Il 24 luglio, nella terra rossa di Amburgo, è apparso un volto nuovo nella storia del tennis italiano: Lorenzo Musetti. L’atleta azzurro, nato a Carrara il 3 marzo 2002, ha iniziato questo sport che lo ha reso così famoso all’età di 4 anni. Scoperto da Simone Tartarini è cresciuto nell’ambito dei programmi federali, ha frequentato il liceo linguistico e attualmente si allena al Centro Tecnico di Tirrenia,  nel comune di Pisa.

Tra gli Under 18 ha conquistato ben sette titoli, tra cui gli Australian Open nel 2019 all’età di 16 anni, quando è diventato il più giovane italiano di sempre ad essersi aggiudicato uno Slam a livello juniores. Ciò che lo ha spinto verso un maggiore successo è, però, il raggiungimento di quest’ultimo titolo Atp 500 di Asburgo 2022 conteso con lo spagnolo Carlos Alcaraz, il numero 6 del mondo e giocatore del momento. Una sfida infuocata tra i due giovani prodigi che si svolge nei tre set.

Nel primo set Lorenzo era carico, tanto che dopo aver perso un break di vantaggio nel secondo gioco ha piazzato un nuovo break sul 3 pari quando dal 30 a 0 ha conquistato 4 punti consecutivi e ha strappato nuovamente il servizio all’iberico. L’azzurro che sulla palla break ha retto alla grande lo scambio da fondo con l’iberico, che è stato il primo a sbagliare. Musetti poi sul 5 a 4 teneva a 15 il turno di battuta chiudendo così la frazione per 6 a 4 e conquistando il punto del set pulendo la riga con il dritto nei pressi della rete.

Nel primo game del secondo set Alcaraz, dopo aver avuto due palle game, ha ceduto la battuta spedendo in rete la palla corta sul break point. Sul 4 a 3 Musetti, dallo 0-40, ha annullato benissimo tre palle break consecutive e poi con un ace sul 40 pari è riuscito un punto più avanti a portarsi sul 5 a 3. Sul 5 a 4 Lorenzo sul 40-15 ha mancato due palle match. Nel primo match point l’azzurro ha sbagliato un diritto in avanzamento e nel secondo Alcaraz ha messo a segno un passante clamoroso di diritto e poi con una palla corta si è conquistato la palla break strappando poco dopo il servizio impattando sul 5 pari. Siamo andati al tiebreak e qui lo spagnolo dal 3 a 1 in suo favore ha ceduto ben cinque punti consecutivi commettendo diversi errori o scelte sbagliate (sul 3 a 5 un serve e volley punito con il passante di rovescio da Musetti). Lorenzo però sul 6 a 3 e con altre tre palle match a disposizione (altre due con il servizio a disposizione) non è riuscito a chiudere. Nel primo match point ha mandato lungo un diritto e poi sul secondo una risposta sulla riga dell’iberico era vincente.

Alla terza palla match Alcaraz ha giocato la palla corta e poi ha passato Musetti con il dritto. Sul 6 pari l’iberico ha piazzato un servizio vincente e Lorenzo sul 6 a 7 ha commesso un pesantissimo doppio fallo regalando in questo modo la frazione all’iberico per 8 punti a 6. Nel terzo ed ultimo set sul 3 a 2 in favore di Musetti, Alcaraz sul 30-40 ha annullato una palla break con uno smash vincente e impattava sul 3 pari. Musetti sul 5 a 4, con Carlos alla battuta, dal 30-15 ha conquistato tre punti consecutivi (risposta vincente di rovescio, errore di diritto di Alcaraz e sul match point errore gratuito di rovescio dello spagnolo) ha piazzato il fondamentale break e ha chiuso la lottata partita per 6 a 4.

Dopo il grande match l’azzurro ha speso belle parole per il suo team: “Ringrazio il mio team, a partire da Simone Tartarini, finalmente sono riuscito a farlo piangere e non è semplice, Umberto Rianna, l’ultima settimana insieme direi che ha funzionato, Roberto Petrignani, al mio fianco da anni e con cui ho condiviso tanti bei momenti, e Damiano Fiorucci, un altro preparatore del team. E poi vorrei ringraziare i miei genitori che sicuramente hanno seguito la partita in televisione e hanno pianto anche loro. Voglio ringraziare anche mia nonna, sicuramente il test migliore per un attacco di cuore: ho un grande rapporto con lei e voglio dedicarle questo trofeo. E infine voglio ringraziare la città di Amburgo: grande torneo, atmosfera incredibile, sono stato benissimo qui fin dal primo giorno. Non mi aspettavo di vincere il torneo, ma il tennis è così e bisogna godersi i momenti ogni giorno“.

Dopo i ringraziamenti ha deciso di fare un commento sull’avversario affermando: “Prima di tutto mi congratulo con Carlos, giocatore incredibile: hai salvato così tanti match point oggi. Sei un grande lavoratore, anche i miei sacrifici sono ispirati da te. Condividere questi momenti, come già successo nel Challenger di Trieste, anche se non è che adesso siamo così vecchi. Ora giochiamo meglio, è stato un match davvero divertente e spero di affrontare altre battaglie con te in futuro“.

Ancora complimenti al tennista azzurro che ha incrementato l’orgoglio italiano, ma così non si può purtroppo dire di Matteo Berrettini, il quale è stato sconfitto nella finale di Gstaad in Svizzera dal norvegese Casper Ruud, che riconferma il suo titolo al terzo set contro l’avversario. Entrambi, però, i tennisti italiani si stanno preparando per un grande finale di stagione.
Sempre per rimanere in tema ”azzurro” ieri Jannik Sinner ha conquistato il torneo ATP 250 di Umago, battendo nettamente il tennista spagnolo Carlos Alcaraz (6-7, 6-1, 6-1) giocando un tennis a dir poco straordinario.

Il tennis italiano sta raggiungendo livelli altissimi e proprio sulla scia di questo entusiasmo è stato annunciato che ad ottobre dopo ben 28 anni, è stato fissato un Atp 250 a Firenze, sarà l’occasione giusta per vedere all’opera i più grandi tennisti italiani e internazionali dal 10 al 16 al Palazzo Wanny.

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