Giovedì 9 giugno durante la mattina, sull’Appennino tosco-emiliano, si erano perse le tracce del velivolo che era partito dall’aeroporto di Capannori Tassignano (Lucca) ed era diretto nel Trevigiano. Sette i passeggeri ritrovati privi di vita dai soccorritori:  il pilota veneto e sei imprenditori, quattro di nazionalità turca e due di nazionalità libanese, in viaggio d’affari in Italia.

Lo rende noto la prefettura di Modena che ha coordinato le ricerche insieme all’Aeronautica militare. La zona del ritrovamento è stata immediatamente posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria di Reggio Emilia che aprirà un’inchiesta.
Un mistero al momento le cause dell’incidente. C’è l’ipotesi maltempo ma la dinamica andrà chiarita nelle prossime ore.

Le notizie – precisa la Prefettura modenese – sono state condivise in tempo reale con le delegazioni diplomatiche dei due Paesi stranieri, guidate dai rispettivi ambasciatori.
È stato l’elicottero HH 139 del 157mo stormo dell’Aeronautica militare ad individuare i rottamidell’elicottero. L’individuazione è stata possibile a seguito del rinvenimento di alcuni alberi bruciatie di alcuni resti metallici. Dopo il ritrovamento dei resti dell’elicottero sul monte Cusna, diverse squadre, trasportate da altrettanti elicotteri di soccorso, hanno raggiunto la località di rinvenimento. L’elicottero si sarebbe schiantato sul greto di un torrente, il Lama, al passo degli Scaloni, 1.922 metri d’altitudine, a due chilometri dal rifugio Segheria. 

Un video – breve filmato di pochi secondi  inviato via chat da uno dei sei passeggeri a suo figlio –  documenterebbe il volo dell’elicottero disperso. A quanto appreso dal quotidiano la Gazzetta di Modena, nel video di una ventina di secondi, mandato al figlio in Libano verosimilmente prima del blackout che ha inghiottito l’elicottero, si vedrebbe il volo durante una tempesta. Un dettaglio che come altre tracce è al vaglio delle forze impegnate negli accertamenti. Giovedì, al momento del presunto schianto dell’elicottero, le condizioni meteo su quell’area di Appennino tra Toscana ed Emilia erano avverse: il crinale era stato investito da una tempesta di pioggia, fulmini e grandine. 

Svelate le identità dei passeggeri dell’elicottero. Oltre al pilota, Corrado Levorin di 33 anni, originario di Padova, amante del volo, degli elicotteri e della libertà di vedere il mondo dall’altro, a bordo dell’Agusta AW119 anche quattro imprenditori turchi e due libanesi: Kenar Serhat, Cez Arif, Ilker Ucar, Altug Bulent Erbil, dipendenti dell’importante azienda Eczacibasi, e Chadi Kreidy e Tarek Tayah (quest’ultimo aveva perso la moglie nella grande esplosione al porto di Beirut avvenuta due anni fa), lavoratori del gruppo libanese Indevco. Tutti e sei si trovavano in Italia per motivi di lavoro e per partecipare all’importante fiera It’s Tissue, evento internazionale dedicato all’eccellenza tecnologica del settore cartario e del tissue, che in questi giorni si sta svolgendo nella città di Lucca.

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