E’ morto, all’età di 73 anni, Gino Strada, colui che insieme alla moglie Teresa Sarti ha fondato Emergency. La causa del decesso, avvenuto a Rouen in Normandia, può essere attribuita ai problemi cardiaci di cui il co-fondatore della ONG soffriva da tempo. Strada, nel 1994, aveva fondato insieme alla moglie e ad alcuni amici e colleghi della croce rossa di Ginevra, di cui faceva parte all’epoca, la ONG Emergency, con lo scopo di portare aiuto medico alle popolazioni in zone di guerra.

Nato nel 1948 a Sesto San Giovanni, vicino a Milano, frequenta il Liceo classico Carducci e poi, conseguiti gli studi superiori, si iscrive all’Università statale di Milano, dove si laurea in Medicina e Chirurgia, per poi specializzarsi in Chirurgia d’urgenza. Prosegue gli studi nelle università di Stanford e Pittsburgh negli Stati Uniti, dove vivrà per quattro anni durante gli anni ‘80, in questo periodo si interessa nei trapianti di cuore e polmoni. Dopo la sua esperienza in America si trasferisce in Inghilterra ed in Sud Africa, dove continua la sua formazione presso il Harefield Hospital, nel Regno Unito, e presso il Groote Schuur Hospital, a Città del Capo. La decisione di unirsi alla croce rossa internazionale di Ginevra arriva nel 1988, quando decide di applicare la sua conoscenza nell’assistere i feriti di guerra, resterà nella croce rossa fino a quando fonderà Emergency nel 1994.

Insieme ad Emergency, Strada, aveva partecipato di persona a diversi progetti, primo in assoluto in Ruanda, durante il genocidio durato per circa 100 giorni nel 1994, dopo il Ruanda l’attenzione della ONG si dirige verso la Cambogia, dove Strada resta fino al 1998, quando si reca in Afghanistan, dove si occupa di interventi su moltissimi feriti causati dalle mine antiuomo e dai combattimenti. Nel 2005 parte per il Sudan, dove lavora per allestire il primo centro di cardiochirurgia gratuito del continente, il Centro Salam, infine si reca in Sierra Leone durante l’Emergenza Ebola del 2014.

La figlia Cecilia Strada, avuta nel 1979 con Teresa Sarti, ha pubblicato su Facebook un post con su scritto :“Amici, come avrete visto il mio papà non c’è più. Non posso rispondere ai vostri tanti messaggi che vedo arrivare, perché sono in mezzo al mare e abbiamo appena fatto un salvataggio. Non ero con lui, ma di tutti i posti dove avrei potuto essere… beh, ero qui con la ResQ – People saving people a salvare vite. È quello che mi hanno insegnato mio padre e mia madre. Vi abbraccio tutti, forte, vi sono vicina, e ci sentiamo quando possiamo”. La figlia si trovava infatti su una nave di un ONG che stava soccorrendo 84 persone. Anche dalle cariche dello stato arrivano condoglianze e parole a ricordo di Strada, Draghi commenta con una nota l’accaduto, porgendo le condoglianze del governo alla famiglia e ai colleghi di Emergency, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel concludere il suo commento scrive: ”Nell’esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia e a quanti gli sono stati vicini, rendo onore alla sua figura”.

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