di 1’56’’44, e di conseguenza l’accesso alle finali con il 7° tempo utile, è entusiasta del proprio risultato, che dichiara essere stato il proprio obiettivo da raggiungere in questa olimpiade.

Alla fine di questa gara infatti, Federica si trova contentissima e pronta ad affrontare la sua ultima sfida, la finale tanto attesa, alla quale però, afferma, si presenterà con molta leggerezza, voglia di divertirsi e di godersi questo sprint finale verso la cima del mondo.

 “Non era l’obiettivo minimo, questo era il mio vero obiettivo per questa Olimpiade. Era un obiettivo difficile perché il livello si è alzato molto. Ringrazio il mio meraviglioso staff che mi ha seguito in questi due anni. Sono strafelice, è tutto molto bello. – ha detto ai microfoni della Rai – E ora solo divertimento per il mio ultimo 200 stile”.

Siamo dunque giunti all’epilogo della sua meravigliosa carriera cominciata 17 anni fa con L’argento alle olimpiadi di Atene (2004), alle quali la Divina, appena sedicenne, aveva perso l’oro solamente per qualche decimo di secondo. Sempre nei meriti di questa prima olimpiade Federica aveva dimostrato il suo grande talento e ottenuto il record per essere stata la più giovane donna mai medagliata nell’ambito della sua disciplina. L’occhio del mondo a questo punto è completamente incentrato su d lei, cosa che le mette non poca pressione e la portò ad un periodo di crisi dal quale è riuscita ad uscire soprattutto grazie all’aiuto del suo mentore Alberto Castagnetti. Prosegue quindi la sua carriera in un tripudio di trionfi, prima la medaglia d’oro ai Giochi di Pechino 2008, primato nella storia natatoria italiana; poi i successi nei 200 e nei 400 stile, con record del mondo, ai Mondiali di casa a Roma 2009. Ha raggiunto poi lo stesso risultato anche nel 2011, diventando la prima nuotatrice capace di vincere consecutivamente il titolo in entrambe le distanze in due diverse edizioni della manifestazione. Ai campionati del mondo è anche l’atleta più vincente in una stessa gara grazie ai 4 ori, 3 argenti e 1 bronzo conquistati in otto diverse edizioni: dalla rassegna di Montreàl 2005 a quella di Gwangju 2019,infatti, è sempre salita sul podio nei 200 m stile libero. Insomma nessuno è riuscito a fermare l’ascesa di Federica pellegrini sulla vetta del mondo.

Questa finale olimpica è quindi l’ultimo tassello che va a completare la corona posata ormai da tempo sulla testa della grande sportiva.

Giunto il momento della gara vediamo approcciarsi al blocco di partenza una Federica Pellegrini serena e con la gioia negli occhi, pronta a far e scintille per l’ultima volta, e ci riesce. La campionessa olimpionica realizza il suo miglior tempo della stagione 1’55’’91, riscattandosi dalla batteria dei 400 m di due giorni prima. Anche la vittoria della nuova Terminator Titmus (1’53’’50), e il tracollo di Kathy Ledecky, tra le favorite e arrivata solo quinta, devono spartirsi le attenzioni del mondo con il saluto della Divina.

“Oggi sono molto contenta, è stata la finale più serena che io abbia mai vissuto. Sono contenta del percorso, del viaggio che abbiamo fatto in questi anni io e il mio staff. Abbiamo fatto davvero tutto il possibile, e per un atleta è la cosa che conta di più” ha dichiarato infine Federica nell’intervista che ha seguito la gara; ha poi aggiunto un ringraziamento particolare ne confronti del proprio allenatore e compagno: “Se non ci fosse stato Matteo probabilmente avrei smesso qualche anno fa. Matteo è un grandissimo allenatore e un compagno di vita specialee spero che lo sarà anche in futuro. La priorità era tenere l’immagine dell’allenatore e dell’atleta separati e siamo stati molto bravi in questo. È stata una persona fondamentale, una delle più importanti in questo percorso sia umano, sia sportivo”.

E quindi si conclude qui la carriera incredibile della Divina, che però non scomparirà del tutto dalla scena, almeno per un po’, in quanto sono da attendere a settembre e forse anche novembre la ISL (International Swimming League) a Napoli; e poi ancora il docu-film, un libro, le registrazioni di Italia’s got talent…

È stato un bel viaggio, tanti anni di bracciate: me la sono goduta dall’inizio alla fine. Rimarrò nel mondo del nuoto, lascio la squadra più forte di sempre, lascio in buone mani”.

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