Aloy ritorna su tutti gli scaffali con un gioco mastodontico, circa 5 anni dopo Horizon Zero Dawn arriva il tanto atteso sequel. Ma prima di parlare di Forbidden West dobbiamo fare un piccolo passo indietro parlando del primo capitolo della saga perché come dice anche Guerrilla Games nel prologo iniziale del nuovo videogioco, non si può iniziare il sequel senza aver prima giocato Zero Dawn dato che Forbidden West ripone le proprie radici nel primo gioco.
Ci troviamo del 3000 d.C. dopo che un devastante cataclisma ha posto fine alla vita sulla terra come la conosciamo oggi, la specie umana è regredita fino ad arrivare a dividersi in tribù, mentre le macchine dominano il pianeta assumendo forma di animali e dinosauri. Aloy nasce emarginata e viene cresciuta da un guerriero emarginato chiamato Rost, la giovane orfana cresce sotto gli insegnamenti di Rost e da piccola trova all’interno di alcune vecchie rovine un oggetto, il Focus, che analizza le macchine, persone e oggetti attraverso la realtà aumentata. La ragazza è sempre stata ossessionata dal suo passato e dal scoprire i motivi del suo esilio, per questo si allena fin da piccola per superare la “Prova” che le permetterebbe di rientrare nella tribù dei Nora con il titolo di Audace. Una volta compiuti 18 anni decide di sottoporsi a questa sfida, ma una volta giunta al villaggio viene disprezzata da tutti. Il giorno della Prova nonostante qualche intoppo iniziale Aloy riesce a completarla per prima, ma all’arrivo lei e gli altri partecipanti vengono attaccati da alcuni banditi e durante il combattimento Rost si sacrifica per salvarla. La giovane Audace cade da un dirupo e si risveglia nella montagna accessibile solo alle Alte Matriarche (le sagge dei Nora), qui scopre di essere praticamente uguale alla dottoressa Elisabet Sobeck, una scienziata del Mondo Antico. Durante la sua permanenza dalle Alte Matriarche viene nominata Cercatrice, un titolo che le permette di viaggiare oltre le terre sacre. Dopo aver difeso il villaggio dei Nora da un attacco delle macchine inizia un viaggio alla scoperta dei segreti del mondo antico e i motivi della sua rovina. Grazie ad un “Override” che le permette di controllare e cavalcare alcune macchine è in grado di spostarsi rapidamente da città a città. Dopo svariati compiti, la Cercatrice inizia a ricostruire ciò che ha posto fine al Mondo Antico e scopre che fu distrutto verso la fine del 21° secolo quando gli umani persero il controllo dei robot pacificatori, in grado di nutrirsi di biomassa e di auto-riprodursi in maniera esponenziale, questi iniziarono a consumare tutta la materia organica sulla terra sottomettendo gli umani. Per poter contrastare le macchine la dottoressa Sobeck avvia un progetto segreto: “Zero Dawn”, costituito da un gigantesco programma chiamato Gaia, con l’obbiettivo di spengere nei secoli tutte le macchine e di ripopolare il pianeta. Ma quando la dottoressa viene spostata in un altro laboratorio qualcosa va storto e non permette al progetto “Zero Dawn” di funzionare correttamente. Dovuto a questo malfunzionamento nasce anche una specie di setta di banditi che prende il nome di Eclissi, i membri venerano Ade (un programma creato dagli antichi) e sono intenti a fermare il viaggio di Aloy. La giovane Nora, accompagnata da Sylens (un amico-guida conosciuto in precedenza) si reca alle Antiche Rovine con l’obbiettivo di “uccidere” Ade, durante svariati combattimenti contro macchine e membri dell’Eclissi la Cercatrice si impossessa del “Master Override”, necessario per “spengere” Ade per sempre. Facendosi strada tra le ondate di nemici Aloy raggiunge finalmente il mastodontico programma e riesce a iniettargli il “Master Override”. La guerriera ormai vista come un eroina scopre che Ade non è “morto” ma che è prigioniero di un dispositivo creato da Sylens.
Così si conclude il primo capitolo della saga aprendo le porte per “Horizon Forbidden West”. Questo capolavoro rilasciato lo scorso 18 Febbraio da Guerrilla Games è ambientato sei mesi dopo Horizon Zero Dawn e segue le tappe del viaggio della giovane Nora nelle terre proibite dell’ovest dove cerca di trovare il backup del sistema Gaia dopo che Sylens è scappato con Ade, esplorando ancora una volta i resti del passato. Sul suo cammino troverà nuovi nemici ma anche inediti alleati che danno vita ad una trama a dir poco sorprendente, nonostante le prime ore di gioco possano sembrare lente vi assicuro che appena vi immergerete in questa nuova avventura resterete attaccati allo schermo per ore. Forbidden West si configura come un open world vastissimo e molto ricco di missioni secondarie come contratti e commissioni oppure puzzle di reliquie, che sommate a tutte le missioni principali costituiscono un tempo di gioco di circa 30 ore. Hfw segue le orme del suo predecessore con un gameplay simile, ma non vi preoccupate le novità non mancano sono infatti stati aggiungi il rampino, il boccaglio e l’aliante che ci permettono di scalare le vette più alte, esplorare i fondali più profondi e planare per lunghe distanze. Guerrilla Games ha mantenuto i comandi semplici, non ci sono milioni di combinazioni di pulsanti per eseguire mosse ma è comunque riuscita a mantenere un combattimento ricco ed eccitante portando anche biomi dove flora e fauna variano rendendo il tutto ancora più realistico. Sono presenti anche luoghi sicuri dove è possibile mangiare (ogni piatto ovviamente avrà diversi effetti) e acquistare una varietà immensa di armi (archi, tripcaster, bombe, trappole e molto altro) e di completi dotati di svariate caratteristiche. Come nel prequel anche qua è presente un utilizzo fondamentale del Focus che permette anche di analizzare e di scovare oggetti nascosti. Un altro punto a favore lo porta la crescita personale di Aloy che abbandona per sempre la giovane ragazza Nora per diventare un eroina carismatica, intelligente e sicura di se; grazie al suo carisma Aloy è in grado di farci provare le emozioni relative alle differenti scene del gioco. Horizon Forbidden West è anche un prodigio tecnico, sono presenti miglioramenti grafici in tutti i campi: l’acqua è stata completamente riprogettata e resa realistica e bella da vedere, le animazioni facciali e del corpo sono molto più convincenti e i riflessi della luce nei diversi ambienti sono molto più coerenti e precisi. Il frame rate si mantiene solido a 30 FPS su una ps4 e ps4 pro mentre raggiunge i 60 FPS sulla ps5; il gioco ha anche una risoluzione a 1080p su ps4, 1800 su ps4 pro e 4K su ps5. In conclusione Horizon Forbidden West è indubbiamente da elogiare sotto ogni punto di vista, in grafica, trama, contenuti e comparto tecnico, è un titolo bello da vedere quanto appassionante e intrigante da giocare.