Il 18 Novembre 2023 il Cnr, detto anche Consiglio Nazionale delle Ricerche ha compiuto 100 anni. 

Il Cnr è un Ente pubblico di ricerca nazionale con competenze multidisciplinari, vigilato dal Ministero delle Università e della Ricerca (MUR).

La storia del Cnr ha rivoluzionato la storia della ricerca scientifica italiana. Essa ha attraversato tutto il Novecento e ha continuato il suo cammino nel secolo successivo sino ad oggi.

Il 18 Novembre 1923 viene fondato inizialmente come ente morale, aveva un mero ruolo di rappresentanza della comunità scientifica italiana presso il Consiglio internazionale delle ricerche.

L’anno successivo all’ente viene attribuita la finalità di coordinare e stimolare l’attività nazionale nei differenti settori della ricerca scientifica e delle sue applicazioni e di fungere da consulente dell’apparato statale per le questioni scientifiche e tecnologiche.

Il primo presidente fu Vito Volterra e la sede era presso l’Accademia del Lincei.

Durante gli anni del partito fascista, a causa di mancanza di fondi, sproporzioni tra funzioni ed attività, mancanza di linee guida fornite dal governo, il Cnr non risponde pienamente agli incarichi forniti dal regime. 

Dopo la Seconda Guerra mondiale, l’ente assume un ruolo più importante nei confronti della ricerca scientifica, esso ha il compito di promuoverla, coordinarla e disciplinarla.

Negli anni successivi, in cui sono nate anche la CEE , la CECA e l’EURATOM, il Cnr cresce e si espande anche a livello internazionale, aumenta le strutture ed espande la rete di ricerca.

Vengono fatte con gli anni anche nuove riforme, particolarmente importante diventa tra gli anni Settanta e Novanta:  all’ente vengono aggiunti inediti strumenti di intervento, come gli accordi di programma, all’istituzione di comitati interdisciplinari, all’organizzazione della rete scientifica in aree di ricerca; dall’attività del Cnr nell’ambito della collaborazione scientifica e della partecipazione a programmi internazionali di ricerca. Venne istituito anche un coordinamento con la riforma universitaria e istituito un ministero competente sull’università e la ricerca scientifica.

Nuove riforme e cambiamenti sono stati attuati anche negli anni a venire.

Oggi il Cnr è il più grande ente di ricerca italiano. E’ presente in tutto il mondo, sia con proprie sedi, basi e infrastrutture, sia con un’intensa attività di accordi e collaborazioni con la maggior parte degli enti di ricerca internazionali.

Ogni giorno il Cnr svolge attività e promuove ricerche in molteplici settori: salute dell’uomo e del pianeta, ambiente ed energia, alimentazione e agricoltura sostenibile, trasporti e sistemi di produzione, ICT, nuovi materiali, sensori e aerospazio. Ma anche scienze umane e tutela del patrimonio culturale, scienze sociali, bioetica, scienze e tecnologie quantistiche, intelligenza artificiale, tecnologie abilitanti. 

A far parte dell’ente sono più di 8500 impiegati delle risorse umane, di cui 7000 impegnati nel supporto della ricerca.

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