È già la seconda estate ormai, che il Covid-19 fa parte della nostra quotidianità. Rispetto allo scorso anno però, diverse cose sono cambiate, in meglio ed in peggio. Una delle novità è stata la variante Delta, o indiana, la cui peculiarità è la maggiore contagiosità rispetto al ceppo originale del virus; in Italia si è infatti registrato un incremento dei contagi da variante Delta fino a superare il 94%.

La variante indiana colpisce prevalentemente i giovani sotto i 30 anni, perché sono stati gli ultimi ad aver avuto accesso alle vaccinazioni, quindi la percentuale di non vaccinati è ancora alta, per questo come ha affermato il consulente del commissario per l’emergenza covid Guido Rasi “è importantissimo vaccinare anche la fascia 12-16 anni”.

L’estate e le vacanze non hanno certo contribuito a migliorare la situazione, tornando quindi a far aumentare i contagi e le ospedalizzazioni. Sono proprio questi i dati che servono a stabilire il cambio di colore delle regioni; al momento l’Italia è tutta in zona bianca ma sono diverse le regioni a rischio che a breve potrebbero tornare in fascia gialla. La Sicilia in primis rischia un cambio di colore, ma anche la Sardegna e la Calabria sono in bilico.

La variante Delta è fonte di molte preoccupazioni non solo nel nostro paese, per esempio in Gran Bretagna si sta registrando un record di contagi e un netto aumento dei morti.

Anche per il settore della musica e della cultura era un momento importante, sarebbe infatti dovuta essere l’estate della ripartenza seppure con le misure per contrastare il virus. Nonostante molti eventi e concerti si siano svolti nel rispetto delle regole, non sono certo mancati casi che hanno creato disordini e scalpore, come i rave e le feste illegali che sono andate avanti per tutta l’estate; il caso più noto, è quello appena terminato nel Viterbese. Generano grande preoccupazione questi eventi che possono alimentare la diffusione del virus non solo tra i partecipanti, ma anche tra le persone che vivono nei dintorni.

Per quanto riguarda il rientro a scuola in sicurezza, sono molte le ipotesi su come fare e su quali regole seguire per riprendere le lezioni senza rischiare il contagio o di contagiare a propria volta. Permarrà sicuramente il distanziamento interpersonale di un metro tra gli alunni e di due metri tra i banchi e il docente, secondo il protocollo firmato con i sindacati.

Anche la mascherina sarà probabilmente obbligatoria nelle classi; si sta inoltre valutando l’idea di consegnare mascherine Ffp2 agli studenti che si avvarranno dei mezzi pubblici per andare a scuola.

Non mancano certo le ipotesi sul tema trasporti, come quella arrivata dal ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini che ha proposto l’estensione degli scuolabus anche agli studenti delle superiori. Idea rimasta però in sospeso in quanto resterebbe comunque il rischio di assembramenti sui bus. Certo è, però, che c’è bisogno di un potenziamento dei mezzi pubblici sopratutto in orari scolastici, che possa permettere agli alunni di viaggiare in sicurezza.

Senza dubbio si spera in un rientro a scuola sicuro e soprattutto “normale”, senza dover ritornare alla detestata dad…

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