Il 3 agosto è cominciata la quarta edizione della Rassegna letteraria e musicale In Art, presso San Benedetto del Tronto. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale Rinascenza, con la direzione artistica di Annalisa Frontalini. L’associazione vuole stimolare una rinascita dello spirito e delle arti. L’arte, in ogni sua forma, è la protagonista assoluta della rassegna, che si svolge in 3 date: 3, 10 e 24 agosto. L’evento inaugurale –  “L’Americano di Napoli” – tratta di Renato Carosone: il biografo ufficiale di Carosone, Pietro Vacalebre, nell’occasione presenta il libro “Carosone 100. Autobiografia dell’Americano di Napoli”.

La serata del 10 agosto sarà dedicata a Dante, in occasione dei settecento anni dalla morte del padre della lingua italiana. La professoressa e dantista Claudia Di Fonzo, studiosa di Letteratura medievale e di Filologia dantesca, sarà la protagonista dell’appuntamento “La Milonga di Paolo e Francesca”: una riscrittura contemporanea del V canto dell’Inferno. Il titolo istituisce un rapporto analogico con il tango, eccellente espressione artistica della passione d’amore, per gustare la poesia di Dante e in particolare il racconto della vicenda di Paolo e Francesca. La milonga (serata di tango) è utile a comprendere e descrivere il desiderio e la forza vitale della passione amorosa, la violenza del tradimento e del desiderio che muove l’incontro e l’unione tra uomo e donna.

Claudia Di Fonzo cura la riscrittura e la regia; il testo è contenuto nel volume di studi intitolato “La musica e la poesia della Commedia”, che sarà presentato in anteprima nazionale alla Milonga del 10 agosto presso la Palazzina Azzurra di San Benedetto. La voce narrante sarà di Piergiorgio Cini; le musiche di Astor Piazzolla saranno eseguite dal Klassik Swing Italian Quartet. La prof. Di Fonzo passa così dalla saggistica, in cui ha già fornito ottimi contributi come il libro Dante e la tradizione giuridica (Roma, Carocci, 2016) ad un genere più “leggero”, ma sempre nel segno dell’altissimo poeta.

La storia di Paolo e Francesca narrata attraverso il tango è il racconto della passione e dell’amore dei due celebri amanti, le cui vite sono state recise dalla gelosia di un uomo tradito. Nel quinto canto dell’Inferno Dante affida il racconto dei dolci sospiri a Francesca, andando a creare un personaggio femminile di grandiosa delicatezza e sincerità, che ha pochissimi eguali nella storia della letteratura mondiale. Quel Dante che scelse per il suo poema la lingua materna in “quae muliercule communicant”.

L’evento prevede la lettura di un breve testo che introduce gli spettatori all’esperienza di una milonga d’argomento dantesco che si snoda in cinque momenti (nuclei tematici), ciascuno dei quali è introdotto da un breve testo da gustare a tempo di tango. Lo spettacolo propone un abbinamento tra musica e poesia sulla base del principio analogico emozionale. La passione che ha avvinto Paolo e Francesca, attraverso il breve percorso di brani e versi, tango dopo tango, proietta lo spettatore nell’esperienza del testo di Dante e della filosofia del tango.

La vicenda di Paolo e Francesca infatti è inserita in alcuni dei versi più celebri del Sommo Dante, che forniscono un’interpretazione in chiave contemporanea assolutamente originale. Queste terzine sono anche uno spunto per riflettere sulla scelta di Dante Alighieri di scrivere in lingua volgare, sul ruolo della musica e della retorica in poesia e sullo stile comico del poema dantesco.

A settecento anni dalla morte, Dante è ancora il più grande poeta italiano perché vuole parlare a tutti, a cominciare dalle donne, e vuol parlare di tutto: dall’abisso infernale all’altezza del Paradiso, passando per la profondità di personaggi, come Francesca, che ci mostrano i sentimenti umani che tutti noi proviamo.

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