Il calciomercato dell’ estate 2021 è stato uno dei più interessanti condito di tantissimi acquisti, per esempio Hakimi al Psg, Sancho e Varane al Manchester United, Depay al Barcellona, Lukaku al Chelsea e Grealish al Manchetser City; squadre aiutate dalla rimozione del fair play finanziario, che obbligava le squadre ad avere sempre un guadagno positivo o nullo, cioè le spese non dovevano mai superare i ricavi.
Re assoluto di questo calciomercato è stato il Paris Saint Germain, che ormai da 10 anni è al vertice del calcio mondiale grazie all’ arrivo alla presidenza del miliardario del Qatar Nasser Ghanim Al-Khelaïfi, che ha acquistato l’ esterno destro dell’ inter Hakimi per 60 milioni di euro più 11 di bonus, ed è riuscito a far firmare Wijnaldum, Sergio Ramos, Donnarumma e Messi tutti a parametro zero, cioè in scadenza di contratto, ovviamente attratti dagli stipendi faraonici.

Nasser Ghanim Al-Khelaïfi e Messi


Senza ombra di dubbio l’ arrivo che ha fatto più discutere è Messi, la stella del Barcellona degli ultimi anni, 21 anni passati nella società fra giovanili e prima squadra, Barcellona e Messi andavano a braccetto non si poteva immaginare uno escludendo l’ altro. Approdato ai blaugrana a soli 13 anni, e salito in prima squadra a 17. Con la squadra catalana ha vinto 10 campionati spagnoli, 8 supercoppe di Spagna, 7 coppe di Spagna, 4 Champions League, 3 Supercoppe UEFA e 3 mondiali per club; storiche le annate 2008-2009 e 2014-2015, in cui il Barcellona riesce in entrambe nell’ impresa del triplete, ossia la vittoria di campionato, coppa di lega e Champions League. Memorabile la finale di Champions League del 2009 contro il Manchester United, in cui la pulce segnò un gol di testa, di certo non una delle sue caratteristiche data l’ altezza di 170 cm, con cui batté un inerme Van Der Sar, portiere dei red devils, alto ben 197 cm.

Gol di testa di Messi in finale di Champions League 2009

A livello individuale ha vinto 6 palloni d’ oro, unico a riuscirci nella storia. Malgrado già l ‘anno scorso, il campione argentino avesse dichiarato di voler lasciare la squadra, decisione dovuta soprattutto dalla bruciante sconfitta in Champions League contro il Bayern Monaco per 8-2, ma si ricredette e rimase nel Club. Quest’ anno il calciatore era in scadenza di contratto, e la sua volontà era quella di rimanere al Barcellona, casa sua. Purtroppo la società versa in condizioni economiche disastrose per essere uno dei club più importanti al mondo, finanze colpite da acquisti risultati fallimentari per l’ ambizioni della squadra, come Coutinho, Greizmann e Dembelè che sono costati rispettivamente 160 milioni, 120 milioni e 105 milioni, e gli acquisti di questa finestra di mercato come Emerson, Eric Garcìa ed Aguero. Lionel sapeva che non avrebbe potuto mantenere il suo stipendio di 48 milioni annui, quindi ha proposto al Barcellona di spalmare questa somma per 5 anni, ma comunque avrebbe pesato troppo sulle casse della società. Messi non avrebbe potuto guadagnare meno perché il tetto salariale spagnolo prevede che retribuzioni, ammortamenti, indennizzi e quote di previdenza sociale non superino una determinata percentuale. Per le leggi spagnole, qualsiasi rinnovo di contratto, prevede che l’ importo da versare sia almeno il 50% della somma inserita nel contratto precedente. Tutto questo ha spinto Messi al Psg. Il suo approdo al team francese è già fruttato molto, infatti sono state vendute 832 mila maglie di Messi, con un ricavo di 133 milioni.

Rimozione dell’ immagine di Messi all’ esterno del Camp Nou


L’8 agosto Lionel rilascia una conferenza stampa al Camp Nou, lo stadio del Barcellona, in cui inizia e conclude piangendo, dichiara: “Cosa dire? La verità è che è difficile per me dopo così tanti anni, dopo aver trascorso tutta la mia vita qui. Non sono pronto a questo e onestamente non è come avevo pensato” Aggiunge “Abbiamo passato tanto tempo qui ma adesso devo dire addio a tutto questo; Sono arrivato che avevo 13 anni e dopo 21 anni vado via con mia moglie, tre bambini catalano-argentini e con tutto quello che ho vissuto. Ho promesso ai miei figli che sarei tornato, è un arrivederci. Ringrazio tutte le persone che sono state con me per così tanto tempo, questo club mi ha dato così tanto e ho avuto la fortuna di vivere tante cose”. Poi prosegue : “Sono successe tantissime cose belle, anche cose negative ma tutto ciò mi ha fatto crescere, migliorare e diventare la persona che sono oggi. Ho dato tutto per questa maglia fin dal primo giorno”.

Messi in lacrime durante la conferenza stampa


Un evento che segnerà la storia del calcio, e anche la carriera della Pulce. Infatti tutti gli appassionati di questo sport avrebbero voluto che Messi rimanesse per tutta la sua carriera al Barcellona, che avesse una carriera come quella di Maldini, Totti, Gerrard e Puyol ma purtroppo non sarà così. Ormai il calcio non è più un sport ma un business, squadre come il Psg, il Manchetser City e il Chelsea, che ad ogni finestra di calciomercato spendono centinaia di milioni di euro, e promettono stipendi da capogiro sono la rovina di questo sport.

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