“MI FAI IMPAZZIRE”. Chi non ha ascoltato questa canzone almeno una volta durante l’estate? È stata la colonna sonora delle vacanze di milioni di italiani e tutt’oggi continua ad essere in testa alla classifica. A rivendicare il brano dall’enorme successo, insieme a Sfera Ebbasta, si ha l’artista del momento: a soli 18 anni, Blanco è cima alle classifiche.

Riccardo Fabbriconi, conosciuto da tutti come Blanco, ha scalato tutte le classifiche grazie al suo album di debutto rilasciato una settimana fa: “Blu Celeste”. In questo brevissimo arco di tempo ha già conquistato il titolo di Disco d’Oro, mentre nelle prime 72 ore dopo l’uscita, l’album è stato il terzo più ascoltato al mondo su Spotify. A una settimana di distanza, Blu Celeste è il tredicesimo in classifica mondiale, mentre continua ad essere primo in quella italiana. Nonostante ciò, non si è montato la testa ed è rimasto con i piedi per terra: “Sono molto felice di questi risultati, ma per me non è cambiato nulla. Vado sempre in giro con i soliti quattro amici. Nella mia testa è tutto uguale, ma meglio così” racconta Blanco, “Faccio musica perché mi rende felice. Certo, mi sono dato degli obiettivi, ma non ho mai avuto aspettative”. In quest’album il cantante è riuscito a tirare fuori un fiume di emozioni e tutte le storie vissute, per potersele finalmente lasciare alle spalle. Ha raccontato tutto ciò che ha vissuto da quando ha iniziato a fare musica, togliendosi un peso. Questo è rappresentato, oltre che nei suoi testi, anche nella copertina del disco: “Il concetto dell’album lo vedi in copertina. La foto è stata scattata nel mare della Liguria, sono sospeso a metà fra superficie e fondale. Sono a peso morto, sono rilassato”.

Il disco è stato creato interamente da Blanco e Michelangelo, suo produttore, ma che ha affermato essere diventato un fratello per lui. È un album difficile da categorizzare, tant’è che il cantante definisce sé stesso e il disco “genreless”: non ha un’etichetta, il suo album comprende mix di suoni fra punk, elettronica, rap, trap e pop. Ogni suono è accessibile, lui stesso ha affermato di non voler essere incasellato in un genere, ma che tutto ciò che produce è “musica e basta”.

Quello di Blanco è un album strettamente personale, parla completamente di sé, ed è proprio per questo che al suo interno non troviamo alcun duetto. Questo però non significa che non ne voglia fare, infatti il giovane cantautore afferma che il suo sogno nel cassetto è poter collaborare con artisti come Adriano Celentano. Pure in passato ha registrato collaborazioni che lo hanno portato alla fama. Infatti, fino a un anno fa Blanco era conosciuto da pochi, con solo qualche canzone in streaming. Ciò solo fino al gennaio di questo stesso anno, quando il singolo che ha inciso con Salmo e Mace, “La canzone nostra”, è uscito ed è rimasto in classifica per ben 34 settimane.

In un’intervista Blanco ha affermato che gli piace correre nudo nei boschi. “Spogliarmi di tutto e andare in giro nudo mi fa pensare che sono solo un puntino nell’universo. Finisco per chiedermi: ma in fondo chi sono io? Quanto conta quel che faccio? La risposta è che sono uno che un giorno morirà, come tutti. Quindi voglio far musica che resti nel tempo, che mi sopravviva. Magari fra 150 anni ci sarà qualcuno che ascolterà una mia canzone e penserà: però, che bella. Sarebbe devastante”. Non saremo qui fra 150 anni per sapere se le canzoni di Blanco saranno ancora ascoltate, ma per adesso siamo sicuri che le 12 canzoni del suo album stanno avendo un gran successo e che quando ci saranno i suoi concerti, Covid-19 permettendo, avranno il tutto esaurito.

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