L’Italvolley torna sul tetto d’Europa dopo 16 anni.
È il settimo titolo continentale per gli azzurri che, assieme alle compagne della femminile, centrano una storica doppietta mai avvenuta nella storia della pallavolo italiana.

Dopo un match tesissimo e tiratissimo, la nazionale italiana, guidata da Ferdinando de Giorgi, riesce a vincere la competizione continentale, battendo 3-2 una stoica Slovenia che ci ha messo in difficoltà sin dai primi punti del match. (22-25; 25-20; 20-25; 25-20; 15-11 i parziali).
Una partita in cui l’Italia si è sempre vista dietro a un Slovenia davvero forte, soprattutto nel gioco gioco con i centrali che ci ha messo in difficoltà per larghi tratti della partita.
La svolta decisiva c’è stata nel 4 set quando, in un momento di grossa difficoltà in attacco per i nostri azzurri, Fefe (questo il soprannome del ct) de Giorgi decide di mettere il secondo opposto, Yuri Romano‘ , una delle scommesse di questo europeo nonostante fino a quep momento avesse giocato poco, che ha letteralmente scardinato il muro sloveno, con una percentuale del 90% in attacco e 11 punti a referto fine gara.


L’Mvp dell’Europeo però è stato dato inevitabilmente a Simone Giannelli, alzatore, capitano e vero e proprio trascinatore di questa squadra, capace di caricarsi la squadra sulle spalle nei momenti più ostici e di condurla, con una maturità fuori dal comune per un 25enne, alla vittoria finale.


Altro eroe è, senza ombra di dubbio, Alessandro Michieletto; il 19enne di Desenzano del Garda, alla sola convocazione ad un torneo importante con la nazionale maggiore è stato un minaccia per le difese avversarie per tutta la durata del torneo ed un punto di riferimento per i compagni nei momenti di difficoltà. Anche se in finale non ha brillato, d’altronde ha pur sempre 19 anni, nel momento decisivo è comunque stato in grado di prendere la squadra per mano e di portarla alla conquista del titolo, grazie a tre ace consecutivi e molteplici punti importanti.

La vittoria di questa Italia è un vero e proprio miracolo targato Ferdinando de Giorgi; il tecnico ex Civitanvova, che è stato nominato allenatore subito dopo la disfatta alle Olimpiadi, è stato capace di prendere una squadra ancora giù giù tono dopo le olimpiadi e, in soli 10 giorni rinnovarla quasi interamente (solo 6 giocatori erano presenti anche alle olimpiadi) e con solo 2  amichevoli per testare la squadra, di portarla sul tetto di Europa.

Un risultato sicuramente inaspettato, complice anche la giovane età ragazzi (l’età media era di 24 anni circa), e che anche per questo motivo ha reso la vittoria di questo gruppo ancora più speciale.

Dopo le numerose critiche arrivate a seguito della disastrosa campagna olimpica non era sicuramente facile rialzarsi così velocemente. Il cammino è stato tutt’altro che facile, anche se il girone è stato superato agevolmente, battendo con sonori 3-0 Bielorussia, Montenegro e Slovenia e senza faticare troppo contro Bulgaria e Repubblica Ceca, sconfitte entrambe per 3-1. Nella fase ad eliminazione diretta né la Lettonia, agli ottavi, né la Germania, ai quarti, sono riuscite ad impensierire gli Azzurri, visto che entrambe sono state letteralmente spazzare via, grazie a due roboanti 3-0. Lo scoglio più duro da superare è stata la Serbia in semifinale, grande favorita ad inizio torneo insieme alla Polonia. La partita si è conclusa con un 3-1 in favore dei ragazzi di De Giorgi con un parziale di 29-27, 25-22, 23-25, 25-18. La finale sappiamo tutti com è andata, una grande vittoria sofferta, ma ottenuta con il cuore e la forza, non mollando mai anche quando la partita sembrava ormai compromessa, visto che fin da subito gli azzurri hanno dovuto rincorrere gli sloveni.

Adesso non resta che goderci questa giovanissima Italia e sperare che la vittoria dell’Europeo non sia stata solo un caso, ma che si tratti di una vera e propria generazione di fenomeni.

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