Completamente pieno l’atrio del liceo scientifico Leonardo da Vinci per la conferenza organizzata dell’Associazione Amici del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci dal titolo Una lezione dalla natura per combattere virus e batteri: peptidi e proteine, tenuta dalla prof.ssa Anna Maria Papini, ex-studentessa del Liceo.

Quella del 29 settembre è una data che sarà sicuramente ricordata da tutti gli studenti del liceo da Vinci che, riuniti dall’amore per le scienze, hanno potuto assistere sia in presenza che da remoto ad una vera e propria lezione universitaria a tema scientifico. La relatrice, Anna Maria Papini, è Professore ordinario di Chimica organica presso l’Università degli studi di Firenze ed ha collaborato con l’ultimo Premio Nobel per la chimica Morten Meldan sullo studio della click chemistry e della chimica bioortogonale.

L’incontro si è aperto intorno alle 17:30 con le parole dell’ex-dirigente scolastico, la prof.ssa Donatella Frilli, che ha ringraziato l’ospite d’onore e colto l’occasione per ribadire l’importanza dello studio e della ricerca scientifica. Ha poi preso la parola il presidente dell’Associazione organizzatrice dell’evento, dottor Alberto Macchiarini, che ha sottolineato l’importanza di queste attività per la formazione e l’arricchimento dello studente in vista del percorso universitario.

Prima di iniziare la trattazione scientifica, la prof.ssa Papini ha ripercorso brevemente le tappe della sua carriera, che ha preso le mosse proprio dai banchi del liceo da Vinci con il professore Umberto Zingoni per poi svilupparsi in tutto il mondo fra Francia, Germania e Canada. Eccellente percorso che ha scelto di concludere proprio in Italia, all’Università di Firenze, per amore degli studenti italiani, come lei stessa ha riferito.

Diversi i temi toccati dalla professoressa nel corso della lezione: dagli aspetti molecolari alla base delle infezioni virali e batteriche, con riferimenti alla recente pandemia di SARS-CoV-2, al concetto di mimetismo molecolare, per poi concentrarsi sulla funzione di amminoacidi, proteine, peptidi e le tecniche per sintetizzare questi ultimi. Una esperienza tanto rara quanto stimolante per gli studenti del Leonardo da Vinci, che si sono potuti confrontare con uno dei vertici mondiali della ricerca in campo chimico e scientifico.

Una “donna ribelle”, come lei stessa si è definita, estremamente curiosa, che ha speso la sua vita “nel cercare qualcosa di diverso da tentare di fare al meglio”. Un modello, quello della professoressa Papini, da seguire e da cui prendere ispirazione sia sul piano personale che quello professionale.

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